Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Nicola Samorì – La mutabilità del passato è il dogma principale
La galleria partenopea dedica la sua prima mostra del 2009 all’artista di Forlì, protagonista di una intensa attività pittorica…
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il calendario-2009 delle mostre firmate GALLERIA NAPOLINOBILISSIMA si apre con una personale di NICOLA SAMORì. venerdì 30 gennaio 2009 (dalle ore 19) si inaugura LA MUTABILITÀ DEL PASSATO È IL DOGMA CENTRALE, la mostra dedicata all’artista, già noto nel panorama contemporaneo. Nel cuore del capoluogo campano, a pochi passi dal lungomare di Via Partenope, sarà possibile ammirare il talento e la forza di Samorì.
Nicola Samorì è nato nel 1977. Diplomato in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, sviluppa un’intensa attività pittorica che lo porta ad affinare le più diverse tecniche espressive, fra le quali quella dell’affresco, oggetto di due workshops tenuti nella Western Australia - in qualità di docente - presso la Tafe Gallery di Perth e l’Università di Kalgoorlie nel 2003. Samorì ha anche affrontato tecniche calcografiche, conseguendo nel 2002 il Premio Giorgio Morandi per l’incisione, e quelle plastiche, in particolare la scultura lignea, approfondita presso l’Accademia di Belle Arti di Berlino nel 2000.
Numerose le mostre che hanno visto protagonista l’artista, sia in Italia che all’estero: Classicism Betrayed (Erdmann Contemporary Gallery - Città del Capo - Sud Africa, 2004); Subderma (Galleria Santa Marta – Milano, 2006); A view of Italian Contemporary Art (Gallery 705 – Stroudsburg – USA, 2007); Mercati di Traiano (Roma, 2008).
Il catalogo della mostra – che gode del Patrocinio Morale del Comune di Napoli - descrive le opere dell’artista di Forlì attraverso gli occhi e le parole di Rachel Spence, Ian Rosenfeld e Ivana Porcini.
…linee di pittura energiche e viscose, concepite su una tela e poi trasferite su un’altra, così da creare con le loro scie disegni astratti che richiamano gli intarsi di Lorenzo Lotto.
Queste opere mi sono sembrate tanto diverse da lasciarmi senza parole. È possibile che Samorì intendesse questo, quando osservava: “Il mio lavoro si radica proprio dove il linguaggio verbale si inceppa”. Forse la grande arte non è poi così testuale, dopo tutto.
Rachel Spence
Quella di Nicola è un’arte oscura e potente, che stimola una reazione ugualmente forte nell’osservatore. Mai la si potrebbe scambiare per ‘decorazione’. (…) Tutto comunque nella mostra condivide la stessa ossessione centrale del pensiero dell’artista: quella che lui definisce l’anti-ritratto. L’arte di Nicola è un’arte del suo tempo, ed egli si mostra abile conoscitore tanto dell’arte che l’ha preceduto, quanto del mondo contemporaneo.
Ian Rosenfeld
La mutabilità del passato è il suo dogma centrale, con la convinzione - alla Bacon - che la pittura si fa parola più eloquente del tema, suggerendo pensieri grandi che la trascendono. Dapprima la dedizione nel guardare e ripercorrere un’immagine remota, fino a dedurne una sorta di copia originale. Subito dopo il piacere di andarci dentro, con la forza del pennello, delle mani, con la rabbia di chi vede la pittura di oggi cieca, smarrita e sostituita da simulacri.
Ivana Porcini
Una nuova proposta espositiva per la galleria partenopea. Dopo la potenza visionaria del gesto pittorico della spagnola Aída Rubio González e le interpretazioni del pittore napoletano seicentesco Andrea de Lione è ora la volta della personale di Nicola Samorì, in mostra dal 30 gennaio al 28 marzo 2009 alla galleria napolinobilissima.
Nicola Samorì è nato nel 1977. Diplomato in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, sviluppa un’intensa attività pittorica che lo porta ad affinare le più diverse tecniche espressive, fra le quali quella dell’affresco, oggetto di due workshops tenuti nella Western Australia - in qualità di docente - presso la Tafe Gallery di Perth e l’Università di Kalgoorlie nel 2003. Samorì ha anche affrontato tecniche calcografiche, conseguendo nel 2002 il Premio Giorgio Morandi per l’incisione, e quelle plastiche, in particolare la scultura lignea, approfondita presso l’Accademia di Belle Arti di Berlino nel 2000.
Numerose le mostre che hanno visto protagonista l’artista, sia in Italia che all’estero: Classicism Betrayed (Erdmann Contemporary Gallery - Città del Capo - Sud Africa, 2004); Subderma (Galleria Santa Marta – Milano, 2006); A view of Italian Contemporary Art (Gallery 705 – Stroudsburg – USA, 2007); Mercati di Traiano (Roma, 2008).
Il catalogo della mostra – che gode del Patrocinio Morale del Comune di Napoli - descrive le opere dell’artista di Forlì attraverso gli occhi e le parole di Rachel Spence, Ian Rosenfeld e Ivana Porcini.
…linee di pittura energiche e viscose, concepite su una tela e poi trasferite su un’altra, così da creare con le loro scie disegni astratti che richiamano gli intarsi di Lorenzo Lotto.
Queste opere mi sono sembrate tanto diverse da lasciarmi senza parole. È possibile che Samorì intendesse questo, quando osservava: “Il mio lavoro si radica proprio dove il linguaggio verbale si inceppa”. Forse la grande arte non è poi così testuale, dopo tutto.
Rachel Spence
Quella di Nicola è un’arte oscura e potente, che stimola una reazione ugualmente forte nell’osservatore. Mai la si potrebbe scambiare per ‘decorazione’. (…) Tutto comunque nella mostra condivide la stessa ossessione centrale del pensiero dell’artista: quella che lui definisce l’anti-ritratto. L’arte di Nicola è un’arte del suo tempo, ed egli si mostra abile conoscitore tanto dell’arte che l’ha preceduto, quanto del mondo contemporaneo.
Ian Rosenfeld
La mutabilità del passato è il suo dogma centrale, con la convinzione - alla Bacon - che la pittura si fa parola più eloquente del tema, suggerendo pensieri grandi che la trascendono. Dapprima la dedizione nel guardare e ripercorrere un’immagine remota, fino a dedurne una sorta di copia originale. Subito dopo il piacere di andarci dentro, con la forza del pennello, delle mani, con la rabbia di chi vede la pittura di oggi cieca, smarrita e sostituita da simulacri.
Ivana Porcini
Una nuova proposta espositiva per la galleria partenopea. Dopo la potenza visionaria del gesto pittorico della spagnola Aída Rubio González e le interpretazioni del pittore napoletano seicentesco Andrea de Lione è ora la volta della personale di Nicola Samorì, in mostra dal 30 gennaio al 28 marzo 2009 alla galleria napolinobilissima.
30
gennaio 2009
Nicola Samorì – La mutabilità del passato è il dogma principale
Dal 30 gennaio al 28 marzo 2009
arte contemporanea
Location
GALLERIA NAPOLINOBILISSIMA
Napoli, Piazza Vittoria, 6, (Napoli)
Napoli, Piazza Vittoria, 6, (Napoli)
Vernissage
30 Gennaio 2009, ore 19
Ufficio stampa
MFL COMUNICAZIONE
Autore