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Nobodaddy 2010
Il Nobodaddy riparte, dopo il prologo autunnale, con un fitto programma di artisti noti e di nuove identità della scena contemporanea: da Motus, Kinkaleri, Sonia Bergamasco, Claudio Morganti, Lorent Wanson a Daniele Timpano, Menoventi, Zoe Teatro, Fibre Parallele Teatro, Lorenzo Gleijeses, La Bottega degli Apocrifi, non senza i ravennati Fanny & Alexander, Simona Bertozzi, Gruppo Nanou e con il Teatro delle Albe giunto a un nuovo debutto. In mostra Reviati e Marzocchi, in concerto Dente e Ulver. E a primavera: non-scuola e Ravenna viso-in-aria.
Comunicato stampa
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COMUNICATO STAMPA
Il Nobodaddy riparte, dopo il prologo autunnale, con un fitto programma di artisti noti e di nuove identità della scena contemporanea: da Motus, Kinkaleri, Sonia Bergamasco, Claudio Morganti, Lorent Wanson a Daniele Timpano, Menoventi, Zoe Teatro, Fibre Parallele Teatro, Lorenzo Gleijeses, La Bottega degli Apocrifi, non senza i ravennati Fanny & Alexander, Simona Bertozzi, Gruppo Nanou e con il Teatro delle Albe giunto a un nuovo debutto. In mostra Reviati e Marzocchi, in concerto Dente e Ulver. E a primavera: non-scuola e Ravenna viso-in-aria.
S m i s u r a t e z z a d e l t e a t r o
Come in un grande laboratorio di linguaggi e idee, il Nobodaddy nel nuovo anno si avvia a ospitare artisti della scena e non solo, e intellettuali di diversa provenienza, in un programma molto articolato che accosta spettacoli di teatro e danza, ma anche mostre, concerti, incontri, talk radio, performance, laboratori e film.
A Ravenna, in quel Teatro Rasi che il gruppo delle Albe ha reso luogo di “coltura teatrale”, gli appuntamenti, già avviati con un intenso prologo autunnale, proseguiranno da gennaio fino a maggio inoltrato – intersecandosi anche con quello dei debutti della non-scuola – facendo così del teatro, del suo fermento e della sua connaturata dose di “necessità”, il motore di una risposta esplosiva traboccante al misurato incedere del conformismo culturale.
Gruppi storici del teatro di ricerca italiano, insieme ad artisti emergenti si alterneranno sulla scena del Rasi e delle Artificerie Almagià (ma anche in altri nuovi spazi) fino a esplodere a primavera nel rinnovato progetto Ravenna-viso-in-aria, in una fitta tre giorni che li vedrà susseguirsi uno dopo l’altro in questa sfrenata città del teatro.
I l p r o g r a m m a d e g l i s p e t t a c o l i : s e r a t e a d i n t r e c c i o , e i n n e s t i t r a l i n g u a g g i
Oltre al ritorno in scena di Stranieri e Aria pubblica del Teatro delle Albe (già rappresentati in dicembre e riproposti dal 21 al 23 gennaio sempre alle 21 sempre a Lido Adriano, biglietto unico), il Nobodaddy 2010 si apre con il giovane Daniele Timpano che, in Ecce Robot! Cronaca di un’invasione, concentra il grottesco e autocritico racconto di una generazione che, ignara di vivere negli anni di piombo, cresceva tra i robot d’acciaio dei cartoon giapponesi (venerdì 15 gennaio ore 21, Teatro Rasi). Dopodiché il programma del Nobodaddy procede con diverse serate doppie, anzi triple se si considera che oltre ai due spettacoli in programma c’è spesso anche un incontro, una proiezione o una sessione di talk radio a cura di Fanny & Alexander e Altrevelocità.
