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Nino Franchina – Disegni 1943-1945
La mostra, curata da Valentina Raimondo in collaborazione con Alessandra Franchina, presenta 32 disegni, per lo più a china rossa, realizzati dall’artista tra il 1943 ed il 1945 e un disegno di Renato Guttuso facente parte della famosa serie del Gott mit Uns.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Inaugura l’11 maggio 2011 la mostra Nino Franchina. Disegni 1943-1945, promossa dalla Fondazione Corrente, grazie all'Archivio Severini-Franchina di Roma, in collaborazione con ALA – Associazione Libere Arti di Roma. La mostra, curata da Valentina Raimondo in collaborazione con Alessandra Franchina, presenta 32 disegni, per lo più a china rossa, realizzati dall’artista tra il 1943 ed il 1945 e un disegno di Renato Guttuso facente parte della famosa serie del Gott mit Uns.
La mostra
L’esposizione intende raccontare l’influenza del movimento di Corrente su Nino Franchina attraverso l’esposizione di 33 opere grafiche a china.
La mostra si svolgerà nella sala al piano terra della “Casa delle Rondini” di via Carlo Porta 5, a Milano.
I disegni proposti, fra i quali se ne esporrà uno di Renato Guttuso facente parte della famosa serie del Gott Mit Uns, saranno accompagnati da fotografie e testimonianze documentarie del periodo in cui Franchina visse a Milano alla fine degli anni ’30.
I disegni proposti sono fra le opere di maggiore rilevanza nella produzione artistica dello scultore, i cui strettissimi legami con alcune delle personalità artistiche di maggiore rilievo del secolo scorso, come Renato Guttuso, Gino Severini, Alexander Calder, David Smith, Roberto Rossellini, costituiscono un elemento aggiuntivo di interesse per la valutazione della sua opera.
Tali disegni presentano carattere di unità stilistica e tematica e sembrano frutto delle riflessioni scaturite dall’artista in seguito alla partecipazione al Movimento di Corrente ed alla frequentazione degli artisti che più attivamente ne facevano parte, come Ernesto Treccani, Aligi Sassu, Renato Birolli e non ultimo Renato Guttuso. Le connessioni con il movimento milanese si notano nelle scelte formali di Franchina che, in queste opere grafiche, pone l’uomo, con tutta la sua sofferenza e l’angoscia esistenziale provocate dagli eventi bellici, al centro della sua opera. Anche da un punto di vista tematico questi disegni sono il contributo di Franchina al moto culturale di ribellione che Corrente aveva proposto: i soggetti raffigurati dallo scultore sono le vittime della guerra, simbolo di un’umanità straziata di fronte alla violenza. Difficilmente lo scultore rappresenta soldati e non raffigura mai scene di battaglia, proponendo come fulcro della sua produzione l’essere umano, sempre vittima di se stesso, mai carnefice.
Lo scultore, che vive per un breve periodo a Milano, trascorrendo gran parte della sua vita a Roma, attraversa da protagonista alcune delle fasi chiave delle vicende artistiche italiane. Grazie alla sua opera scultorea e grafica si dimostra sempre in grado di recepire ed elaborare in maniera originale le varie suggestioni provenienti dalla frequentazione dell’ambiente culturale milanese prima, romano poi, mantenendo stretto il rapporto con la propria terra di origine. La Sicilia infatti è nella sua opera protagonista sempre presente, matrice culturale viva, carica di una passione che esplode emozionalmente.
Periodo della mostra e orario di apertura
La mostra sarà aperta dall’11 maggio (con inaugurazione alle ore 18) al 24 giugno 2011, con il seguente orario: martedì, mercoledì e giovedì dalle ore 9 alle 1230 e dalle 15 alle 1830, venerdì dalle 15 alle 1830.
La mostra è a ingresso libero.
Sono previste tre visite guidate gratuite con la curatrice: venerdì 20 maggio ore 16, martedì 7 giugno ore 10, giovedì 23 giugno ore 16, per le quali è richiesta la conferma di partecipazione.
Su prenotazione sono possibili visite guidate per gruppi e scuole.
Patrocini e contributi
Per la mostra sono stati concessi i seguenti patrocini:
Regione Sicilia – Assessorato regionale ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana
Comune di Milano – Assessorato alla Cultura
Comune di Roma – Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico
Università degli Studi di Milano – Dipartimento di Storia delle Arti, della Musica e dello Spettacolo.
