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Nicolò Mazzuia – Il mare si oscura, il grido delle stelle, qualcosa di bianco
Il titolo prende spunto da un classico haiku del 1600 e l’ispirazione giapponese è sicuramente il filo rosso che attraversa le opere in esposizione:
quadri e disegni a tecnica mista su tela e carta tratti dall’ampio ciclo “Fari Neri” e realizzati con inchiostro calligrafico giapponese, acrilico, penna bic e acquarello, saranno abbinati ad altrettante ceramiche smaltate su semirefrattario di chiara influenza nipponica
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Giovedì 31 agosto alle ore 18.30 presso la Sala Comunale d'Arte
"Giuseppe Negrisin" in piazza Marconi a Muggia, inaugura la mostra "Il mare si
oscura, il grido delle stelle, qualcosa di bianco", personale dell'artista triestino
Nicolò Mazzuia organizzata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di
Muggia, con l'intervento critico dello storico dell'arte Valeria De Tullio. Il titolo
della mostra prende spunto da un classico haiku del 1600 e l'ispirazione
giapponese è sicuramente il filo rosso che attraversa le opere in esposizione:
quadri e disegni a tecnica mista su tela e carta tratti dall'ampio ciclo "Fari Neri" e
realizzati con inchiostro calligrafico giapponese, acrilico, penna bic e acquarello,
saranno abbinati ad altrettante ceramiche smaltate su semirefrattario di chiara
influenza nipponica.
Così Valeria De Tullio inquadra il lavoro di Mazzuia osservando che: "La sua recente
ricerca artistica pone un nuovo accento su una questione sempre più attuale, con
grande sensibilità si interroga infatti sulla sottile linea che separa la produzione
artistica da quella artigianale. In un momento in cui arte e artigianato stanno
perdendo i loro confini, l’artista si pone con rinnovata maturità al centro della
questione, trovando pace e risoluzione in un esercizio mediano, che lo vede
protagonista attento dei due mondi. "Trovo impegnativo ed appassionante creare tele
e ceramiche, oggetti estetici e pratici allo stesso tempo", afferma l’artista.
L’ispirazione giapponese avvolge con toni di delicata poesia e di sferzante
gestualità la sua attuale ricerca che lo porta a cimentarsi per la prima volta
contemporaneamente in tre universi tangenti e compenetranti. Con la solita maestria
Mazzuia in modo disinvolto e naturale pone agli occhi degli spettatori un racconto
unico, una vera e propria idea di salvezza, espressa attraverso tre codici diversi ed
è così che ceramiche smaltate, tele a tecnica mista e chine su carta danno luogo
ad un percorso evocativo capace di suscitare nello spettatore interrogativi e
stupore. L’organicità dell’installazione porta i fruitori della mostra verso una
baia tranquilla, un porto sereno, dove gli stessi oggetti, dei veri e propri
feticci, diventano "fari e stelle" capaci di elevarci in un’altra dimensione.
Come afferma lo stesso Mazzuia: "In un vaso come in una tela c’è tutto il lavoro e la
volontà di creare un elemento unico a cui è riservata la possibilità di interagire con
l’ambiente che lo circonda". Tele, disegni e vasi diventano dunque punti di fuga,
nuovi orizzonti ai quali rivolgere i nostri pensieri ed i nostri sensi per evadere
in una dimensione privata, dall’alienazione del quotidiano. Non resta dunque
che farci trascinare in questo mondo salvifico e sognante."
La mostra, a ingresso libero, sarà visitabile fino a domenica 17 settembre 2017 con
i seguenti orari: da martedì a venerdì dalle 18 alle 20, sabato dalle 10 alle12 e dalle
18 alle 20, e domenica e festivi dalle 10 alle 12.
info
Comune di Muggia - Assessorato alla Cultura
040 3360340 - ufficio.cultura@comunedimuggia.ts.it
www.benvenutiamuggia.eu
"Giuseppe Negrisin" in piazza Marconi a Muggia, inaugura la mostra "Il mare si
oscura, il grido delle stelle, qualcosa di bianco", personale dell'artista triestino
Nicolò Mazzuia organizzata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di
Muggia, con l'intervento critico dello storico dell'arte Valeria De Tullio. Il titolo
della mostra prende spunto da un classico haiku del 1600 e l'ispirazione
giapponese è sicuramente il filo rosso che attraversa le opere in esposizione:
quadri e disegni a tecnica mista su tela e carta tratti dall'ampio ciclo "Fari Neri" e
realizzati con inchiostro calligrafico giapponese, acrilico, penna bic e acquarello,
saranno abbinati ad altrettante ceramiche smaltate su semirefrattario di chiara
influenza nipponica.
Così Valeria De Tullio inquadra il lavoro di Mazzuia osservando che: "La sua recente
ricerca artistica pone un nuovo accento su una questione sempre più attuale, con
grande sensibilità si interroga infatti sulla sottile linea che separa la produzione
artistica da quella artigianale. In un momento in cui arte e artigianato stanno
perdendo i loro confini, l’artista si pone con rinnovata maturità al centro della
questione, trovando pace e risoluzione in un esercizio mediano, che lo vede
protagonista attento dei due mondi. "Trovo impegnativo ed appassionante creare tele
e ceramiche, oggetti estetici e pratici allo stesso tempo", afferma l’artista.
L’ispirazione giapponese avvolge con toni di delicata poesia e di sferzante
gestualità la sua attuale ricerca che lo porta a cimentarsi per la prima volta
contemporaneamente in tre universi tangenti e compenetranti. Con la solita maestria
Mazzuia in modo disinvolto e naturale pone agli occhi degli spettatori un racconto
unico, una vera e propria idea di salvezza, espressa attraverso tre codici diversi ed
è così che ceramiche smaltate, tele a tecnica mista e chine su carta danno luogo
ad un percorso evocativo capace di suscitare nello spettatore interrogativi e
stupore. L’organicità dell’installazione porta i fruitori della mostra verso una
baia tranquilla, un porto sereno, dove gli stessi oggetti, dei veri e propri
feticci, diventano "fari e stelle" capaci di elevarci in un’altra dimensione.
Come afferma lo stesso Mazzuia: "In un vaso come in una tela c’è tutto il lavoro e la
volontà di creare un elemento unico a cui è riservata la possibilità di interagire con
l’ambiente che lo circonda". Tele, disegni e vasi diventano dunque punti di fuga,
nuovi orizzonti ai quali rivolgere i nostri pensieri ed i nostri sensi per evadere
in una dimensione privata, dall’alienazione del quotidiano. Non resta dunque
che farci trascinare in questo mondo salvifico e sognante."
La mostra, a ingresso libero, sarà visitabile fino a domenica 17 settembre 2017 con
i seguenti orari: da martedì a venerdì dalle 18 alle 20, sabato dalle 10 alle12 e dalle
18 alle 20, e domenica e festivi dalle 10 alle 12.
info
Comune di Muggia - Assessorato alla Cultura
040 3360340 - ufficio.cultura@comunedimuggia.ts.it
www.benvenutiamuggia.eu
31
agosto 2017
Nicolò Mazzuia – Il mare si oscura, il grido delle stelle, qualcosa di bianco
Dal 31 agosto al 17 settembre 2017
arte contemporanea
Location
SALA COMUNALE D’ARTE GIUSEPPE NEGRISIN
Muggia, Piazza Della Repubblica, 4, (Trieste)
Muggia, Piazza Della Repubblica, 4, (Trieste)
Orario di apertura
da martedì a venerdì 18-20, sabato 10-12 e 18-20, domenica e festivi 10-12
Vernissage
31 Agosto 2017, ore 18.30
Autore