Si comincia il 29 gennaio con l’affiancamento di due attori di differenti generazioni teatrali: alle Artificierie Almagià alle ore 21, Claudio Morganti propone Una lettura del Woyzeck e Woyzeck (animazione), due brevi incursioni nel testo di Büchner; e alle 22:30 al Rasi, Lorenzo Gleijeses va in scena con L'esausto o il profondo azzurro, un lavoro ispirato a Beckett e diretto da Julia Varley dell'Odin Teatret.
La “coppia” successiva, il 12 febbraio, è composta da due giovani compagnie legate al Teatro delle Albe per esperienze formative: Menoventi è al Rasi alle 21 con InvisibilMente, uno spettacolo surreal-popolare, spiazzante e immerso nel gioco del teatro dell’assurdo, e Zoe Teatro alle 22:30 è sullo stesso palco con Malacorte, spaccato onirico e grottesco che sfrutta le sonorità arcaiche e feroci del dialetto umbro, disegnando i tratti di un regno in malora.
Non manca un affondo nella danza contemporanea, realizzato in collaborazione con Ravenna Manifestazioni e Associazione Cantieri, con due diverse personalità emergenti della scena nazionale: la solista Simona Bertozzi, che in Terrestre sprigiona una sconcertante accordatura del corpo, e il Gruppo Nanou con Motel [Faccende Personali] - Prima Stanza dove si evoca un deserto popolato di segreti e di apparizioni (giovedì 18 febbraio dalle ore 20, Teatro Rasi, biglietto unico).
Serata particolarmente eterogenea quella che vede protagonisti La Bottega degli Apocrifi – con SottoSopra. La città salvata dalle donne e altri scherzi simili dove si sviluppa il racconto della vicenda Enichem di Manfredonia e della protesta sociale che ne è conseguita (venerdì 26 febbraio ore 20, Artificerie Almagià) – e Sonia Bergamasco impegnata in un sorprendente cortocircuito drammaturgico composto da brani dall'opera di Antonio Delfini, Vladimir Majakovskij e Amelia Rosselli, accompagnata dalle percussioni di Rodolfo Rossi (alle 21:30 al Rasi).
Let the sunshine in (antigone) contest #1 è invece la prima tappa di un nuovo progetto artistico di Motus che mette al centro Antigone vista come figura di massimo fulgore politico in un oggi ovattato e conservatore (10 e 11 marzo ore 21, Artificerie Almagià: serata organizzata in collaborazione con Fanny & Alexander).
Ancora due gruppi di punta della scena contemporanea, entrambi alle Artificerie Almagià il 16 e 17 marzo: Kinkaleri, che in Io mento trae da Genet l’ispirazione per una performance sul paradosso della finzione, alle 20, e Fanny & Alexander, che prosegue con Emerald City l’articolata indagine nel mito-fiaba del mondo di Oz, alle 21.
A rendere internazionale il programma 2009/2010 del Nobodaddy è la presenza del Théâtre le Manège di Mons che presenta lo spettacolo Africare di Lorent Wanson: in scena cinque attori congolesi raccontano, attraverso il mito di Icaro, le domande che li scuotono, i loro sogni e i loro vicoli ciechi (sabato 10 aprile alle 21 al Teatro Rasi).
Nel mondo del giovane gruppo Fibre Parallele Teatro, già visto in scena l’anno scorso, ritorna l’archetipo del nostro Sud, affrontato con crudeltà e ricerca d’attore: Furie de Sanghe ritrae una Bari primitiva e infelice, attraverso il bassorilevo surreale di una famiglia composta da tre persone e un capitone (19 aprile ore 21, Teatro Rasi).
Il progetto Punta Corsara, nato nel 2007 dall’esperienza di Arrevuoto a Scampia con la direzione artistica di Marco Martinelli, presenta i primi frutti del percorso formativo svolto dai giovani partecipanti sul piano artistico, tecnico e organizzativo. Fatto di cronaca di Raffaele Viviani a Scampia, coprodotto dalla Fondazione Campania dei Festival, è uno spettacolo diretto da Arturo Cirillo che reinventa i personaggi di una Napoli dalle molte facce, tutte calate in uno scenario di cronaca nera (giovedì 29 aprile ore 21, Teatro Rasi).
