Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Nicola Toffolini – Whaash!
In mostra disegni di medio e grande formato e agende progettuali ispirati alla spettacolarizzazione della meteorologia
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Maniacali nella loro precisione analitica, i disegni di Nicola Toffolini sono il frutto di un impiego eccessivo di energie umane: la loro precisione estrema, la minuzia calligrafica, l’attenzione ossessiva per il dettaglio, costituiscono un volontario “spreco” di energie fisiche e mentali. Il disegno richiede tempo e concentrazione, elementi fondanti della produzione manuale, un coinvolgimento fisico, e performativo, e una dedizione alla serialità che sconfina nell’alienazione. Congegni semiotici capaci di tradurre la complessità e la velocità dei flussi di realtà nel ritmo lento della sensibilità, i disegni superano i limiti convenzionali della bidimensionalità, portando la pratica del disegno a dialogare con l’installazione e la performance, come fermo-immagini di processi colti nel loro farsi, un attimo prima di esplodere.
Incuriosito dalle diverse polarità attraverso le quali si manifesta la spettacolarizzazioni del naturale, campo di una mistificazione caricaturale a fini sensazionalistici da parte dell’informazione quotidiana travolta dall’emotività volubile dell’epoca del global warming, Toffolini pensa i propri lavori come “trasformatori di velocità”, strumenti per elaborare lentamente ciò che è infinitamente veloce mantenendone la complessità.
Ricalcando il neologismo meteo-bellico «bomba d’acqua», i simboli della meteorologia si fanno oggetti fisici e le raffiche di vento piovono ironicamente dal cielo come meteoriti che impattando sul reale, mentre gallerie del vento a ciclo chiuso indirizzano flussi d'aria su esili spighe di grano o sono attraversate da meteoriti in caduta libera.
Esiste nella comunicazione di massa e nell'informazione propria dei siti e dei canali all-news una spettacolarizzazione degli eventi meteorologici che li sposta sul piano dell'intrattenimento: sciabolate artiche, missili polari, bombe d'acqua, trombe d’aria, uragani, tzunami, allerte meteo, onde di calore e temperature percepite tutto viene reinterpretato in funzione dell'eccezionalità e dell'impatto distruttivo. L'evento naturale viene snaturato in una retorica che lo rende funzionale unicamente all'impatto mediatico. Tutto viene armonizzato in un linguaggio più prossimo alla narrazione cinematografica hollywoodiana che alla scala del quotidiano.
Giocando con questo orizzonte, nei disegni dell'artista i simboli astratti impiegati dai meteorologi diventano oggetti reali, sagome nere che piovendo dal cielo impattano sul terreno in un'astrazione progressiva che diventa via via più paradossale proprio in rapporto alla totale e realistica descrizione del paesaggio naturale e nella forzata coesistenza di due modalità di rappresentazione, una descrittiva e l’altra iconica. L'approccio di Toffolini è infatti analitico e immaginifico al contempo; Il suo processo abbraccia il micro e il macro, in un gioco costante tra ciò che si trova in natura e ciò che potrebbe essere manipolato artificialmente.
La sua pratica disegnativa ha così la capacità di portarci avanti e indietro nel tempo, tra visioni di un futuro prossimo e la bellezza immortale delle incisioni del Rinascimento, riuscendo a conferire poeticità e visionarietà alla freddezza del disegno scientifico.
-
Nicola Toffolini (Udine, 1975) vive e lavora a Firenze e Coseano (Udine). Realizza studi disegnati, sculture e installazioni di dimensioni variabili integrando materiali artificiali e tecnologici con elementi organici o di origine naturale dei quali solitamente condiziona gli equilibri, il comportamento, i ritmi di accumulo e crescita. Nei suoi taccuini l’artista registra, in maniera minuziosa, le fasi evolutive dei suoi progetti, mescolando volontà analitica, rappresentazione naturalistica e invenzione artistica. Dall’anno 2003 fonda e dirige con Eva Geatti il gruppo teatrale Cosmesi. Nell’anno 2017 fonda Cickine, un progetto di ricerca nell’ambito del design.
