Lo spazio di Nico Riccò è densamente rappresentativo. Un luogo di espressione, di appartenenza e di condivisione. Un luogo inciso, tatuato, disseminato di tracce interiori e di figure fantastiche e fortemente suggestive.

Gli allestimenti grafici che accompagnano per piccole tappe la presentazione del libro “Una canzone per Castor”, di cui Nicola è illustratore, sono mutevoli in accordo con l’ambiente che li accoglie. Con pochi ma precisi segni, evocano le pareti della stanza di un giovane disegnatore, la sua atmosfera e l’energia.

Il libro stesso nasce da un incontro e ne diventa il luogo. Incontro vivo e non convenzionale tra persone. Incontro non casuale tra vita, arti visive e narrazione.

Lo spazio della libreria, che ha già una vocazione propria ad ospitare storie, si lascia invadere e animare di presenze: le voci installate da Mary, che raccolgono e reinterpretano la testimonianza del libro; il video_loop di Folco, che chiude il cerchio del Progetto “IOSogno”; i disegni di Nicola, esposti ma anche impressi su t-shirts come tatuaggi. Fino ad un nuovo incontro: Alice Keller, per assonanza, si unisce interpretando alcuni brani dal suo lavoro teatrale “Poesia di parole”.

Io sono la mosca… e al mio posto ne arriva un’altra.

Eu sou a mosca
Que perturba o seu sono...

Porque você mata uma
E vem outra em meu lugar...

(Raul Seixas)

- il libro:

UNA CANZONE PER CASTOR

di Mari Cavalli e Will_Be

disegni di Nicola Riccò

BESA Editrice

(www.besaeditrice.com)

collana Comete