A concludere il programma di spettacoli sarà il Teatro delle Albe, con il debutto della nuova produzione, in scena al Rasi da martedì 4 a venerdì 14 maggio (riposo lunedì 10) alle ore 21, intrecciando il calendario del Nobodaddy con quello della Stagione di Prosa. Va in scena un Avaro di Molière reso unico dal fatto che entra in gioco lo scardinamento tragicomico e visionario di cui sono capaci le Albe di Marco Martinelli e che, a interpretare Arpagone – antico avaro che si va trasformando in un moderno finanziere – sarà Ermanna Montanari.
I n c o n t r i , p r o i e z i o n i , t a l k r a d i o
Molte serate sono integrate da incontri condotti da critici e studiosi (Gerardo Guccini e Renato Palazzi, Michele Serra, Giovanna Zucconi presentati da Laura Gambi), da talk radio (Radio Zolfo-Nobotalk) a cura di Altre Velocità e Fanny & Alexander con ospiti diversi a seconda dei nodi tematici affrontati (Debora Pietrobonono, Armando Punzo, Franco Quadri, Walter Siti, Teatro Sotterraneo, Zapruder Filmmakersgroup, Emiliano Morreale, Dario Zonta, Goffredo Fofi) e da proiezioni (il documentario Come un uomo sulla terra di Riccardo Biadene, Andrea Segre e Dagmawi Ymer presentato da Marco Carsetti, Gabriele Del Grande e Tahar Lamri e il film Cock Crow di Zapruder Filmmakersgroup). Sarà inoltre ospite del Nobodaddy lo scrittore e intellettuale Marco Belpoliti col suo libro Il corpo del capo dedicato al “sapiente” lavoro di comunicazione fotografica attraverso il quale Berlusconi ha costruito la propria immagine pubblica (4 febbraio ore 18, Teatro Rasi).
M o s t r e
La dimensione immaginifica e narrativa del disegno si presta particolarmente al dialogo col teatro, ed è per questo che anche nella seconda parte del Nobodaddy proseguono le esposizioni di artisti delle storie fatte a mano. In apertura, a gennaio, col primo appuntamento in programma, s’inaugura Morti di sonno del ravennate Davide Reviati – edito da Coconino – che vede protagonisti un gruppo di ragazzini di provincia cresciuti all’ombra del polo petrolchimico di Ravenna, ovvero al Villaggio Anic, negli anni Settanta (dal 15 gennaio al 26 febbraio, Teatro Rasi). Mentre ad accompagnare gli ultimi appuntamenti della stagione sarà la mostra di Leila Marzocchi, Harpage, che prende vita dal dialogo artistico tra una disegnatrice dall’immaginario teatrale, la Marzocchi appunto, e un’attrice dall’ispirazione figurativa, Ermanna Montanari (da sabato 8 maggio alle ore 18 fino al 23 maggio, Teatro Rasi). La mostra sarà presentata dal fumettista ed editore Igort.
C o n c e r t i a c u r a d i B r o n s o n P r o d u z i o n i
Dente, cantautore della scena indie-pop, propone al Rasi l’album L'amore non è bello (domenica 14 febbraio ore 21.30, Teatro Rasi). Ulver, band storica nel campo del black metal scandinavo, si presenta in veste rinnovata proponendo il suo approdo all’art rock (concerto realizzato in collaborazione con Transmissions Festival anno 3, venerdì 19 febbraio ore 21.30, Teatro Rasi). Altri concerti saranno definiti e programmati nel corso della stagione.
L a b o r a t o r i
Il programma 2010 si compone anche di numerosi laboratori che affrontano ora lo studio delle immagini del reale (H#1.ALFAVITA condotto da Motus a cura di Fanny & Alexander e Altre Velocità), ora il camminare come gesto etico-estetico (Passi alle porte d’oriente di Renata M. Molinari con Paola Bigatto), ora il ritmo dell’attore a partire dall’espressività africana (A nous l’afrique! condotto dagli attori dello spettacolo Africare), ora la dinamica del suono della voce (Lo stato artistico del suono a cura di Roberta Guidi a cura di Fanny & Alexander).