La mostra è realizzata grazie al contributo della Fondazione Cariplo e della Banca Agricola Popolare di Ragusa.
Catalogo
E’ disponibile in sede il catalogo della mostra, edito dalla casa editrice d’arte Scalpendi, con una presentazione di Andrea Camilleri, introduzione di Antonello Negri, testo critico di Valentina Raimondo, apparati (biografia di Nino Franchina a cura di Alessandra Franchina), 50 illustrazioni, 72 pagine.
La Fondazione Corrente
L’istituzione, attiva da più di trent’anni nella realtà culturale milanese e italiana, è stata fondata nel 1978 da Ernesto Treccani con Lidia De Grada Treccani, Vittorio Sereni, Alberto Lattuada, Fulvio Papi, Mario Spinella, con lo scopo precipuo di incrementare lo studio relativo al periodo di rinnovamento artistico che va dal Movimento di Corrente al Realismo.
Il comitato scientifico della Fondazione vede tra i propri esponenti Fulvio Papi (Presidente), Vittorio Fagone, Zeno Birolli, Antonello Negri, Carlo Bertelli, Elio Franzini.
La mostra L’opera grafica di Nino Franchina nell’esperienza di Corrente si colloca in linea con la promozione di tali studi, allo scopo, inoltre, di ricordare e rivalutare l’opera di uno scultore la cui arte è stata ultimamente dimenticata dalla critica.
Nino Franchina
Nato a Palmanova (UD) nel 1912 da genitori siciliani, l’artista cresce a Palermo dove frequenta l’Accademia di Belle Arti e si diploma in scultura. Nel 1934 entra a far parte del Gruppo dei Quattro con Renato Guttuso, Giovanni Barbera e Lia Pasqualino Noto ed espone le proprie opere alla Galleria del Milione di Milano. Nella città lombarda vive per quasi un anno tra il 1936 ed il 1937 prima di trasferirsi a Roma dove, nel 1938, conosce la futura moglie Gina Severini, figlia del celeberrimo artista futurista Gino Severini. Nel 1947 aderisce al “Fronte nuovo delle arti” ed espone alla Galleria della Spiga e alla prima Biennale veneziana del dopoguerra (1948). Gli anni ’50, vissuti tra l’Italia e Parigi, costituiscono per lui il momento della consacrazione all’astrattismo che culmina con la vittoria, nel 1957, del concorso per il Monumento a Paisiello a Taranto, opera che non verrà mai eseguita. Nel 1960 installa sul lungomare di Genova la scultura “Commessa 60124” e due anni dopo partecipa, insieme ai più importanti scultori internazionali dell’epoca, alla mostra “Sculture nella Città” svoltasi a Spoleto. Nel 1965 esegue, per il Festival di Spoleto, un grande plastico scenografico per il balletto “Le Testament” su musica di Ezra Pound e coreografie di J. Butler. Nel 1970 riceve una commissione, a Losanna, dagli Stabilimenti Castolin per l’esecuzione di un monumento che sarà disposto all’ingresso principale della sede della società.
Il suo successo viene ulteriormente consacrato dalle sale personali alle Biennali di Venezia del 1966 e del 1972. Nel 1981 progetta per la cittadina siciliana Gibellina l’opera in cemento “Labirinto”.
Muore a Roma nel 1987.
Le sue opere sono conservate alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Palermo e di Roma e presso alcune delle più rilevanti collezioni private (Prada).
L’Archivio Severini-Franchina
Costituitosi all’interno dello spazio che Franchina adoperava come proprio atelier, dove lo scultore abitava insieme alla moglie Gina e al figlio Sandro, l’archivio, nelle persone delle storiche dell’arte Alessandra Franchina e Valentina Raimondo, si occupa da anni dello studio e della promozione dell’opera degli artisti Franchina e Severini.
La mostra in collaborazione con la Fondazione Corrente si propone lo scopo di approfondire lo studio di uno dei periodi chiave dell’arte dello scultore quando, sul finire degli anni ’30 e all’inizio dei ’40, Franchina raggiunse la maturazione artistica massima in relazione al Realismo.
