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Nicolas Pascarel – Winter in America
In mostra, due pannelli di grande formato dalle atmosfere intime e sospese, capaci di far dialogare arte fotografica e letteratura in cortocircuito linguistico ed evocativo: opera tra le opere, un racconto scritto dal fotografo diviene parte integrante e deflagratore generativo del progetto.
Comunicato stampa
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Kromìa presenta “Winter in America”, la nuova personale napoletana dell’artista Nicolas Pascarel.
“Le mie labbra sono poggiate al bordo della finestra, di fronte all’oceano. Così saranno salate quando arriverai. Non aspetto che te, non aspetto che noi. Vedi, ho pensato a tutto. Tutto quello che ami. Tu non mi hai detto l’ora, né il giorno, men che mai il mese. Dell’anno non ci interessa. Nulla importa!”
(Nicolas Pascarel, dal suo racconto "Winter in America")
In mostra, due pannelli di grande formato dalle atmosfere intime e sospese, capaci di far dialogare arte fotografica e letteratura in sorprendente cortocircuito linguistico ed evocativo: opera tra le opere, un racconto scritto dal fotografo diviene parte integrante e deflagratore generativo del progetto espositivo.
Dal testo critico di Diana Gianquitto (curatrice della mostra, con la direzione artistica di Donatella Saccani): “Osservazione e precipizio. Non è così di tutti il vivere, almeno in qualche rivolo, tensione di procacciamento e struggimento degli infiniti non ancora, o non più, di cui son fatte le imperfette finestre temporali ed esistenziali delle nostre vite?
Come per l’inquieto e nostalgico amante proteso ‘comme un condor’ nel racconto di Nicolas Pascarel dalla finestra della sua torre sull’Oceano, a scorgere l’arrivo incompiuto dell’amata, o per il passeggero sulla vettura dello scatto in mostra, affacciato a un finestrino che solo gli consente di vedere un’inesatta porzione di reale dalla centralità perduta e preclusa, perché troppo veloce, o troppo lenta, è andata la vita sulla strada della sua capacità di percezione.
Brivido libertà paura. Affacciati a quelle finestre, mai perfettamente centrate con le nostre fami o esitazioni, solo in compagnia degli unici due infiniti capaci di puntellarne gli infissi: l’Oceano d’inconosciuto e possibile fuori di me, l’interminabile infilata di piani dell’arroccamento di torre dentro di me”.
“Le mie labbra sono poggiate al bordo della finestra, di fronte all’oceano. Così saranno salate quando arriverai. Non aspetto che te, non aspetto che noi. Vedi, ho pensato a tutto. Tutto quello che ami. Tu non mi hai detto l’ora, né il giorno, men che mai il mese. Dell’anno non ci interessa. Nulla importa!”
(Nicolas Pascarel, dal suo racconto "Winter in America")
In mostra, due pannelli di grande formato dalle atmosfere intime e sospese, capaci di far dialogare arte fotografica e letteratura in sorprendente cortocircuito linguistico ed evocativo: opera tra le opere, un racconto scritto dal fotografo diviene parte integrante e deflagratore generativo del progetto espositivo.
Dal testo critico di Diana Gianquitto (curatrice della mostra, con la direzione artistica di Donatella Saccani): “Osservazione e precipizio. Non è così di tutti il vivere, almeno in qualche rivolo, tensione di procacciamento e struggimento degli infiniti non ancora, o non più, di cui son fatte le imperfette finestre temporali ed esistenziali delle nostre vite?
Come per l’inquieto e nostalgico amante proteso ‘comme un condor’ nel racconto di Nicolas Pascarel dalla finestra della sua torre sull’Oceano, a scorgere l’arrivo incompiuto dell’amata, o per il passeggero sulla vettura dello scatto in mostra, affacciato a un finestrino che solo gli consente di vedere un’inesatta porzione di reale dalla centralità perduta e preclusa, perché troppo veloce, o troppo lenta, è andata la vita sulla strada della sua capacità di percezione.
Brivido libertà paura. Affacciati a quelle finestre, mai perfettamente centrate con le nostre fami o esitazioni, solo in compagnia degli unici due infiniti capaci di puntellarne gli infissi: l’Oceano d’inconosciuto e possibile fuori di me, l’interminabile infilata di piani dell’arroccamento di torre dentro di me”.
20
maggio 2016
Nicolas Pascarel – Winter in America
Dal 20 maggio al 15 settembre 2016
fotografia
Location
SPAZIO KROMÌA
Napoli, Via Diodato Lioy, 11, (Napoli)
Napoli, Via Diodato Lioy, 11, (Napoli)
Orario di apertura
lunedì, mercoledì, venerdì: ore 10.30-13.30 e 16.30-19.30; martedì, giovedì, sabato: ore 10.30-13.30
Vernissage
20 Maggio 2016, h 19.00
Autore
Curatore