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Nicola Fossella / Carlo Gentilini – Rifugiati
gli scatti in bianco e nero di due giovani fotografi padovani, testimonianza di una delle più gravi emergenze umanitarie del pianeta: la realtà dei rifugiati nei campi profughi del Ciad
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Si inaugura sabato 19 novembre 2005 alle ore 11.00, nell’Aula Magna del Liceo Classico “Tito Livio” (Riviera Tito Livio 9), la mostra fotografica “Nicola Fossella – Carlo Gentilini. Rifugiati”.
La rassegna, promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo - Centro Nazionale di Fotografia e il Liceo Classico “Tito Livio”, presenta gli scatti in bianco e nero di due giovani fotografi padovani, testimonianza di una delle più gravi emergenze umanitarie del pianeta: la realtà dei rifugiati nei campi profughi del Ciad.
Degli oltre 200.000 rifugiati, la maggior parte sono donne e bambini costretti a lasciare la loro terra, il Darfur, una regione situata nella parte occidentale del Sudan, nella quale, dall’inizio del 2003, si svolgono violenti scontri tra milizie paramilitari e ribelli che coinvolgono quasi due milioni di civili.
Dallo scoppio della guerra per lo sfruttamento dell’oro nero da parte di compagnie petrolifere straniere, quasi duecentomila profughi hanno attraversato il confine per cercare rifugio in Ciad.
La loro situazione è resa ancora più precaria dai raid oltre confine dei Janjaweed, bande di cammellieri probabilmente armati dal Governo centrale, che hanno seminato il terrore saccheggiando e massacrando la popolazione inerme e impedendo ai civili in fuga di varcare il confine del Ciad. L’esodo di quasi un milione di persone ha trasformato i piccoli villaggi in immensi campi profughi rompendo il già difficile equilibrio e costringendo la popolazione locale, abituata a procurarsi il cibo con fatica, a dividere le poche risorse con i profughi.
I campi con il tempo stanno assumendo sempre più l’aspetto di villaggi, con le tende che vengono sostituite appena possibile dalle capanne; il profugo in questo modo non è più un soggetto passivo ma coglie la nuova occasione di vita con dinamicità e protagonismo.
La mostra accompagna lo spettatore in una terra straziata dalle continue violenze inflitte alla popolazione, ma animata dalla forza e della fiducia in un futuro migliore.
I due fotografi compiono un percorso attraverso i due campi profughi nei villaggi di Gozmaeda e di Gozamir, cogliendo, oltre alla sofferenza visibile nei volti dei bambini, dei ragazzi e delle donne ritratte, la voglia di vivere e lottare.
Lo spettatore incontra così i pochi uomini del villaggio sopravvissuti agli scontri con le milizie armate, le donne che portano le ceste con il cibo, i bambini nelle capanne adibite a scuole e i ragazzi che giocano a pallone: immagini di una quotidianità vissuta nel dolore, ma affrontata con speranza e dignità.
Biografie
Nicola Fossella nasce a Padova nel 1970 . La sua attività di fotografo inizia nel 1997.
Le prime esperienze sono come fotografo presso l’agenzia “Mattoschi Comunicazione” per “Il Mattino di Padova”, in seguito collabora con l’agenzia “Candid Camera” di Piero Rinaldi per “Il Gazzettino di Padova”.
Segue con particolare attenzione i movimenti politici extraparlamentari nelle manifestazioni in Italia e all’estero. Tra il 2000 e il 2001 realizza tre reportage: in occasione del W.E.F (Word Economic Forum) a Davos in Svizzera; per il Consiglio dei Ministri Europei a Nizza, a Genova in occasione del G8.
Successivamente il fotografo si concentra sul tema dei rifugiati, spostandosi in Africa; le immagini del suo viaggio inviate al festival della fotografia “Orvieto fotografia Awards”, vincono il premio per il reportage.
Nel 2004 parte per il Ciad in compagnia dell’amico e fotografo Carlo Gentilini.
Carlo Gentilini nasce a Padova nel 1977. Lavora come stampatore in camera oscura e come tecnico della stampa a colori, e in seguito diventa fotografo, occupandosi anche di teatro.
Attualmente collabora con il circolo “Carichi Sospesi “, un gruppo di teatro sperimentale.
Collabora con l’agenzia Candid Camera di Pietro Italo Rinaldi per “Il Gazzettino di Padova”.
Il progetto “Rifugiati” nasce dall’incontro con il fotografo e amico Nicola Fossella, con il quale condivide le stesse passioni e la stessa curiosità.