Il Nobodaddy riparte, dopo il prologo autunnale, con un fitto programma di artisti noti e di nuove identità della scena contemporanea: da Motus, Kinkaleri, Sonia Bergamasco, Claudio Morganti, Lorent Wanson a Daniele Timpano, Menoventi, Zoe Teatro, Fibre Parallele Teatro, Lorenzo Gleijeses, La Bottega degli Apocrifi, non senza i ravennati Fanny & Alexander, Simona Bertozzi, Gruppo Nanou e con il Teatro delle Albe giunto a un nuovo debutto. In mostra Reviati e Marzocchi, in concerto Dente e Ulver. E a primavera: non-scuola e Ravenna viso-in-aria.
S m i s u r a t e z z a d e l t e a t r o
Come in un grande laboratorio di linguaggi e idee, il Nobodaddy nel nuovo anno si avvia a ospitare artisti della scena e non solo, e intellettuali di diversa provenienza, in un programma molto articolato che accosta spettacoli di teatro e danza, ma anche mostre, concerti, incontri, talk radio, performance, laboratori e film.
A Ravenna, in quel Teatro Rasi che il gruppo delle Albe ha reso luogo di “coltura teatrale”, gli appuntamenti, già avviati con un intenso prologo autunnale, proseguiranno da gennaio fino a maggio inoltrato – intersecandosi anche con quello dei debutti della non-scuola – facendo così del teatro, del suo fermento e della sua connaturata dose di “necessità”, il motore di una risposta esplosiva traboccante al misurato incedere del conformismo culturale.
Gruppi storici del teatro di ricerca italiano, insieme ad artisti emergenti si alterneranno sulla scena del Rasi e delle Artificerie Almagià (ma anche in altri nuovi spazi) fino a esplodere a primavera nel rinnovato progetto Ravenna-viso-in-aria, in una fitta tre giorni che li vedrà susseguirsi uno dopo l’altro in questa sfrenata città del teatro.
I l p r o g r a m m a d e g l i s p e t t a c o l i : s e r a t e a d i n t r e c c i o , e i n n e s t i t r a l i n g u a g g i
Oltre al ritorno in scena di Stranieri e Aria pubblica del Teatro delle Albe (già rappresentati in dicembre e riproposti dal 21 al 23 gennaio sempre alle 21 sempre a Lido Adriano, biglietto unico), il Nobodaddy 2010 si apre con il giovane Daniele Timpano che, in Ecce Robot! Cronaca di un’invasione, concentra il grottesco e autocritico racconto di una generazione che, ignara di vivere negli anni di piombo, cresceva tra i robot d’acciaio dei cartoon giapponesi (venerdì 15 gennaio ore 21, Teatro Rasi). Dopodiché il programma del Nobodaddy procede con diverse serate doppie, anzi triple se si considera che oltre ai due spettacoli in programma c’è spesso anche un incontro, una proiezione o una sessione di talk radio a cura di Fanny & Alexander e Altrevelocità.
Si comincia il 29 gennaio con l’affiancamento di due attori di differenti generazioni teatrali: alle Artificierie Almagià alle ore 21, Claudio Morganti propone Una lettura del Woyzeck e Woyzeck (animazione), due brevi incursioni nel testo di Büchner; e alle 22:30 al Rasi, Lorenzo Gleijeses va in scena con L'esausto o il profondo azzurro, un lavoro ispirato a Beckett e diretto da Julia Varley dell'Odin Teatret.
La “coppia” successiva, il 12 febbraio, è composta da due giovani compagnie legate al Teatro delle Albe per esperienze formative: Menoventi è al Rasi alle 21 con InvisibilMente, uno spettacolo surreal-popolare, spiazzante e immerso nel gioco del teatro dell’assurdo, e Zoe Teatro alle 22:30 è sullo stesso palco con Malacorte, spaccato onirico e grottesco che sfrutta le sonorità arcaiche e feroci del dialetto umbro, disegnando i tratti di un regno in malora.
