Giovedì 13 agosto ultimo appuntamento con NOCTURNES, la rassegna che per la prima volta ha fatto apprezzare al pubblico bolzanino la particolare “superficie espositiva” delle facciate di vetro di MUSEION – museo d’arte moderna e contemporanea di Bolzano. Un primo esperimento, quello dei Notturni di Museion, premiato dalla stampa e da un pubblico che ha risposto con sempre maggiore attenzione e curiosità alle sollecitazioni dei diversi artisti invitati: Alex Cecchetti, Giorgio Andreotta Calò, Esther Stocker, Emanuele Becheri, Nico Vascellari. Chiude il cerchio con due lavori video l’artista meranese Tomas Eller. Il primo, Serendip 2 (1999/2009) è un “antiromantico” viaggio in motocicletta sullo sfondo di un paesaggio di montagna. NEL secondo video, invece, lo straordinario ed inquietante occhio di un bambino nato con due pupille si apre e si chiude sognante sulla facciata di Museion. Per l’ultimo appuntamento dei Nocturnes Tomas Eller, artista particolarmente sensibile al tema della macchina, associa poeticamente, mostrandoci immagini di grande bellezza, due meccaniche: la visione, macchina umana, a volte imperfetta eppur attraente, e un ammortizzatore al massimo della sua funzionalità.



Tomas Eller (Merano 1975) ha studiato scultura, pittura, grafica e nuovi media all’università di arti applicate e all’accademia di arti figurative di Vienna. E’ stato premiato con il HGV-Förderpreis Südtirol e con il Paul-Flora-Preis. Numerose le mostre fra cui a Merano arte, nell’ambito della mostra interregionale 2009 Labirinto:: Libertà a Fortezza, alla Galleria Museo di Bolzano, in Spagna, Germania, Austria, Cina, Cuba e negli Stati. Oggi Eller vive e lavora a Vienna.



Alle 21.30 l’artista incontrerà il pubblico in un dialogo con Eva Fabbris ed Else Prünster. Il progetto video sarà visibile i giorni 14, 15, 20, 21 e 22 agosto dalle 22.30 alle 0.30 sulle facciate del museo di via Dante e sul lato Talvera. L’ingresso è gratuito.



Attraverso quest’iniziativa sei giovani promettenti artisti italiani hanno avuto la possibilità di confrontarsi con uno strumento espressivo inusuale e di particolare difficoltà tecnica. Il genere dei “Nocturnes” si ricollega alla tradizione romantica e a un sentimento di mistero e malinconia. Di notte le cose, pur rimanendo le stesse, rivelano lati inconsueti e irrazionalità. I video degli artisti scelti hanno trasformato la facciata in uno schermo e offerto ai passanti una versione inconsueta del nuovo museo: il suo lato notturno. Per motivi tecnici le proiezioni sono visibili solamente quando le sale del museo sono spente.