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Nicola Pepe
Tutto il suo percorso artistico è una rielaborazione del processo onirico, quelle immagini che durante il sogno si susseguono al di fuori del controllo della volontà , un mondo visionario fatto di corpi melliflui e filiformi, privi di volti e mani
Comunicato stampa
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Nicola Pepe è l’artista, maschera di una anima inquieta che racchiude in sè l'essere androgino senza volto, la cui essenza viene percepita attraverso le opere, che ne mettono a nudo la personalita' contorta e complessa. L'idea di costruirsi un personaggio parallelo dal sesso maschile, tentativo di slegare soggetto oggetto per affermare capacità e intelligenza, è un gioco profondo che rievoca il dolce inganno dadaista della Rose Sélavy di marcel Duchamp
Tutto il suo percorso artistico è una rielaborazione del processo onirico, quelle immagini che durante il sogno si susseguono al di fuori del controllo della volontà , un mondo visionario fatto di corpi melliflui e filiformi, privi di volti e mani,
e ciò che si ricorda dopo il risveglio è solo la sensazione di quel che abbiamo sognato, forme che diventano corpi sensuali e armonici, mai volgari, anche quando ritratti in procinto di una masturbazione o di un atto sessuale.
L'arte di Pepe è un segno nero che rimane indelebile sulla tela bianca, corpi fatti di contorni appena abbozzati ma sufficienti a idealizzarne le intere figure in un gesto carnale ed erotico, immersi nel bianco della tela che richiama il vuoto e la solitudine di "tormenti interni che nel quadro vengono a galla".
Nella più recente fase del suo percorso l’artista introduce un altro colore, il rosso sangue, così da donare ai suoi lavori non più un aspetto edonistico e surreale ma violento e dadaista: il corpo viene eliminato per dar spazio alle parole e a falli meccanici simili a orologi, presenta così il proprio punto di vista, diviene più aggressivo e più attento alle tematiche sociali, il suo senso di angoscia e solitudine diviene più chiaro e definito.
Nel complesso il percorso artistico di Nicola Pepe è molto fluente e creativo, molte opere non sembrano nemmeno appartenere alla stessa mano, mano che diviene un mezzo per dispiegare la follia intrappolata in un sogno, sogno che grazie alla creatività riesce ad emergere inebriandoci di una vera essenza minimalista ma sublime e irreale, e soprattutto colma di sensualità e passionalità.
Pamela Maione
Tutto il suo percorso artistico è una rielaborazione del processo onirico, quelle immagini che durante il sogno si susseguono al di fuori del controllo della volontà , un mondo visionario fatto di corpi melliflui e filiformi, privi di volti e mani,
e ciò che si ricorda dopo il risveglio è solo la sensazione di quel che abbiamo sognato, forme che diventano corpi sensuali e armonici, mai volgari, anche quando ritratti in procinto di una masturbazione o di un atto sessuale.
L'arte di Pepe è un segno nero che rimane indelebile sulla tela bianca, corpi fatti di contorni appena abbozzati ma sufficienti a idealizzarne le intere figure in un gesto carnale ed erotico, immersi nel bianco della tela che richiama il vuoto e la solitudine di "tormenti interni che nel quadro vengono a galla".
Nella più recente fase del suo percorso l’artista introduce un altro colore, il rosso sangue, così da donare ai suoi lavori non più un aspetto edonistico e surreale ma violento e dadaista: il corpo viene eliminato per dar spazio alle parole e a falli meccanici simili a orologi, presenta così il proprio punto di vista, diviene più aggressivo e più attento alle tematiche sociali, il suo senso di angoscia e solitudine diviene più chiaro e definito.
Nel complesso il percorso artistico di Nicola Pepe è molto fluente e creativo, molte opere non sembrano nemmeno appartenere alla stessa mano, mano che diviene un mezzo per dispiegare la follia intrappolata in un sogno, sogno che grazie alla creatività riesce ad emergere inebriandoci di una vera essenza minimalista ma sublime e irreale, e soprattutto colma di sensualità e passionalità.
Pamela Maione
04
febbraio 2007
Nicola Pepe
Dal 04 febbraio al 04 marzo 2007
arte contemporanea
Location
GOGANGA
Milano, Via Giovanni Cadolini, 39, (Milano)
Milano, Via Giovanni Cadolini, 39, (Milano)
Vernissage
4 Febbraio 2007, ore 19.30
Autore
Curatore