Non manca un affondo nella danza contemporanea, realizzato in collaborazione con Ravenna Manifestazioni e Associazione Cantieri, con due diverse personalità emergenti della scena nazionale: la solista Simona Bertozzi, che in Terrestre sprigiona una sconcertante accordatura del corpo, e il Gruppo Nanou con Motel [Faccende Personali] - Prima Stanza dove si evoca un deserto popolato di segreti e di apparizioni (giovedì 18 febbraio dalle ore 20, Teatro Rasi, biglietto unico).
Serata particolarmente eterogenea quella che vede protagonisti La Bottega degli Apocrifi – con SottoSopra. La città salvata dalle donne e altri scherzi simili dove si sviluppa il racconto della vicenda Enichem di Manfredonia e della protesta sociale che ne è conseguita (venerdì 26 febbraio ore 20, Artificerie Almagià) – e Sonia Bergamasco impegnata in un sorprendente cortocircuito drammaturgico composto da brani dall'opera di Antonio Delfini, Vladimir Majakovskij e Amelia Rosselli, accompagnata dalle percussioni di Rodolfo Rossi (alle 21:30 al Rasi).
Let the sunshine in (antigone) contest #1 è invece la prima tappa di un nuovo progetto artistico di Motus che mette al centro Antigone vista come figura di massimo fulgore politico in un oggi ovattato e conservatore (10 e 11 marzo ore 21, Artificerie Almagià: serata organizzata in collaborazione con Fanny & Alexander).
Ancora due gruppi di punta della scena contemporanea, entrambi alle Artificerie Almagià il 16 e 17 marzo: Kinkaleri, che in Io mento trae da Genet l’ispirazione per una performance sul paradosso della finzione, alle 20, e Fanny & Alexander, che prosegue con Emerald City l’articolata indagine nel mito-fiaba del mondo di Oz, alle 21.
A rendere internazionale il programma 2009/2010 del Nobodaddy è la presenza del Théâtre le Manège di Mons che presenta lo spettacolo Africare di Lorent Wanson: in scena cinque attori congolesi raccontano, attraverso il mito di Icaro, le domande che li scuotono, i loro sogni e i loro vicoli ciechi (sabato 10 aprile alle 21 al Teatro Rasi).
Nel mondo del giovane gruppo Fibre Parallele Teatro, già visto in scena l’anno scorso, ritorna l’archetipo del nostro Sud, affrontato con crudeltà e ricerca d’attore: Furie de Sanghe ritrae una Bari primitiva e infelice, attraverso il bassorilevo surreale di una famiglia composta da tre persone e un capitone (19 aprile ore 21, Teatro Rasi).
Il progetto Punta Corsara, nato nel 2007 dall’esperienza di Arrevuoto a Scampia con la direzione artistica di Marco Martinelli, presenta i primi frutti del percorso formativo svolto dai giovani partecipanti sul piano artistico, tecnico e organizzativo. Fatto di cronaca di Raffaele Viviani a Scampia, coprodotto dalla Fondazione Campania dei Festival, è uno spettacolo diretto da Arturo Cirillo che reinventa i personaggi di una Napoli dalle molte facce, tutte calate in uno scenario di cronaca nera (giovedì 29 aprile ore 21, Teatro Rasi).
A concludere il programma di spettacoli sarà il Teatro delle Albe, con il debutto della nuova produzione, in scena al Rasi da martedì 4 a venerdì 14 maggio (riposo lunedì 10) alle ore 21, intrecciando il calendario del Nobodaddy con quello della Stagione di Prosa. Va in scena un Avaro di Molière reso unico dal fatto che entra in gioco lo scardinamento tragicomico e visionario di cui sono capaci le Albe di Marco Martinelli e che, a interpretare Arpagone – antico avaro che si va trasformando in un moderno finanziere – sarà Ermanna Montanari.
