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Nino Pedone
Personale di Nino Pedone, pittore palermitano e celebre restauratore
Comunicato stampa
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È una pittura che si manifesta per sintesi, quella del palermitano Nino Pedone, uno stratificare materia con aggiunte infinitesimali e lungamente meditate.
In quanti hanno osservato presso il seicentesco Oratorio del Rosario in Santa Cita, incorniciato dalla raffigurazione de “La Battaglia di Lepanto” di Giacomo Serpotta, uno splendido dipinto?
Il quadro esposto è proprio di Nino Pedone, “La consegna di Gesù delle chiavi a San Pietro”.
Di bianco e di azzurro sono le cromie che dilatano l'infinito, alla scoperta delle molteplici proiezioni possibili.
Paolo Bonaccorso, il più entusiasta sostenitore, nonché procuratore dell’artista, e Franco Mortellaro hanno il piacere di estendere la personale ammirazione nei confronti di Nino Pedone, attraverso un evento, realizzato con il sostegno di Don Giuseppe Bucaro (dallo scorso novembre Direttore del Centro di San Mamiliano, che comprende l’Oratorio di Santa Cita, la Chiesa di Valverde e di San Giorgio dei Genovesi), patrocinato dalla Regione Siciliana (Assessorato Turismo, Comunicazioni e Trasporti), dalla Provincia Regionale di Palermo, dal Rotary Club Palermo – Monreale e dall’UCAI Palermo, che si articola in una doppia declinazione:
* Nel pomeriggio di sabato 16 gennaio, alle 17, presso l’Oratorio del Rosario in Santa Cita (via Valverde 3, Palermo) si terrà la “Giornata di Studi Serpottiani”, alla presenza di Aurelio Pes, curatore della mostra “Nino Pedone”, e di critici, studiosi e restauratori, quali Eliana Mauro, Carmelo Bajamonte, Luigi Valenti, Rosalia Ferraccini, Nando Ventra e il Presidente del Rotari Palermo - Monreale Maurizio Mellia.
* Successivamente, all’interno della Chiesa di San Giorgio dei Genovesi (piazza XIII Vittime), dalle 18 in poi, si inaugurerà la personale “Nino Pedone”, curata da Aurelio Pes, che propone una trentina di opere dell’artista.
La mostra si protrarrà fino a domenica 14 febbraio e sarà visitabile ad ingresso libero, ogni giorno dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18.
In concomitanza alla mostra palermitana e con le stesse date, si inaugura presso la Galleria Brianza Arte di Lissone (via Fratelli Bandiera 17, Monza), un’appendice della mostra palermitana con l’esposizione di una ventina di quadri di Nino Pedone.
Il bianco nell’arte è un colore. “Bianco è dipingere con la luce” – sostiene Nino Pedone. Fattore luminoso, dunque, indice di assoluto, di sublime e di silenzio; colore che totalizza tutti i colori dello spettro della luce; segno distintivo del Serpotta, appunto. Ed è per questo che risulta d’obbligo un confronto con il grande decoratore e scultore palermitano. La sensibilità comune del dare tutto attraverso un’estrema essenzialità che non cade mai però nella freddezza: la linea e il colore sono sussurrati, ma artefici assoluti di un poetico discorso pittorico.
Le figure ritratte da Nino Pedone sono come “gettate a vivere”, tutt’altro che sospese o alienate. Si muovono, consapevoli della gravità della dimensione reale, ma semplicemente, scelgono altro, come se fossero fuori dal mondo o dal modo a noi visibile. La loro esistenza è rischiarata dalla luce interiore, dalla spiritualità, dal conforto del trascendentale.
L’anima, un concetto che oggi sembra andato in disuso.
NOTE BIOGRAFICHE di NINO PEDONE
Nino Pedone è nato a Palermo nel 1940. Contemporaneamente all’insegnamento si è sempre occupato di restauro. I suoi studi storico artistici associati ad una profonda conoscenza dell’opera lo hanno reso un abile restauratore e un conoscitore d’arte ricercato per le sue perizie e per le sue valutazioni artistiche. La sua abilità di pittore è proseguita incessantemente nella sua ricerca sul bianco. Quando Nino, da piccolo, si rifugiava nella Galleria d’Arte Moderna, entra in contatto con la pittura dell’800 e ne trae ispirazione, anche. Inizialmente si dedica una pittura quasi ottocentesca (ne è emblema la mirabile collezione che tiene a casa). Ma via via si fa spazio una tendenza concettuale innovativa.
Insegnante all’Istituto d’Arte di “disegno dal vero”, è stimolato sempre più allo spirito di ricerca. Il taglio moderno che prende spazio, rispetto al passato, è evidente.
Scultura, incisione, poesia, risolte nel colore: lui individua la sua forma d’arte.
