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Nikò
Il Candybar ospiterà per due settimane le opere di Nicola Vitiello.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il Candybar presenta Nikò
Mostra di pittura
Inaugurazione martedì 8 Febbraio
Via del Pratello 96 Bologna , dalle 19 aperitivo+buffet
Ambientazione musicale rock/elettro/wave a cura di Beppe (Dna2/Mayhem Project djset)
La pulsione creativa dell’ artista sposa aggettivi come: dionisiaco, istintivo, tribale, primitivo e nello stesso tempo moderno, mi verrebbe quasi da dire “industriale” (genere musicale fra l'altro per nulla disdegnato dall’artista) questo almeno per quel che riguarda le forme e il disegno.
Riguardo ai cromatismi l’artista stesso ci rivela:
“No il cromatismo è un discorso a parte. Si tratta di giochi armonici, o disarmonici volendo, di sintonie, di risultati espressivi a cui si vuole arrivare. E' una scelta più ragionata, che pesa su quello che poi sarà il carattere finale, l'anima dell'opera”
L’arte è, secondo Nikò, un mezzo di comunicazione molto potente, molto più diretto delle parole. Per avere questo colloquio con l’opera è necessario da parte di chi ne fruisce un comportamento “attivo”, più si realizza la componente attiva dello spettatore, più c’è spazio per immaginare, capire e approfondire sensazioni che investono l’animo umano più delle parole o di altri linguaggi razionali.
Mi addentro nelle opere di Nikò per notare che l artista oltre alla canonica tela si adatta per creare anche a materiali recuperati tra gli avanzi della città. Gli strumenti della sua pittura sono gli acrilici, l’olio e la tempera, la stesura della materia avviene tramite l’uso dei pennelli o della mano stessa, come è avvenuto in alcune performance dell'artista contemporaneamente accompagnate dal reading dell'artigiano della parola Yzu Sally a cui ho personalmente assistito.
L'anarchia è una componente fondamentale delle sue opere.Guardando i lavori di Nikò veniamo investiti da un instintualità onirica che ci riporta ad un espressività primordiale tipica delle civiltà indigene, nel contempo il presente e il moderno sono li rappresentati con forme che si fondono ,prese in prestito da materiale meccanico industriale in un continuo gioco di rimandi che ci coinvolge e ci fa riflettere su cosa siamo e siamo stati. Abbiamo irrimediabilmente perso qualcosa a causa del progresso, delle convenzioni, della moda e dell'omologazione?
Omicidi, crimini, povertà. Queste cose non mi spaventano. Quello che mi spaventa sono le celebrità sulle riviste, la televisione con cinquecento canali, il nome diun tizio sulle mie mutande, i farmaci per capelli, il viagra, poche calorie.
Nel mondo che vedo uno si muove con gli alci, tra le umide foreste dei canyon intorno alle rovine del Rockefeller Center. Indosserà abiti di pelle che gli dureranno per tutta la vita. Si arrampicherà per le liane che avvolgono la Sears Tower.
(Tyler Durden, Fight Club“)
Nicola Vitiello (in arte Nikò) ha 28 anni e viene da Salerno. Da anni Nikò si dedica a progetti artistici paralleli. Nel 2004 fonda "SaNiart" con l'artista sudtirolese Sara Olli, con cui partecipa a diverse iniziative underground.Dal 2007 alle esposizioni accosta performance di live paintign , la prima all'Arteria di Bologna con i Tubus in Fabula,"progetto di diffusione dei suoni di confine", installando la sua performance sulle avanguardie sonore del gruppo. Dal 2008 inizia una stretta collaborazione con l'artigiano della parola" Yzu Selly e l'autore-compositore Antonino Barresi. Nasce in questi anni la Kunstbauten Arts Factory, "cotruzioni d'arte". Un collettivo in cui Nikò, tra i soci fondatori, lavora in simbiosi con diversi artisti, nella comune ambizione di promuovere l'arte tout-court e collocarsi fuori dai meccanismi di mercato.L'artista ha inoltre esposto varie sue opere al circolo Artistico di Bologna, all'interno della Corte Isolani ed in contemporanea nella collettiva "MIBo" mostra interculturale di Bologna, che vide l'artista tra i nove autori partecipanti.
Numerosi alri eventi artistici hanno visto la partecipazione di Nikò, in Emilia Romagna, Toscana e Campania.
Ad oggi continua la sua ricerca artistica a 360°, sfruttando per suoi lavori qualsiesi mezzo espressivo, dalla pittura alla grafica, dalla scultura al video, dalla web art alle performance live.
