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Nicola Salvatore – Lucy in the Sky with Diamonds
La pratica di confronto con il luogo evidenzia il rinnovato desiderio di Nicola Salvatore di segnare la città che si carica della necessità di coniugare memoria e storia: insomma operare nel territorio dei ricordi, attingendo da essi immagini che possono contribuire a rigenerare il processo partecipativo della comunità, così com’è stato per il passaggio di balene che realizzò, come azione performativa nell’urbano, nel 1975 a Salerno. Il titolo, non poteva essere diversamente, si rifà ad una celebre canzone dei Beatles degli anni Sessanta. Dalla prima strofa l’artista, in gioventù bassista e voce di una band rock locale, attinge il senso di prospettiva che il faro dovrà disegnare alla collettività: «Immagina te stesso in una barca sul fiume, / con alberi di mandarino e cieli puliti /…».
L’omaggio di Baronissi ai Beatles: “Lucy in the Sky with Diamonds” diventa opera d’arte
Una scultura alta 16 metri con un diamante incastonato realizzata per i 200 anni della città
C’è più di un pezzo di storia della band di Liverpool - ed un omaggio rievocativo alla melodia scritta da Lennon e McCartney - nella scultura firmata Nicola Salvatore che verrà inaugurata domenica 4 novembre. Una scultura alta 16 metri con un diamante in acciaio lucido, largo due metri incastonato in cima, in un abbraccio di assi in acciaio alte 16 metri che si inerpicano verso il cielo.
«La pratica di confronto con il “luogo” evidenzia – ha rilevato di recente Massimo Bignardi direttore Frac – il rinnovato desiderio di Nicola Salvatore di segnare la città che si carica della necessità di coniugare memoria e storia: insomma operare nel territorio dei ricordi, attingendo da essi immagini che possono contribuire a rigenerare il processo partecipativo della comunità, così com’è stato per il passaggio di balene che realizzò, come azione performativa nell’urbano, nel 1975 a Salerno. Il titolo, non poteva essere diversamente, si rifà ad una celebre canzone dei Beatles degli anni Sessanta. Dalla prima strofa l’artista, in gioventù bassista e voce di una band rock locale, attinge il senso di prospettiva che il faro dovrà disegnare alla collettività: «Immagina te stesso in una barca sul fiume, / con alberi di mandarino e cieli puliti /…».
L’inaugurazione dell’opera d’arte avverrà con una cerimonia suggestiva, in un gioco fatto di luci ed ombre.
Nicola Salvatore (Casalbore – Avellino, 1951). Frequenta l’Istituto d’arte di Salerno e l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Dal 1995 è titolare della cattedra di pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Nei primi anni Settanta espone a Cava dei Tirreni. Nel 1979 è alla Colonna di Como e alla Cooperativa Esperienze Culturali di Bari. Nel 1981 è allo studio Inquadrature di Firenze, l’anno seguente è prima alla Pantha Arte di Como e poi alla Taide di Salerno. Qualche anno più avanti tiene una personale allo Spazio Arte di Mendrisio. Nel 1991, dopo le personali a Villa Damiani di Marsala e a Exofficina a Mercato San Severino, presenta la serie “Nero d’ombra” all’hangar dell’Areo Club di Como e alla Cappella di Villa Rufolo di Ravello, mentre nel 1993 presenta alla Pinacoteca di Palazzo Volpi a Como una serie di nuove sculture. Approda a Milano con “Nuove opere” nel 1994 alla Galleria Arcadia Nuova. Nel 1995, elabora intorno al residuo di “Fumo” una ipotetica combustione dei padri del novecento dell’arte in uno spettacolare intervento all'Arte Fiera di Bologna, prima di un’ altra personale di “Tecniche Miste” con scultura e tavole alla Galleria Manuela Nanni di Milano. Nel 1997 partecipa ad Ancona al “Premio Marche” nella Mole Vanvitelliana; ancora a Napoli, nelle scuderie di Palazzo Reale partecipa ad “Arteceramica”. Nel 1998 per Gallotti e Radice di Cermenate partecipa con altri cinque autori al progetto di “Sei Tavoli in cerca d’autore” presentati alla Fabbrica Eos di Milano. Nel 2000 presenta le sculture “Ferro di vulcani” nel Real bosco di Capodimonte a Napoli e durante l’estate presso l’ex convento S. Michele ad Anacapri. A luglio 2001, è ad Alessandria con la personale ‘Tra due fiumi’. Nella primavera del 2004 è presente ad Agliè (TO) a ‘Scultura internazionale’. Nel 2005 è ospitata una sua monografica presso il FRAC di Baronissi. Lo si segnala, inoltre, nel 1975 alla X Quadriennale di Roma. Nella primavera del 2005 partecipa alla XVI Edizione della Quadriennale nella Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma e in Germania e a Dresda con una serie di lavori sulle balene. Lo stesso anno, è tra gli artisti invitati a rappresentare l’Italia per l’Esposizione Universale ad Aichi in Giappone. Tra il 2005 e il 2010 è stato art director degli allestimenti artistici delle navi da crociera della Compagnia Costa. Del 2007 è la personale alla Fondazione Stelline di Milano; la presenza alla mostra sulla scultura italiana del XX contemporanea tenutasi a Genova presso la Galleria Cerruti nel 2008, mentre nel 2009 è presente alla rassegna “Il belle e il buono. Mangiarte”, tenutasi a Perugia. Di recente ha tenuto una mostra personale alla Galleria Venise-Cedra di Casablanca, ed è stato invitato alla mostra “Differents questions”, allestita nella chiesa sconsacrata di san Carpoforo a Milano e al Padiglione Italiano della 54a Biennale di Venezia.Vive e lavora tra Como e Marrakech .
Nicola Salvatore – Lucy in the Sky with Diamonds
Baronissi, (Salerno)