I n c o n t r i , p r o i e z i o n i , t a l k r a d i o
Molte serate sono integrate da incontri condotti da critici e studiosi (Gerardo Guccini e Renato Palazzi, Michele Serra, Giovanna Zucconi presentati da Laura Gambi), da talk radio (Radio Zolfo-Nobotalk) a cura di Altre Velocità e Fanny & Alexander con ospiti diversi a seconda dei nodi tematici affrontati (Debora Pietrobonono, Armando Punzo, Franco Quadri, Walter Siti, Teatro Sotterraneo, Zapruder Filmmakersgroup, Emiliano Morreale, Dario Zonta, Goffredo Fofi) e da proiezioni (il documentario Come un uomo sulla terra di Riccardo Biadene, Andrea Segre e Dagmawi Ymer presentato da Marco Carsetti, Gabriele Del Grande e Tahar Lamri e il film Cock Crow di Zapruder Filmmakersgroup). Sarà inoltre ospite del Nobodaddy lo scrittore e intellettuale Marco Belpoliti col suo libro Il corpo del capo dedicato al “sapiente” lavoro di comunicazione fotografica attraverso il quale Berlusconi ha costruito la propria immagine pubblica (4 febbraio ore 18, Teatro Rasi).
M o s t r e
La dimensione immaginifica e narrativa del disegno si presta particolarmente al dialogo col teatro, ed è per questo che anche nella seconda parte del Nobodaddy proseguono le esposizioni di artisti delle storie fatte a mano. In apertura, a gennaio, col primo appuntamento in programma, s’inaugura Morti di sonno del ravennate Davide Reviati – edito da Coconino – che vede protagonisti un gruppo di ragazzini di provincia cresciuti all’ombra del polo petrolchimico di Ravenna, ovvero al Villaggio Anic, negli anni Settanta (dal 15 gennaio al 26 febbraio, Teatro Rasi). Mentre ad accompagnare gli ultimi appuntamenti della stagione sarà la mostra di Leila Marzocchi, Harpage, che prende vita dal dialogo artistico tra una disegnatrice dall’immaginario teatrale, la Marzocchi appunto, e un’attrice dall’ispirazione figurativa, Ermanna Montanari (da sabato 8 maggio alle ore 18 fino al 23 maggio, Teatro Rasi). La mostra sarà presentata dal fumettista ed editore Igort.
C o n c e r t i a c u r a d i B r o n s o n P r o d u z i o n i
Dente, cantautore della scena indie-pop, propone al Rasi l’album L'amore non è bello (domenica 14 febbraio ore 21.30, Teatro Rasi). Ulver, band storica nel campo del black metal scandinavo, si presenta in veste rinnovata proponendo il suo approdo all’art rock (concerto realizzato in collaborazione con Transmissions Festival anno 3, venerdì 19 febbraio ore 21.30, Teatro Rasi). Altri concerti saranno definiti e programmati nel corso della stagione.
L a b o r a t o r i
Il programma 2010 si compone anche di numerosi laboratori che affrontano ora lo studio delle immagini del reale (H#1.ALFAVITA condotto da Motus a cura di Fanny & Alexander e Altre Velocità), ora il camminare come gesto etico-estetico (Passi alle porte d’oriente di Renata M. Molinari con Paola Bigatto), ora il ritmo dell’attore a partire dall’espressività africana (A nous l’afrique! condotto dagli attori dello spettacolo Africare), ora la dinamica del suono della voce (Lo stato artistico del suono a cura di Roberta Guidi a cura di Fanny & Alexander).
15
gennaio 2010
Nobodaddy 2010
Dal 15 gennaio al 14 maggio 2010
performance - happening
serata - evento
serata - evento
Location
TEATRO RASI
Ravenna, Via Di Roma, 39, (Ravenna)
Ravenna, Via Di Roma, 39, (Ravenna)
Vernissage
15 Gennaio 2010, ore 21
Sito web
www.ravennateatro.com/nobodaddy
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