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Nicolas Momein – Steady sideslip
Prima esposizione in Italia per il giovane artista francese, la mostra, concepita per gli spazi della fondazione, riunisce opere recenti che ben rappresentano il suo peculiare approccio alla scultura. Rinnovando il linguaggio plastico anche rispetto alle sue più recenti evoluzioni, Momein supera la dicotomia tra scultura e installazione, esplora il rapporto tra opera e ambiente espositivo, mette in collegamento l’opera d’arte con la realtà sociale in cui essa nasce. Molte delle sue creazioni nascono infatti da visite in atelier e piccole industrie della sua regione. Il dialogo con gli artigiani porta l’artista a sperimentare materiali e tecniche inconsueti per l’arte
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Fondazione Rivoli2 presenta la mostra personale di Nicolas Momein,
curata da Stefano Castelli.
Prima esposizione in Italia per il giovane artista francese, la mostra, concepita per gli spazi della fondazione,
riunisce opere recenti che ben rappresentano il suo peculiare approccio alla scultura. Rinnovando il
linguaggio plastico anche rispetto alle sue più recenti evoluzioni, Momein supera la dicotomia tra scultura e
installazione, esplora il rapporto tra opera e ambiente espositivo, mette in collegamento l'opera d'arte con la
realtà sociale in cui essa nasce. Molte delle sue creazioni nascono infatti da visite in atelier e piccole
industrie della sua regione. Il dialogo con gli artigiani porta l'artista a sperimentare materiali e tecniche
inconsueti per l'arte.
Le sue sculture sono astrazioni di forme e oggetti riconoscibili. Oggetti e materiali quotidiani (tessuti, metalli,
cibo, arredi, attrezzi) vengono trasformati oppure combinati tra di loro. Perdono così la loro funzionalità e
tendono alla forma pura, senza cancellare del tutto la loro origine.
La componente simbolica delle sculture di Momein è marcata, ma senza mai scadere nel letterale o nella
narrazione: in alcune opere si scorgono allusioni agli ambienti della vita sociale, alle forme dell'architettura e
dell'arredo d'interni, spesso costrittive e standardizzate. Anche il design viene evocato, ma trasportato a
misura d'uomo, allontanato dal pericolo della freddezza e della serialità e rivitalizzato tramite l'artigianalità.
Tra le opere esposte, le Sculptures par exemple ben rappresentano la proliferazione di forme che
caratterizza l'artista. Assemblaggi di diversi oggetti e materiali, ricchi di contrasti di colore, questi lavori
ricordano mobili o suppellettili la cui funzione è ormai incerta, come in seguito a un rimescolamento. Le
sculture del ciclo Semences aux wasabi giocano con il contrasto tra stabilità e precarietà: i chiodi che ne
costellano la superficie sono tenuti in posizione da magneti celati all'interno della scultura. Il colore sparso
sulla superficie, che evoca la pittura, è realizzato con materiali commestibili. Nei video, opere compiute ma
anche testimonianza del processo di realizzazione degli altri lavori, i materiali reperiti negli atelier degli
artigiani vengono utilizzati per creare forme astratte, spesso dalla forte componente pittorica.
Spiega l'artista: "Le mie sculture si nutrono dei materiali più diversi. Il mio interesse si orienta verso le
pratiche di artigiani, operai o agricoltori. Queste situazioni mi portano a sviluppare un'economia di lavoro
collaborativo, basata su procedimenti e materiali tipici di lavori di solito poco visibili e considerati. Portando
fuori dal contesto questi materiali e questi gesti, cerco di mettere in atto una rivalità tra dimensione funzionale
e valore scultoreo degli oggetti, senza decidere quale dei due domini".
Note biografiche
Nicolas Momein (Saint-Étienne FR 1980) vive e lavora a Saint-Ètienne e Parigi. Si diploma all'Ècole
supérieure d'art et de design di Saint-Ètienne e ottiene un master all'Haute école d'art et de design di
Ginevra. Il suo curriculum comprende numerose mostre in gallerie e istituzioni francesi e svizzere. Nel 2013
è selezionato per la mostra Rendez-vous, allo Iac di Villeurbanne; nel 2015, la sua mostra personale alla
galerie Tator di Lione è inserita nel programma collaterale della Biennale di Lione. Sempre nel 2015, tiene
una personale alle Èglises de Chelles. Tra le altre istituzioni che hanno esposto le sue opere figurano il
Centre d'art contemporain de Genève, il Can di Neuchâtel, La Galerie (centre d'art contemporain de Noisy-
le-Sec) e il Magasin di Grenoble. Ha partecipato a numerose residenze, ultima quella alla Cité des arts di
Parigi. Tra i premi ricevuti, il Prix des amis jeune création (2015).Nicolas Momein è rappresentato dalle
gallerie Bernard Ceysson e White Project.
Fondazione Rivoli2
La Fondazione Rivoli2 nasce nel 2013 con lo scopo di promuovere, documentare e sperimentare, nell’ambito delle realtà
culturali, il percorso di artisti e curatori, mettendo a disposizione uno spazio per far conoscere progetti e lavoro di ricerca
e, al contempo, offrendo la possibilità di entrare in relazione con le diverse rappresentanze del mondo dell’arte e con il
pubblico.
Rivoli2 si trova a Milano nel cuore di Brera, accanto al Piccolo Teatro Strehler.
