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Nicolantonio Mucciaccia – Default
La conoscenza della materia,della carne e le sue pulsioni si affermano visceralmente nelle forme che divorano ogni spazio,microorganismi e visioni primordiali,risplendono nelle scelte e nelle logiche,esplorando una dimensione parallela sempre più presente nella realtà. Alessio Ricci – Default –
Comunicato stampa
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LA BESTIA E LA GLORIA
Lorenzo Canova
Quali visioni, quale impulso mistico, quale angelologia e demonologia si celano nel lavoro di Nicolantonio Mucciaccia? Quale intrico di meandri spirituali, di simboli ed emblemi, quale trionfo notturno di barocchi teschi ridenti mescolati a splendenti cherubini, uniti a belve misteriose e a presenze irreali, si addensano nelle installazioni, nei disegni, nei lightbox di questo giovane artista segnato dal demone che costringe inesorabilmente alla condanna e alla liberazione dell’arte?
Nicolantonio Mucciaccia si serve della matita e del colore, del computer e di materiali diversi e inconsueti per celebrare le glorie di un bestiario inquietante, i fasti di esseri immaginari giunti inspiegabilmente sulla terra da mondi paralleli, si smarrisce nel labirinto dei segni e dei tracciati della grafite per evocare la bellezza ignota di paesaggi interiori che si trasformano in creature metamorfiche, in ibridi dove l’umano, il vegetale e l’animale si fondono in una Grande Opera di trasmutazione della materia vivente.
Con la pazienza maniacale di un antico miniatore, con dovizia lenticolare di particolari, di icone e portenti marchiati a fuoco da una squarciante forza evocativa, Mucciaccia dà dunque forma plastica e spaziale all’allucinazione di un essere alieno e mostruoso forse vittorioso o forse ammansito, soggiogato e convertito da una visione escatologica e dal sacrificio cruento di un uomo divino che cambia il destino di un mondo e dei suoi abitanti. Così la bestia che dovrebbe suscitare ribrezzo e orrore si trasforma paradossalmente e dialetticamente nell’allusione a una possibile palingenesi, nella metafora di una salvazione che si allarga a tutto il creato raggiungendo le zone più ombrose e lontane dalla Grazia, immagine simbolica della caduta e della rinascita dell’universo attraversato dalla presenza del Male e rigenerato dalla potenza vitale della Gloria.
Lorenzo Canova
Quali visioni, quale impulso mistico, quale angelologia e demonologia si celano nel lavoro di Nicolantonio Mucciaccia? Quale intrico di meandri spirituali, di simboli ed emblemi, quale trionfo notturno di barocchi teschi ridenti mescolati a splendenti cherubini, uniti a belve misteriose e a presenze irreali, si addensano nelle installazioni, nei disegni, nei lightbox di questo giovane artista segnato dal demone che costringe inesorabilmente alla condanna e alla liberazione dell’arte?
Nicolantonio Mucciaccia si serve della matita e del colore, del computer e di materiali diversi e inconsueti per celebrare le glorie di un bestiario inquietante, i fasti di esseri immaginari giunti inspiegabilmente sulla terra da mondi paralleli, si smarrisce nel labirinto dei segni e dei tracciati della grafite per evocare la bellezza ignota di paesaggi interiori che si trasformano in creature metamorfiche, in ibridi dove l’umano, il vegetale e l’animale si fondono in una Grande Opera di trasmutazione della materia vivente.
Con la pazienza maniacale di un antico miniatore, con dovizia lenticolare di particolari, di icone e portenti marchiati a fuoco da una squarciante forza evocativa, Mucciaccia dà dunque forma plastica e spaziale all’allucinazione di un essere alieno e mostruoso forse vittorioso o forse ammansito, soggiogato e convertito da una visione escatologica e dal sacrificio cruento di un uomo divino che cambia il destino di un mondo e dei suoi abitanti. Così la bestia che dovrebbe suscitare ribrezzo e orrore si trasforma paradossalmente e dialetticamente nell’allusione a una possibile palingenesi, nella metafora di una salvazione che si allarga a tutto il creato raggiungendo le zone più ombrose e lontane dalla Grazia, immagine simbolica della caduta e della rinascita dell’universo attraversato dalla presenza del Male e rigenerato dalla potenza vitale della Gloria.
31
gennaio 2009
Nicolantonio Mucciaccia – Default
Dal 31 gennaio al 21 febbraio 2009
arte contemporanea
Location
GALLERIA LE OPERE
Roma, Via Di Monte Giordano, 27, (Roma)
Roma, Via Di Monte Giordano, 27, (Roma)
Orario di apertura
Dal mercoledì al sabato ore 16.00 - 20.00
Vernissage
31 Gennaio 2009, ore 18.30
Autore
Curatore