La rassegna, promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo - Centro Nazionale di Fotografia e il Liceo Classico “Tito Livio”, presenta gli scatti in bianco e nero di due giovani fotografi padovani, testimonianza di una delle più gravi emergenze umanitarie del pianeta: la realtà dei rifugiati nei campi profughi del Ciad.
Degli oltre 200.000 rifugiati, la maggior parte sono donne e bambini costretti a lasciare la loro terra, il Darfur, una regione situata nella parte occidentale del Sudan, nella quale, dall’inizio del 2003, si svolgono violenti scontri tra milizie paramilitari e ribelli che coinvolgono quasi due milioni di civili.
Dallo scoppio della guerra per lo sfruttamento dell’oro nero da parte di compagnie petrolifere straniere, quasi duecentomila profughi hanno attraversato il confine per cercare rifugio in Ciad.
La loro situazione è resa ancora più precaria dai raid oltre confine dei Janjaweed, bande di cammellieri probabilmente armati dal Governo centrale, che hanno seminato il terrore saccheggiando e massacrando la popolazione inerme e impedendo ai civili in fuga di varcare il confine del Ciad. L’esodo di quasi un milione di persone ha trasformato i piccoli villaggi in immensi campi profughi rompendo il già difficile equilibrio e costringendo la popolazione locale, abituata a procurarsi il cibo con fatica, a dividere le poche risorse con i profughi.
I campi con il tempo stanno assumendo sempre più l’aspetto di villaggi, con le tende che vengono sostituite appena possibile dalle capanne; il profugo in questo modo non è più un soggetto passivo ma coglie la nuova occasione di vita con dinamicità e protagonismo.
La mostra accompagna lo spettatore in una terra straziata dalle continue violenze inflitte alla popolazione, ma animata dalla forza e della fiducia in un futuro migliore.
I due fotografi compiono un percorso attraverso i due campi profughi nei villaggi di Gozmaeda e di Gozamir, cogliendo, oltre alla sofferenza visibile nei volti dei bambini, dei ragazzi e delle donne ritratte, la voglia di vivere e lottare.
Lo spettatore incontra così i pochi uomini del villaggio sopravvissuti agli scontri con le milizie armate, le donne che portano le ceste con il cibo, i bambini nelle capanne adibite a scuole e i ragazzi che giocano a pallone: immagini di una quotidianità vissuta nel dolore, ma affrontata con speranza e dignità.
Biografie
Nicola Fossella nasce a Padova nel 1970 . La sua attività di fotografo inizia nel 1997.
Le prime esperienze sono come fotografo presso l’agenzia “Mattoschi Comunicazione” per “Il Mattino di Padova”, in seguito collabora con l’agenzia “Candid Camera” di Piero Rinaldi per “Il Gazzettino di Padova”.
Segue con particolare attenzione i movimenti politici extraparlamentari nelle manifestazioni in Italia e all’estero. Tra il 2000 e il 2001 realizza tre reportage: in occasione del W.E.F (Word Economic Forum) a Davos in Svizzera; per il Consiglio dei Ministri Europei a Nizza, a Genova in occasione del G8.
Successivamente il fotografo si concentra sul tema dei rifugiati, spostandosi in Africa; le immagini del suo viaggio inviate al festival della fotografia “Orvieto fotografia Awards”, vincono il premio per il reportage.
Nel 2004 parte per il Ciad in compagnia dell’amico e fotografo Carlo Gentilini.
Carlo Gentilini nasce a Padova nel 1977. Lavora come stampatore in camera oscura e come tecnico della stampa a colori, e in seguito diventa fotografo, occupandosi anche di teatro.
Attualmente collabora con il circolo “Carichi Sospesi “, un gruppo di teatro sperimentale.
Collabora con l’agenzia Candid Camera di Pietro Italo Rinaldi per “Il Gazzettino di Padova”.
Il progetto “Rifugiati” nasce dall’incontro con il fotografo e amico Nicola Fossella, con il quale condivide le stesse passioni e la stessa curiosità.
19
novembre 2005
Nicola Fossella / Carlo Gentilini – Rifugiati
Dal 19 novembre 2005 al 15 gennaio 2006
fotografia
Location
LICEO CLASSICO TITO LIVIO
Padova, Riviera Tito Livio, 9, (Padova)
Padova, Riviera Tito Livio, 9, (Padova)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 9.00-17.00; sabato 9.00-13.00. Chiuso dal 24 dicembre 2005 all’ 8 gennaio 2006 per le vacanze natalizie
Vernissage
19 Novembre 2005, ore 11
Autore
Curatore