Lo spazio è collocato all’interno di un tipico palazzo milanese e si affaccia su di un cortile con una vetrata che lo
caratterizza: 140 mq disposti su quattro livelli, di cui tre dedicati ad ospitare i progetti espositivi.
curata da Stefano Castelli.
Prima esposizione in Italia per il giovane artista francese, la mostra, concepita per gli spazi della fondazione,
riunisce opere recenti che ben rappresentano il suo peculiare approccio alla scultura. Rinnovando il
linguaggio plastico anche rispetto alle sue più recenti evoluzioni, Momein supera la dicotomia tra scultura e
installazione, esplora il rapporto tra opera e ambiente espositivo, mette in collegamento l'opera d'arte con la
realtà sociale in cui essa nasce. Molte delle sue creazioni nascono infatti da visite in atelier e piccole
industrie della sua regione. Il dialogo con gli artigiani porta l'artista a sperimentare materiali e tecniche
inconsueti per l'arte.
Le sue sculture sono astrazioni di forme e oggetti riconoscibili. Oggetti e materiali quotidiani (tessuti, metalli,
cibo, arredi, attrezzi) vengono trasformati oppure combinati tra di loro. Perdono così la loro funzionalità e
tendono alla forma pura, senza cancellare del tutto la loro origine.
La componente simbolica delle sculture di Momein è marcata, ma senza mai scadere nel letterale o nella
narrazione: in alcune opere si scorgono allusioni agli ambienti della vita sociale, alle forme dell'architettura e
dell'arredo d'interni, spesso costrittive e standardizzate. Anche il design viene evocato, ma trasportato a
misura d'uomo, allontanato dal pericolo della freddezza e della serialità e rivitalizzato tramite l'artigianalità.
Tra le opere esposte, le Sculptures par exemple ben rappresentano la proliferazione di forme che
caratterizza l'artista. Assemblaggi di diversi oggetti e materiali, ricchi di contrasti di colore, questi lavori
ricordano mobili o suppellettili la cui funzione è ormai incerta, come in seguito a un rimescolamento. Le
sculture del ciclo Semences aux wasabi giocano con il contrasto tra stabilità e precarietà: i chiodi che ne
costellano la superficie sono tenuti in posizione da magneti celati all'interno della scultura. Il colore sparso
sulla superficie, che evoca la pittura, è realizzato con materiali commestibili. Nei video, opere compiute ma
anche testimonianza del processo di realizzazione degli altri lavori, i materiali reperiti negli atelier degli
artigiani vengono utilizzati per creare forme astratte, spesso dalla forte componente pittorica.
Spiega l'artista: "Le mie sculture si nutrono dei materiali più diversi. Il mio interesse si orienta verso le
pratiche di artigiani, operai o agricoltori. Queste situazioni mi portano a sviluppare un'economia di lavoro
collaborativo, basata su procedimenti e materiali tipici di lavori di solito poco visibili e considerati. Portando
fuori dal contesto questi materiali e questi gesti, cerco di mettere in atto una rivalità tra dimensione funzionale
e valore scultoreo degli oggetti, senza decidere quale dei due domini".
Note biografiche
Nicolas Momein (Saint-Étienne FR 1980) vive e lavora a Saint-Ètienne e Parigi. Si diploma all'Ècole
supérieure d'art et de design di Saint-Ètienne e ottiene un master all'Haute école d'art et de design di
Ginevra. Il suo curriculum comprende numerose mostre in gallerie e istituzioni francesi e svizzere. Nel 2013
è selezionato per la mostra Rendez-vous, allo Iac di Villeurbanne; nel 2015, la sua mostra personale alla
galerie Tator di Lione è inserita nel programma collaterale della Biennale di Lione. Sempre nel 2015, tiene
una personale alle Èglises de Chelles. Tra le altre istituzioni che hanno esposto le sue opere figurano il
Centre d'art contemporain de Genève, il Can di Neuchâtel, La Galerie (centre d'art contemporain de Noisy-
le-Sec) e il Magasin di Grenoble. Ha partecipato a numerose residenze, ultima quella alla Cité des arts di
Parigi. Tra i premi ricevuti, il Prix des amis jeune création (2015).Nicolas Momein è rappresentato dalle
gallerie Bernard Ceysson e White Project.
Fondazione Rivoli2
La Fondazione Rivoli2 nasce nel 2013 con lo scopo di promuovere, documentare e sperimentare, nell’ambito delle realtà
culturali, il percorso di artisti e curatori, mettendo a disposizione uno spazio per far conoscere progetti e lavoro di ricerca
e, al contempo, offrendo la possibilità di entrare in relazione con le diverse rappresentanze del mondo dell’arte e con il
pubblico.
Rivoli2 si trova a Milano nel cuore di Brera, accanto al Piccolo Teatro Strehler.
Lo spazio è collocato all’interno di un tipico palazzo milanese e si affaccia su di un cortile con una vetrata che lo
caratterizza: 140 mq disposti su quattro livelli, di cui tre dedicati ad ospitare i progetti espositivi.
26
novembre 2015
Nicolas Momein – Steady sideslip
Dal 26 novembre 2015 al 16 gennaio 2016
arte contemporanea
Location
RIVOLI2 FONDAZIONE PER L’ARTE CONTEMPORANEA
Milano, Via Rivoli, 2, (Milano)
Milano, Via Rivoli, 2, (Milano)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì 16.00-19.00; sabato 15.30 -19.30. In tutti gli altri giorni è possibile visitare la Fondazione su appuntamento
Vernissage
26 Novembre 2015, h 18.30
Autore
Curatore