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Nicola Toffolini-1:1
“Nei suoi ultimi progetti Toffolini sviluppa una riflessione interna alla rappresentazione e al disegno, sperimentando il funzionamento di diverse regole all’ interno di cicli chiusi legati ai concetti di superficie, spazio, profondità.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
In mostra viene presentato lo studio progettuale di un nuovo ciclo di lavori in grande formato in cui si riflette sul gioco tra naturalità apparente e l'idea stessa di natura attraverso il raffronto e la forzata coesistenza di due modalità di rappresentazione, una descrittiva e l'altra iconica. La natura persiste come puro feticcio: l'erba che l'artista disegna è la nostra volontà di ricerca di senso, la nostra fisiologica necessità di ordine e struttura. Pian piano il disegno rivela la sua indipendenza dalle leggi naturali e l'ordine si trasforma in movimento magmatico, una rete che ci lega più fortemente tanto più se ne intravede la maglia. Il dato naturale si rivela come potenza, un punto di vista sulla catastrofe e l'imminente incontro con il proprio limite.
Con un moto di disobbedienza culturale, l’artista adotta una propria filosofia interpretativa del dato culturale, che a sua volta crea strumenti e riflessioni applicabili a più livelli. Coerente e divagante, immobile e replicativo, ossessivo nella sua staticità, capace di passare dal calligrafismo all'immensità, Toffolini mette in atto, attraverso un'abilità strategica nel gestire il segno, una sperimentazione dissimulata che mira a rovesciare dall'interno il registro linguistico del disegno con un sovvertimento sottile.
Scrive Roland Barthes ne Il piacere del testo: "Per sovvertimento sottile intendo […] quello che non si interessa direttamente alla distruzione, schiva il paradigma e cerca un altro termine: un termine terzo, che non sia però un termine di sintesi, ma un termine eccentrico, inaudito."
Debora Ercoli
Con un moto di disobbedienza culturale, l’artista adotta una propria filosofia interpretativa del dato culturale, che a sua volta crea strumenti e riflessioni applicabili a più livelli. Coerente e divagante, immobile e replicativo, ossessivo nella sua staticità, capace di passare dal calligrafismo all'immensità, Toffolini mette in atto, attraverso un'abilità strategica nel gestire il segno, una sperimentazione dissimulata che mira a rovesciare dall'interno il registro linguistico del disegno con un sovvertimento sottile.
Scrive Roland Barthes ne Il piacere del testo: "Per sovvertimento sottile intendo […] quello che non si interessa direttamente alla distruzione, schiva il paradigma e cerca un altro termine: un termine terzo, che non sia però un termine di sintesi, ma un termine eccentrico, inaudito."
Debora Ercoli
27
aprile 2013
Nicola Toffolini-1:1
Dal 27 aprile al 02 giugno 2013
arte contemporanea
Location
D406 ARTE CONTEMPORANEA
Modena, Via Cardinale Giovanni Morone, 31/3, (Modena)
Modena, Via Cardinale Giovanni Morone, 31/3, (Modena)
Orario di apertura
martedì ore 10.30/13 e 16.00/19.30
mercoledì ore 16.00/19.30
venerdì ore 16.00/19.30 e 21.00/23.00
sabato ore 10.30/13 e 16.00/19.30
domenica ore 16.00/19.30
Vernissage
27 Aprile 2013, h 18-22
Autore