La mostra
L’esposizione intende raccontare l’influenza del movimento di Corrente su Nino Franchina attraverso l’esposizione di 33 opere grafiche a china.
La mostra si svolgerà nella sala al piano terra della “Casa delle Rondini” di via Carlo Porta 5, a Milano.
I disegni proposti, fra i quali se ne esporrà uno di Renato Guttuso facente parte della famosa serie del Gott Mit Uns, saranno accompagnati da fotografie e testimonianze documentarie del periodo in cui Franchina visse a Milano alla fine degli anni ’30.
I disegni proposti sono fra le opere di maggiore rilevanza nella produzione artistica dello scultore, i cui strettissimi legami con alcune delle personalità artistiche di maggiore rilievo del secolo scorso, come Renato Guttuso, Gino Severini, Alexander Calder, David Smith, Roberto Rossellini, costituiscono un elemento aggiuntivo di interesse per la valutazione della sua opera.
Tali disegni presentano carattere di unità stilistica e tematica e sembrano frutto delle riflessioni scaturite dall’artista in seguito alla partecipazione al Movimento di Corrente ed alla frequentazione degli artisti che più attivamente ne facevano parte, come Ernesto Treccani, Aligi Sassu, Renato Birolli e non ultimo Renato Guttuso. Le connessioni con il movimento milanese si notano nelle scelte formali di Franchina che, in queste opere grafiche, pone l’uomo, con tutta la sua sofferenza e l’angoscia esistenziale provocate dagli eventi bellici, al centro della sua opera. Anche da un punto di vista tematico questi disegni sono il contributo di Franchina al moto culturale di ribellione che Corrente aveva proposto: i soggetti raffigurati dallo scultore sono le vittime della guerra, simbolo di un’umanità straziata di fronte alla violenza. Difficilmente lo scultore rappresenta soldati e non raffigura mai scene di battaglia, proponendo come fulcro della sua produzione l’essere umano, sempre vittima di se stesso, mai carnefice.
Lo scultore, che vive per un breve periodo a Milano, trascorrendo gran parte della sua vita a Roma, attraversa da protagonista alcune delle fasi chiave delle vicende artistiche italiane. Grazie alla sua opera scultorea e grafica si dimostra sempre in grado di recepire ed elaborare in maniera originale le varie suggestioni provenienti dalla frequentazione dell’ambiente culturale milanese prima, romano poi, mantenendo stretto il rapporto con la propria terra di origine. La Sicilia infatti è nella sua opera protagonista sempre presente, matrice culturale viva, carica di una passione che esplode emozionalmente.
Periodo della mostra e orario di apertura
La mostra sarà aperta dall’11 maggio (con inaugurazione alle ore 18) al 24 giugno 2011, con il seguente orario: martedì, mercoledì e giovedì dalle ore 9 alle 1230 e dalle 15 alle 1830, venerdì dalle 15 alle 1830.
La mostra è a ingresso libero.
Sono previste tre visite guidate gratuite con la curatrice: venerdì 20 maggio ore 16, martedì 7 giugno ore 10, giovedì 23 giugno ore 16, per le quali è richiesta la conferma di partecipazione.
Su prenotazione sono possibili visite guidate per gruppi e scuole.
Patrocini e contributi
Per la mostra sono stati concessi i seguenti patrocini:
Regione Sicilia – Assessorato regionale ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana
Comune di Milano – Assessorato alla Cultura
Comune di Roma – Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico
Università degli Studi di Milano – Dipartimento di Storia delle Arti, della Musica e dello Spettacolo.
La mostra è realizzata grazie al contributo della Fondazione Cariplo e della Banca Agricola Popolare di Ragusa.
Catalogo
E’ disponibile in sede il catalogo della mostra, edito dalla casa editrice d’arte Scalpendi, con una presentazione di Andrea Camilleri, introduzione di Antonello Negri, testo critico di Valentina Raimondo, apparati (biografia di Nino Franchina a cura di Alessandra Franchina), 50 illustrazioni, 72 pagine.
La Fondazione Corrente
L’istituzione, attiva da più di trent’anni nella realtà culturale milanese e italiana, è stata fondata nel 1978 da Ernesto Treccani con Lidia De Grada Treccani, Vittorio Sereni, Alberto Lattuada, Fulvio Papi, Mario Spinella, con lo scopo precipuo di incrementare lo studio relativo al periodo di rinnovamento artistico che va dal Movimento di Corrente al Realismo.