Mostra di pittura
Inaugurazione martedì 8 Febbraio
Via del Pratello 96 Bologna , dalle 19 aperitivo+buffet
Ambientazione musicale rock/elettro/wave a cura di Beppe (Dna2/Mayhem Project djset)
La pulsione creativa dell’ artista sposa aggettivi come: dionisiaco, istintivo, tribale, primitivo e nello stesso tempo moderno, mi verrebbe quasi da dire “industriale” (genere musicale fra l'altro per nulla disdegnato dall’artista) questo almeno per quel che riguarda le forme e il disegno.
Riguardo ai cromatismi l’artista stesso ci rivela:
“No il cromatismo è un discorso a parte. Si tratta di giochi armonici, o disarmonici volendo, di sintonie, di risultati espressivi a cui si vuole arrivare. E' una scelta più ragionata, che pesa su quello che poi sarà il carattere finale, l'anima dell'opera”
L’arte è, secondo Nikò, un mezzo di comunicazione molto potente, molto più diretto delle parole. Per avere questo colloquio con l’opera è necessario da parte di chi ne fruisce un comportamento “attivo”, più si realizza la componente attiva dello spettatore, più c’è spazio per immaginare, capire e approfondire sensazioni che investono l’animo umano più delle parole o di altri linguaggi razionali.
Mi addentro nelle opere di Nikò per notare che l artista oltre alla canonica tela si adatta per creare anche a materiali recuperati tra gli avanzi della città. Gli strumenti della sua pittura sono gli acrilici, l’olio e la tempera, la stesura della materia avviene tramite l’uso dei pennelli o della mano stessa, come è avvenuto in alcune performance dell'artista contemporaneamente accompagnate dal reading dell'artigiano della parola Yzu Sally a cui ho personalmente assistito.
L'anarchia è una componente fondamentale delle sue opere.Guardando i lavori di Nikò veniamo investiti da un instintualità onirica che ci riporta ad un espressività primordiale tipica delle civiltà indigene, nel contempo il presente e il moderno sono li rappresentati con forme che si fondono ,prese in prestito da materiale meccanico industriale in un continuo gioco di rimandi che ci coinvolge e ci fa riflettere su cosa siamo e siamo stati. Abbiamo irrimediabilmente perso qualcosa a causa del progresso, delle convenzioni, della moda e dell'omologazione?
Omicidi, crimini, povertà. Queste cose non mi spaventano. Quello che mi spaventa sono le celebrità sulle riviste, la televisione con cinquecento canali, il nome diun tizio sulle mie mutande, i farmaci per capelli, il viagra, poche calorie.
Nel mondo che vedo uno si muove con gli alci, tra le umide foreste dei canyon intorno alle rovine del Rockefeller Center. Indosserà abiti di pelle che gli dureranno per tutta la vita. Si arrampicherà per le liane che avvolgono la Sears Tower.
(Tyler Durden, Fight Club“)
Nicola Vitiello (in arte Nikò) ha 28 anni e viene da Salerno. Da anni Nikò si dedica a progetti artistici paralleli. Nel 2004 fonda "SaNiart" con l'artista sudtirolese Sara Olli, con cui partecipa a diverse iniziative underground.Dal 2007 alle esposizioni accosta performance di live paintign , la prima all'Arteria di Bologna con i Tubus in Fabula,"progetto di diffusione dei suoni di confine", installando la sua performance sulle avanguardie sonore del gruppo. Dal 2008 inizia una stretta collaborazione con l'artigiano della parola" Yzu Selly e l'autore-compositore Antonino Barresi. Nasce in questi anni la Kunstbauten Arts Factory, "cotruzioni d'arte". Un collettivo in cui Nikò, tra i soci fondatori, lavora in simbiosi con diversi artisti, nella comune ambizione di promuovere l'arte tout-court e collocarsi fuori dai meccanismi di mercato.L'artista ha inoltre esposto varie sue opere al circolo Artistico di Bologna, all'interno della Corte Isolani ed in contemporanea nella collettiva "MIBo" mostra interculturale di Bologna, che vide l'artista tra i nove autori partecipanti.
Numerosi alri eventi artistici hanno visto la partecipazione di Nikò, in Emilia Romagna, Toscana e Campania.
Ad oggi continua la sua ricerca artistica a 360°, sfruttando per suoi lavori qualsiesi mezzo espressivo, dalla pittura alla grafica, dalla scultura al video, dalla web art alle performance live.
08
febbraio 2011
Nikò
Dall'otto al 19 febbraio 2011
arte contemporanea
Location
CANDY
Bologna, Via Del Pratello, 96/e, (Bologna)
Bologna, Via Del Pratello, 96/e, (Bologna)
Biglietti
Gratuito
Orario di apertura
Martedì ore 19-23.30
Vernissage
8 Febbraio 2011, 19.00
Autore
Curatore