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Nilo Cabai
L’ispirazione di Nilo Cabai sta tutta nella realtà a lui vicina: lo scenario della campagna friulana, i paesi attraversati dalle strade statali che li percorrono come arterie pulsanti, le architetture passate rispondenti più alle esigenze funzionali
Comunicato stampa
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1.
?.....L'ispirazione di Nilo Cabai sta tutta nella realtà a lui vicina: lo scenario della campagna friulana, i paesi attraversati dalle strade statali che li percorrono come arterie pulsanti, le architetture passate rispondenti più alle esigenze funzionali (addossate le une alle altre) che non a quelle estetiche, il mare con i suoi tesori di colori e presenze, il passato che vive nella contemporaneità attraverso i segni di un muro o di un agglomerato urbano. Nei suoi quadri, i giochi di piani si sovrappongono in parallelo, le aree velate si intersecano, i volumi sfuggono alla percezione immediata di profondità fisica per assumere le connotazioni di evidenze dell'anima, mosse da infinite vibrazioni di superficie, come è possibile notare fissando la stesura, animata da miriadi di segni in rilievo, tracce di un passaggio misterioso. La tela è cadenzata da una sorta di quinte teatrali in successione che rinviano a essenziali contorni di realtà abitative, nervature di paesaggi colti sulla linea di un orizzonte che diviene limite tra la figura e la sua astrazione, perché in questo artista sono concomitanti le due tensioni e producono a volte una sottolineatura dell'una o dell'altra modalità espressiva in un brulicare di proposte; esse tengono conto del valore tradizionale dell'atto pittorico, portato dalla tavolozza alla tela con la mediazione di una mente che organizza strategicamente l'evento prima di tradurlo sul piano della visibilità, quindi prima di trasformarlo in compiuta testimonianza d'arte.
C'è in Nilo Cabai l'inclinazione a recuperare a volte i colori del cielo, che sulla tela variegano la loro tessitura, oppure le terre, con quel magnifico rosso-mattone o meglio ancora quel bordeaux ossidato in una stesura mono-tonica che ha tuttavia sottopelle una varietà di screziature appena percettibili. E' in ogni caso un canto melodioso all'esistente, in cui l'artista va a focalizzare dentro la lente amplificante della poesia i tratti di una piena adesione ai suoi temi preferiti: le architetture spontanee, le facciate, i muri, l'archeologia dei sentimenti impressa nei reperti di un tempo andato, eletti a protagonisti del presente.....? Enzo Santese
?.....L'ispirazione di Nilo Cabai sta tutta nella realtà a lui vicina: lo scenario della campagna friulana, i paesi attraversati dalle strade statali che li percorrono come arterie pulsanti, le architetture passate rispondenti più alle esigenze funzionali (addossate le une alle altre) che non a quelle estetiche, il mare con i suoi tesori di colori e presenze, il passato che vive nella contemporaneità attraverso i segni di un muro o di un agglomerato urbano. Nei suoi quadri, i giochi di piani si sovrappongono in parallelo, le aree velate si intersecano, i volumi sfuggono alla percezione immediata di profondità fisica per assumere le connotazioni di evidenze dell'anima, mosse da infinite vibrazioni di superficie, come è possibile notare fissando la stesura, animata da miriadi di segni in rilievo, tracce di un passaggio misterioso. La tela è cadenzata da una sorta di quinte teatrali in successione che rinviano a essenziali contorni di realtà abitative, nervature di paesaggi colti sulla linea di un orizzonte che diviene limite tra la figura e la sua astrazione, perché in questo artista sono concomitanti le due tensioni e producono a volte una sottolineatura dell'una o dell'altra modalità espressiva in un brulicare di proposte; esse tengono conto del valore tradizionale dell'atto pittorico, portato dalla tavolozza alla tela con la mediazione di una mente che organizza strategicamente l'evento prima di tradurlo sul piano della visibilità, quindi prima di trasformarlo in compiuta testimonianza d'arte.
C'è in Nilo Cabai l'inclinazione a recuperare a volte i colori del cielo, che sulla tela variegano la loro tessitura, oppure le terre, con quel magnifico rosso-mattone o meglio ancora quel bordeaux ossidato in una stesura mono-tonica che ha tuttavia sottopelle una varietà di screziature appena percettibili. E' in ogni caso un canto melodioso all'esistente, in cui l'artista va a focalizzare dentro la lente amplificante della poesia i tratti di una piena adesione ai suoi temi preferiti: le architetture spontanee, le facciate, i muri, l'archeologia dei sentimenti impressa nei reperti di un tempo andato, eletti a protagonisti del presente.....? Enzo Santese
19
novembre 2004
Nilo Cabai
Dal 19 novembre all'otto dicembre 2004
arte contemporanea
Location
ARTESEGNO CENTRO D’ARTE
Udine, Via Antonio Marangoni, 28/30, (Udine)
Udine, Via Antonio Marangoni, 28/30, (Udine)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 17,00-19,00
Vernissage
19 Novembre 2004, ore 18,30
Curatore