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Nicola Mette – A tempo indeterminato
“ A tempo indeterminato” , il titolo della mostra di Nicola Mette si erge come un bastione contro tutto ciò che è precario e tutto ciò che non lascia una traccia
Le opere esposte, quadri e sculture, rappresentano il percorso dell’artista dal 2006 al 2012.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nicola Mette
“A TEMPO INDETERMINATO”
A cura di: Sonia Borsato
Inaugurazione mercoledì 16 Maggio 2012 - ore 18.30
Artothèque de Rome
Via Margutta 85
Roma
Sono veramente geloso di chi ha il suo show alla televisione.
Alcuni critici hanno detto che sono il Nulla in Persona e questo non ha aiutato per niente il mio senso dell'esistenza. Poi mi sono reso conto che la stessa esistenza non è nulla e mi sono sentito meglio.
Non è forse la vita una serie d'immagini, che cambiano solo nel modo di ripetersi?
Andy Warhol
L'esistenza in batteria alle quale ci siamo (inconsapevolmente?) votati ha una sua sfumata delicatezza dai toni pastello, un glamour dai risvolti cartoon che si manifesta compiutamente negli ironici, dissacranti, irriverenti lavori di Nicola Mette, artista poliedrico che gioca a nascondino con la sua identità assumendo su di se il ruolo di fuggitivo Peter Pan, icona contemporanea prediletta da una generazione spaesata.
Tra i dire e il fare c'è di mezzo il taroccare, come il camuffatissimo made in Italy ci insegna quotidianamente. Ma allora tra brand e trend, come si adegua la costruzione del se? L'effetto serial (killer) è in agguato, complice il bisogno di una rassicurante omologazione che preserva dall'obbligo di una posizione, fisica o mentale, che ci esprima come individui dotati di raziocinio.
Il pensiero collocato e non condizionato è il vero spettro di un oggi la cui mutevolezza è difficile da afferrare e definire.
Allora meglio una caccia al tesoro che assembli, come un puzzle onirico, le tappe visive della nostra generazione: deposizioni di michelangiolesca memoria convertite in composizioni plastiche (nel senso materico) con Madonne fantocci e figure spiumate; il leone della Metro-Goldwyn-Mayer, compagno di molti pomeriggi in bianco&nero, soppiantato da un incredibilmente protagonista Gallo di profilo ritratto; e ancora giochi, manichini, oggetti decontestualizzati che costruiscono un nazionalpopolare altare emozionale sul quale Mette depone – tra il serio e il sadico – i nostri sogni eternamente bambini.
Zigzagando tra manuali di storia dell'arte e negozi di varia cinese felicità, Mette restituisce l'identikit di un presente che si accontenta e fugge, si camuffa e autoplagia nell'eterna rincorsa di una effimera soddisfazione, possibilmente a buon mercato.
CHE LA PAURA HA MOLTI VOLTI E IL CORAGGIO DELLE VOLTE INDOSSA PANNI GROTTESCHI.
di Sonia Borsato
“ A tempo indeterminato” , il titolo della mostra di Nicola Mette si erge come un bastione contro tutto ciò che è precario e tutto ciò che non lascia una traccia
Le opere esposte, quadri e sculture, rappresentano il percorso dell’artista dal 2006 al 2012.
Il lavoro di Nicola Mette affonda le sue radici nelle contraddizioni del Mondo che dipinge su dei grandi formati con una sorta di apparente derisione.
Dal gallo alla bambola, passando per le sculture, sono altrettanti gridi di allarme che a seconda della scelta del formato possono divenire anche inquietanti su temi diversi come l'influenza aviaria, la contraffazione, l’identità.
Nicola Mette realizza l’equilibrio tra la leggerezza delle tecniche utilizzate e la gravità dei soggetti scelti.
Nicola Mette è nato a Sassari nel 1979 ed attualmente vive e lavora tra Roma e Sindia (NU)
L’Artothèque de Rome, aperta nel dicembre scorso allo scopo di avvicinare all'arte contemporanea un pubblico talvolta poco familiare con questa disciplina, tramite la possibilità di prendere in prestito opere a tempo determinato, un'iniziativa già sperimentata nel Nord Europa e in Francia, inaugura la prima di una serie di mostre volte a presentare gli artisti di tutte le nazionalità secondo una linea che combina la leggibilità dell'opera alla scoperta di nuovi talenti internazionali.