-
Si ringrazia l’Assessorato al Patrimonio del Comune di Modena
Whaash! Scambiai per un intensificarsi del vento quello che era solo un intensificarsi della mia
attenzione per il vento
-
mostra persona di Nicola Toffolini
a cura di galleria D406 arte contemporanea
-
c/o
Complesso Conventuale S. Paolo, Cortile del leccio
via Francesco Selmi 67
41121 Modena (MO)
-
Inaugurazione: sabato 08 dicembre 2018 alle ore 17:00
Apertura: 09 dicembre 2018 / 06 gennaio 2019
Orari dalle 16:00 alle 19:30 (chiuso lunedì e giovedì)
Tutte le mattine su appuntamento / t. 327.1841147
-
www.d406modena.it
info@d406modena.it
Incuriosito dalle diverse polarità attraverso le quali si manifesta la spettacolarizzazioni del naturale, campo di una mistificazione caricaturale a fini sensazionalistici da parte dell’informazione quotidiana travolta dall’emotività volubile dell’epoca del global warming, Toffolini pensa i propri lavori come “trasformatori di velocità”, strumenti per elaborare lentamente ciò che è infinitamente veloce mantenendone la complessità.
Ricalcando il neologismo meteo-bellico «bomba d’acqua», i simboli della meteorologia si fanno oggetti fisici e le raffiche di vento piovono ironicamente dal cielo come meteoriti che impattando sul reale, mentre gallerie del vento a ciclo chiuso indirizzano flussi d'aria su esili spighe di grano o sono attraversate da meteoriti in caduta libera.
Esiste nella comunicazione di massa e nell'informazione propria dei siti e dei canali all-news una spettacolarizzazione degli eventi meteorologici che li sposta sul piano dell'intrattenimento: sciabolate artiche, missili polari, bombe d'acqua, trombe d’aria, uragani, tzunami, allerte meteo, onde di calore e temperature percepite tutto viene reinterpretato in funzione dell'eccezionalità e dell'impatto distruttivo. L'evento naturale viene snaturato in una retorica che lo rende funzionale unicamente all'impatto mediatico. Tutto viene armonizzato in un linguaggio più prossimo alla narrazione cinematografica hollywoodiana che alla scala del quotidiano.
Giocando con questo orizzonte, nei disegni dell'artista i simboli astratti impiegati dai meteorologi diventano oggetti reali, sagome nere che piovendo dal cielo impattano sul terreno in un'astrazione progressiva che diventa via via più paradossale proprio in rapporto alla totale e realistica descrizione del paesaggio naturale e nella forzata coesistenza di due modalità di rappresentazione, una descrittiva e l’altra iconica. L'approccio di Toffolini è infatti analitico e immaginifico al contempo; Il suo processo abbraccia il micro e il macro, in un gioco costante tra ciò che si trova in natura e ciò che potrebbe essere manipolato artificialmente.
La sua pratica disegnativa ha così la capacità di portarci avanti e indietro nel tempo, tra visioni di un futuro prossimo e la bellezza immortale delle incisioni del Rinascimento, riuscendo a conferire poeticità e visionarietà alla freddezza del disegno scientifico.
-
Nicola Toffolini (Udine, 1975) vive e lavora a Firenze e Coseano (Udine). Realizza studi disegnati, sculture e installazioni di dimensioni variabili integrando materiali artificiali e tecnologici con elementi organici o di origine naturale dei quali solitamente condiziona gli equilibri, il comportamento, i ritmi di accumulo e crescita. Nei suoi taccuini l’artista registra, in maniera minuziosa, le fasi evolutive dei suoi progetti, mescolando volontà analitica, rappresentazione naturalistica e invenzione artistica. Dall’anno 2003 fonda e dirige con Eva Geatti il gruppo teatrale Cosmesi. Nell’anno 2017 fonda Cickine, un progetto di ricerca nell’ambito del design.
-
Si ringrazia l’Assessorato al Patrimonio del Comune di Modena
Whaash! Scambiai per un intensificarsi del vento quello che era solo un intensificarsi della mia
attenzione per il vento
-
mostra persona di Nicola Toffolini
a cura di galleria D406 arte contemporanea
-
c/o
Complesso Conventuale S. Paolo, Cortile del leccio
via Francesco Selmi 67
41121 Modena (MO)
-
Inaugurazione: sabato 08 dicembre 2018 alle ore 17:00
Apertura: 09 dicembre 2018 / 06 gennaio 2019
Orari dalle 16:00 alle 19:30 (chiuso lunedì e giovedì)
Tutte le mattine su appuntamento / t. 327.1841147
-
www.d406modena.it
info@d406modena.it
08
dicembre 2018
Nicola Toffolini – Whaash!
Dall'otto dicembre 2018 al 06 gennaio 2019
arte contemporanea
Location
CHIESA DI SAN PAOLO – SALA DELLE MONACHE
Modena, Via Francesco Selmi, (Modena)
Modena, Via Francesco Selmi, (Modena)
Orario di apertura
dalle 16:00 alle 19:30 (chiuso lunedì e giovedì)
Tutte le mattine su appuntamento / t. 327.1841147
Vernissage
8 Dicembre 2018, ore 17
Autore