Nel 1958 si diploma all’Istituto d’Arte di Palermo e subito dopo viene richiesta la sua collaborazione in qualità di insegnante presso l’Istituto d’Arte di Monreale.
Nel 1964 ha ultimato gli studi artistici presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo.
Dal 1961 al 1989 ha insegnato “Figura Disegnata” presso l’Istituto d’Arte di Palermo.
Dal 1963 si occupa di restauro di dipinti antichi, di tavole e statue policrome, i più valutazioni e perizie per privati ed enti. Tra i restauri più noti:
o 1968 Restauro del dipinto su ardesia di proprietà del Santuario i Tagliavia
o 1984 Restauro di disegni dell’Ente teatro Massimo
o 1990 Restauro della tavola della Madonna di Altavilla Milicia
o 1996 Restauro della Madonna di Tindari
o Tra gli anni ’80 e ’90 ha periziato, catalogato e restaurato tutti i dipinti della Fondazione Formino del Banco di Sicilia di Palermo (molti di Lo Jacono e Catti)
o 2005 Restauro della pregevole statua lignea del Settecento raffigurante una Madonna con putti, di proprietà della Chiesa di Xitta (Tp)
o 2007-08 Restauro del pregevole Cristo ligneo del Cinquecento della Madonna di proprietà della Chiesa Madre di Busto Palizzolo
Le mostre più recenti:
2002 Mostra personale presso la Cattedrale di Trapani
2003 Mostra personale presso la galleria Prati di Palermo
2007 Mostra personale presso il Palazzo delle Aquile di Palermo
Opere esposte stabilmente presso Chiese:
Chiesa di San Mamiliano, Palermo: decorazione con delle vetrate della sagrestia, raffiguranti Angeli. All’interno, poi, con l’opera “Angelo”, che campeggia in alto vicino all’altare.
Chiesa della Santissima Mediatrice, Palermo: opere raffiguranti Angeli realizzati negli anni ‘80
Chiesa di Santa Teresa di Lisieux, Palermo: “La vocazione di Santa Teresa”, un’opera alta 5 metri
Chiesa Madre, San Vito Lo Capo (Tp): è esposta l’ “Annunciazione del Mare”
Chiesa di Santa Lucia, Floridia (Sr): “Annunciazione”
Oratorio del Rosario in Santa Cita, Palermo: “La consegna di Gesù delle chiavi a San Pietro”.
In quanti hanno osservato presso il seicentesco Oratorio del Rosario in Santa Cita, incorniciato dalla raffigurazione de “La Battaglia di Lepanto” di Giacomo Serpotta, uno splendido dipinto?
Il quadro esposto è proprio di Nino Pedone, “La consegna di Gesù delle chiavi a San Pietro”.
Di bianco e di azzurro sono le cromie che dilatano l'infinito, alla scoperta delle molteplici proiezioni possibili.
Paolo Bonaccorso, il più entusiasta sostenitore, nonché procuratore dell’artista, e Franco Mortellaro hanno il piacere di estendere la personale ammirazione nei confronti di Nino Pedone, attraverso un evento, realizzato con il sostegno di Don Giuseppe Bucaro (dallo scorso novembre Direttore del Centro di San Mamiliano, che comprende l’Oratorio di Santa Cita, la Chiesa di Valverde e di San Giorgio dei Genovesi), patrocinato dalla Regione Siciliana (Assessorato Turismo, Comunicazioni e Trasporti), dalla Provincia Regionale di Palermo, dal Rotary Club Palermo – Monreale e dall’UCAI Palermo, che si articola in una doppia declinazione:
* Nel pomeriggio di sabato 16 gennaio, alle 17, presso l’Oratorio del Rosario in Santa Cita (via Valverde 3, Palermo) si terrà la “Giornata di Studi Serpottiani”, alla presenza di Aurelio Pes, curatore della mostra “Nino Pedone”, e di critici, studiosi e restauratori, quali Eliana Mauro, Carmelo Bajamonte, Luigi Valenti, Rosalia Ferraccini, Nando Ventra e il Presidente del Rotari Palermo - Monreale Maurizio Mellia.
* Successivamente, all’interno della Chiesa di San Giorgio dei Genovesi (piazza XIII Vittime), dalle 18 in poi, si inaugurerà la personale “Nino Pedone”, curata da Aurelio Pes, che propone una trentina di opere dell’artista.
La mostra si protrarrà fino a domenica 14 febbraio e sarà visitabile ad ingresso libero, ogni giorno dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18.
In concomitanza alla mostra palermitana e con le stesse date, si inaugura presso la Galleria Brianza Arte di Lissone (via Fratelli Bandiera 17, Monza), un’appendice della mostra palermitana con l’esposizione di una ventina di quadri di Nino Pedone.
