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Nino Cannatà – Città fantastica
La mostra costituisce la prima ricerca visiva sull’immaginario poetico calogeriano.
La poesia sibillina di Lorenzo Calogero , ha sensibilizzato e ispirato una cospicua ricerca d’immagini che ritraggono i paesaggi dell’antica terra di Calabria, (gli stessi luoghi vissuti dal poeta come fonte d’ispirazione), e rappresentano lo scenario emotivo della sua poesia.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’Associazione Culturale villanuccia , compie a Bologna il primo passo del Progetto Calogero , grazie alla preziosa collaborazione del Presidente dell’Associazione Internazionale Calabria nel Mondo, Francesco Cordua , sensibile e attivo interlocutore che ha accolto la nostra proposta con entusiasmo e ne ha organizzato l’evento, in operazione congiunta con il Presidente del Quartiere Porto, Marco Mingrone del Comune di Bologna.
La mostra costituisce la prima ricerca visiva sull’immaginario poetico calogeriano.
La poesia sibillina di Lorenzo Calogero , ha sensibilizzato e ispirato una cospicua ricerca d’immagini che ritraggono i paesaggi dell’antica terra di Calabria, (gli stessi luoghi vissuti dal poeta come fonte d’ispirazione), e rappresentano lo scenario emotivo della sua poesia.
La certezza che la Parola nel senso assoluto si possa immaginare, ha dato luogo ad un duplice atto creativo: fotografia e pittura, fuse insieme dalla necessità di realizzare visioni interiori, sperimentando una pittura digitale su fotografia.
L’accostamento come in dittici, del verso poetico con l’immagine, realizza la connessione propria del metodo lavorativo, in cui ogni fotopittura è la traduzione visiva di un frammento poetico, e la visione d’ insieme appare come una costellazione di versi sognati.
Si tratta di un lirismo arcano, in cui la Parola in veste di arabeschi compie percorsi labirintici che rimandano all’infinito mondo onirico, e poiché il sogno è lo spontaneo poetare in piccolo, visivamente induce alla sublimazione del mondo reale che muta in luogo immaginario - fantastico.
Il titolo della mostra vuole rispettare un desiderio del poeta, limpidamente espresso in un saggio epistolare a Vittorio Sereni, nell’ottobre del 1960,
« (…) il titolo che avevo pensato per un mio libro di poesie (…) avrebbe dovuto essere quello di “Città fantastica ” intendendo con tale titolo di designare la possibilità di una capacità espressiva che avesse quasi del fantastico»
La mostra fotografica dunque, ripercorre quel sentiero visivo suggerito dai suoi versi, dove l’universo poetico calogeriano assume la figurazione di paesaggi sognati.
La mostra costituisce la prima ricerca visiva sull’immaginario poetico calogeriano.
La poesia sibillina di Lorenzo Calogero , ha sensibilizzato e ispirato una cospicua ricerca d’immagini che ritraggono i paesaggi dell’antica terra di Calabria, (gli stessi luoghi vissuti dal poeta come fonte d’ispirazione), e rappresentano lo scenario emotivo della sua poesia.
La certezza che la Parola nel senso assoluto si possa immaginare, ha dato luogo ad un duplice atto creativo: fotografia e pittura, fuse insieme dalla necessità di realizzare visioni interiori, sperimentando una pittura digitale su fotografia.
L’accostamento come in dittici, del verso poetico con l’immagine, realizza la connessione propria del metodo lavorativo, in cui ogni fotopittura è la traduzione visiva di un frammento poetico, e la visione d’ insieme appare come una costellazione di versi sognati.
Si tratta di un lirismo arcano, in cui la Parola in veste di arabeschi compie percorsi labirintici che rimandano all’infinito mondo onirico, e poiché il sogno è lo spontaneo poetare in piccolo, visivamente induce alla sublimazione del mondo reale che muta in luogo immaginario - fantastico.
Il titolo della mostra vuole rispettare un desiderio del poeta, limpidamente espresso in un saggio epistolare a Vittorio Sereni, nell’ottobre del 1960,
« (…) il titolo che avevo pensato per un mio libro di poesie (…) avrebbe dovuto essere quello di “Città fantastica ” intendendo con tale titolo di designare la possibilità di una capacità espressiva che avesse quasi del fantastico»
La mostra fotografica dunque, ripercorre quel sentiero visivo suggerito dai suoi versi, dove l’universo poetico calogeriano assume la figurazione di paesaggi sognati.
16
febbraio 2004
Nino Cannatà – Città fantastica
Dal 16 al 28 febbraio 2004
Location
BIBLIOTECA J.L. BORGES
Bologna, Via Dello Scalo, 21/2, (Bologna)
Bologna, Via Dello Scalo, 21/2, (Bologna)
Vernissage
16 Febbraio 2004, ore 17.00
Sito web
www.villanuccia.com