“A TEMPO INDETERMINATO”
A cura di: Sonia Borsato
Inaugurazione mercoledì 16 Maggio 2012 - ore 18.30
Artothèque de Rome
Via Margutta 85
Roma
Sono veramente geloso di chi ha il suo show alla televisione.
Alcuni critici hanno detto che sono il Nulla in Persona e questo non ha aiutato per niente il mio senso dell'esistenza. Poi mi sono reso conto che la stessa esistenza non è nulla e mi sono sentito meglio.
Non è forse la vita una serie d'immagini, che cambiano solo nel modo di ripetersi?
Andy Warhol
L'esistenza in batteria alle quale ci siamo (inconsapevolmente?) votati ha una sua sfumata delicatezza dai toni pastello, un glamour dai risvolti cartoon che si manifesta compiutamente negli ironici, dissacranti, irriverenti lavori di Nicola Mette, artista poliedrico che gioca a nascondino con la sua identità assumendo su di se il ruolo di fuggitivo Peter Pan, icona contemporanea prediletta da una generazione spaesata.
Tra i dire e il fare c'è di mezzo il taroccare, come il camuffatissimo made in Italy ci insegna quotidianamente. Ma allora tra brand e trend, come si adegua la costruzione del se? L'effetto serial (killer) è in agguato, complice il bisogno di una rassicurante omologazione che preserva dall'obbligo di una posizione, fisica o mentale, che ci esprima come individui dotati di raziocinio.
Il pensiero collocato e non condizionato è il vero spettro di un oggi la cui mutevolezza è difficile da afferrare e definire.
Allora meglio una caccia al tesoro che assembli, come un puzzle onirico, le tappe visive della nostra generazione: deposizioni di michelangiolesca memoria convertite in composizioni plastiche (nel senso materico) con Madonne fantocci e figure spiumate; il leone della Metro-Goldwyn-Mayer, compagno di molti pomeriggi in bianco&nero, soppiantato da un incredibilmente protagonista Gallo di profilo ritratto; e ancora giochi, manichini, oggetti decontestualizzati che costruiscono un nazionalpopolare altare emozionale sul quale Mette depone – tra il serio e il sadico – i nostri sogni eternamente bambini.
Zigzagando tra manuali di storia dell'arte e negozi di varia cinese felicità, Mette restituisce l'identikit di un presente che si accontenta e fugge, si camuffa e autoplagia nell'eterna rincorsa di una effimera soddisfazione, possibilmente a buon mercato.
CHE LA PAURA HA MOLTI VOLTI E IL CORAGGIO DELLE VOLTE INDOSSA PANNI GROTTESCHI.
di Sonia Borsato
“ A tempo indeterminato” , il titolo della mostra di Nicola Mette si erge come un bastione contro tutto ciò che è precario e tutto ciò che non lascia una traccia
Le opere esposte, quadri e sculture, rappresentano il percorso dell’artista dal 2006 al 2012.
Il lavoro di Nicola Mette affonda le sue radici nelle contraddizioni del Mondo che dipinge su dei grandi formati con una sorta di apparente derisione.
Dal gallo alla bambola, passando per le sculture, sono altrettanti gridi di allarme che a seconda della scelta del formato possono divenire anche inquietanti su temi diversi come l'influenza aviaria, la contraffazione, l’identità.
Nicola Mette realizza l’equilibrio tra la leggerezza delle tecniche utilizzate e la gravità dei soggetti scelti.
Nicola Mette è nato a Sassari nel 1979 ed attualmente vive e lavora tra Roma e Sindia (NU)
L’Artothèque de Rome, aperta nel dicembre scorso allo scopo di avvicinare all'arte contemporanea un pubblico talvolta poco familiare con questa disciplina, tramite la possibilità di prendere in prestito opere a tempo determinato, un'iniziativa già sperimentata nel Nord Europa e in Francia, inaugura la prima di una serie di mostre volte a presentare gli artisti di tutte le nazionalità secondo una linea che combina la leggibilità dell'opera alla scoperta di nuovi talenti internazionali.
16
maggio 2012
Nicola Mette – A tempo indeterminato
Dal 16 maggio al 05 giugno 2012
arte contemporanea
Location
ARTOTHEQUE
Roma, Via Margutta, 85, (Roma)
Roma, Via Margutta, 85, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì al sabato ore 10:30 –19:00
Vernissage
16 Maggio 2012, ore 18.30
Autore
Curatore