Il bianco nell’arte è un colore. “Bianco è dipingere con la luce” – sostiene Nino Pedone. Fattore luminoso, dunque, indice di assoluto, di sublime e di silenzio; colore che totalizza tutti i colori dello spettro della luce; segno distintivo del Serpotta, appunto. Ed è per questo che risulta d’obbligo un confronto con il grande decoratore e scultore palermitano. La sensibilità comune del dare tutto attraverso un’estrema essenzialità che non cade mai però nella freddezza: la linea e il colore sono sussurrati, ma artefici assoluti di un poetico discorso pittorico.
Le figure ritratte da Nino Pedone sono come “gettate a vivere”, tutt’altro che sospese o alienate. Si muovono, consapevoli della gravità della dimensione reale, ma semplicemente, scelgono altro, come se fossero fuori dal mondo o dal modo a noi visibile. La loro esistenza è rischiarata dalla luce interiore, dalla spiritualità, dal conforto del trascendentale.
L’anima, un concetto che oggi sembra andato in disuso.
NOTE BIOGRAFICHE di NINO PEDONE
Nino Pedone è nato a Palermo nel 1940. Contemporaneamente all’insegnamento si è sempre occupato di restauro. I suoi studi storico artistici associati ad una profonda conoscenza dell’opera lo hanno reso un abile restauratore e un conoscitore d’arte ricercato per le sue perizie e per le sue valutazioni artistiche. La sua abilità di pittore è proseguita incessantemente nella sua ricerca sul bianco. Quando Nino, da piccolo, si rifugiava nella Galleria d’Arte Moderna, entra in contatto con la pittura dell’800 e ne trae ispirazione, anche. Inizialmente si dedica una pittura quasi ottocentesca (ne è emblema la mirabile collezione che tiene a casa). Ma via via si fa spazio una tendenza concettuale innovativa.
Insegnante all’Istituto d’Arte di “disegno dal vero”, è stimolato sempre più allo spirito di ricerca. Il taglio moderno che prende spazio, rispetto al passato, è evidente.
Scultura, incisione, poesia, risolte nel colore: lui individua la sua forma d’arte.
Nel 1958 si diploma all’Istituto d’Arte di Palermo e subito dopo viene richiesta la sua collaborazione in qualità di insegnante presso l’Istituto d’Arte di Monreale.
Nel 1964 ha ultimato gli studi artistici presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo.
Dal 1961 al 1989 ha insegnato “Figura Disegnata” presso l’Istituto d’Arte di Palermo.
Dal 1963 si occupa di restauro di dipinti antichi, di tavole e statue policrome, i più valutazioni e perizie per privati ed enti. Tra i restauri più noti:
o 1968 Restauro del dipinto su ardesia di proprietà del Santuario i Tagliavia
o 1984 Restauro di disegni dell’Ente teatro Massimo
o 1990 Restauro della tavola della Madonna di Altavilla Milicia
o 1996 Restauro della Madonna di Tindari
o Tra gli anni ’80 e ’90 ha periziato, catalogato e restaurato tutti i dipinti della Fondazione Formino del Banco di Sicilia di Palermo (molti di Lo Jacono e Catti)
o 2005 Restauro della pregevole statua lignea del Settecento raffigurante una Madonna con putti, di proprietà della Chiesa di Xitta (Tp)
o 2007-08 Restauro del pregevole Cristo ligneo del Cinquecento della Madonna di proprietà della Chiesa Madre di Busto Palizzolo
Le mostre più recenti:
2002 Mostra personale presso la Cattedrale di Trapani
2003 Mostra personale presso la galleria Prati di Palermo
2007 Mostra personale presso il Palazzo delle Aquile di Palermo
Opere esposte stabilmente presso Chiese:
Chiesa di San Mamiliano, Palermo: decorazione con delle vetrate della sagrestia, raffiguranti Angeli. All’interno, poi, con l’opera “Angelo”, che campeggia in alto vicino all’altare.
Chiesa della Santissima Mediatrice, Palermo: opere raffiguranti Angeli realizzati negli anni ‘80
Chiesa di Santa Teresa di Lisieux, Palermo: “La vocazione di Santa Teresa”, un’opera alta 5 metri
Chiesa Madre, San Vito Lo Capo (Tp): è esposta l’ “Annunciazione del Mare”
Chiesa di Santa Lucia, Floridia (Sr): “Annunciazione”
Oratorio del Rosario in Santa Cita, Palermo: “La consegna di Gesù delle chiavi a San Pietro”.
16
gennaio 2010
Nino Pedone
Dal 16 gennaio al 14 febbraio 2010
arte contemporanea
Location
CHIESA DI SAN GIORGIO DEI GENOVESI
Palermo, Largo Leone Xiii, (Palermo)
Palermo, Largo Leone Xiii, (Palermo)
Orario di apertura
ogni giorno dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18.
Vernissage
16 Gennaio 2010, ore 18
Autore
Curatore