Maschere rinascimentali, scene popolari, balli tradizionali, personaggi del teatro dell’arte, figure presepiali e carri allegorici della Napoli che fu, dal Seicento all’Ottocento: c’è tutto questo nel percorso storico-artistico dello scultore Nicola Manzò, autore di opere dedicate a un pubblico di collezionisti interamente realizzate a mano, con certificato di origine, descrizione della tradizione storica e della ricerca iconografica. L’autore, nella creazione dei vari personaggi che costituiscono le “figure” tradizionali e presepiali, si è rifatto, per i suoi spunti, a grandi maestri come il Sammartino, Nicola Somma, Lorenzo Mosca e tanti altri, sempre cercando però di dare un’impronta personale, una lettura dei volti e delle espressioni non ripresa ma semplicemente sentita. La mostra arriva a Napoli dopo le tappe all’“International Gift Fear” di San Francisco (Usa) e al “Top Drower” di Londra (Gb).
Nicola Manzò è specializzato nella riproduzione di avvenimenti storici, come dimostra l’opera presente al Man, il “Carro dei Musici di Ferdinando IV di Borbone”, frutto di accurate ricerche storiche effettuate in varie biblioteche napoletane. Un’opera avvolta in un alone di mistero, visto che ufficialmente non esiste un documento ufficiale che dimostri, dal punto di vista storiografico e iconografico, la reale esistenza di questo Carro che il Re avrebbe fatto sfilare a suo seguito nelle grandi passeggiate e nelle parate ufficiali che avvenivano nella città.
Tutte le opere e i personaggi di Manzò esposte al Man sono realizzate seguendo scrupolosamente la tecnica dell’antica tradizione del “pastore napoletano” del ‘700.