Il comitato scientifico della Fondazione vede tra i propri esponenti Fulvio Papi (Presidente), Vittorio Fagone, Zeno Birolli, Antonello Negri, Carlo Bertelli, Elio Franzini.
La mostra L’opera grafica di Nino Franchina nell’esperienza di Corrente si colloca in linea con la promozione di tali studi, allo scopo, inoltre, di ricordare e rivalutare l’opera di uno scultore la cui arte è stata ultimamente dimenticata dalla critica.
Nino Franchina
Nato a Palmanova (UD) nel 1912 da genitori siciliani, l’artista cresce a Palermo dove frequenta l’Accademia di Belle Arti e si diploma in scultura. Nel 1934 entra a far parte del Gruppo dei Quattro con Renato Guttuso, Giovanni Barbera e Lia Pasqualino Noto ed espone le proprie opere alla Galleria del Milione di Milano. Nella città lombarda vive per quasi un anno tra il 1936 ed il 1937 prima di trasferirsi a Roma dove, nel 1938, conosce la futura moglie Gina Severini, figlia del celeberrimo artista futurista Gino Severini. Nel 1947 aderisce al “Fronte nuovo delle arti” ed espone alla Galleria della Spiga e alla prima Biennale veneziana del dopoguerra (1948). Gli anni ’50, vissuti tra l’Italia e Parigi, costituiscono per lui il momento della consacrazione all’astrattismo che culmina con la vittoria, nel 1957, del concorso per il Monumento a Paisiello a Taranto, opera che non verrà mai eseguita. Nel 1960 installa sul lungomare di Genova la scultura “Commessa 60124” e due anni dopo partecipa, insieme ai più importanti scultori internazionali dell’epoca, alla mostra “Sculture nella Città” svoltasi a Spoleto. Nel 1965 esegue, per il Festival di Spoleto, un grande plastico scenografico per il balletto “Le Testament” su musica di Ezra Pound e coreografie di J. Butler. Nel 1970 riceve una commissione, a Losanna, dagli Stabilimenti Castolin per l’esecuzione di un monumento che sarà disposto all’ingresso principale della sede della società.
Il suo successo viene ulteriormente consacrato dalle sale personali alle Biennali di Venezia del 1966 e del 1972. Nel 1981 progetta per la cittadina siciliana Gibellina l’opera in cemento “Labirinto”.
Muore a Roma nel 1987.
Le sue opere sono conservate alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Palermo e di Roma e presso alcune delle più rilevanti collezioni private (Prada).
L’Archivio Severini-Franchina
Costituitosi all’interno dello spazio che Franchina adoperava come proprio atelier, dove lo scultore abitava insieme alla moglie Gina e al figlio Sandro, l’archivio, nelle persone delle storiche dell’arte Alessandra Franchina e Valentina Raimondo, si occupa da anni dello studio e della promozione dell’opera degli artisti Franchina e Severini.
La mostra in collaborazione con la Fondazione Corrente si propone lo scopo di approfondire lo studio di uno dei periodi chiave dell’arte dello scultore quando, sul finire degli anni ’30 e all’inizio dei ’40, Franchina raggiunse la maturazione artistica massima in relazione al Realismo.
11
maggio 2011
Nino Franchina – Disegni 1943-1945
Dall'undici maggio al 30 settembre 2011
disegno e grafica
Location
CASA DELLE RONDINI
Milano, Via Carlo Porta, 5, (Milano)
Milano, Via Carlo Porta, 5, (Milano)
Orario di apertura
martedì, mercoledì e giovedì dalle ore 9 alle 1230 e dalle 15 alle 1830, venerdì dalle 15 alle 1830. Sono previste tre visite guidate gratuite con la curatrice: venerdì 20 maggio ore 16, martedì 7 giugno ore 10, giovedì 23 giugno ore 16, per le quali è richiesta la conferma di partecipazione.
Su prenotazione sono possibili visite guidate per gruppi e scuole.
Vernissage
11 Maggio 2011, ore 18
Sito web
www.fondazionecorrente.it
Autore
Curatore