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Noi quelli della parola che sempre cammina
in mostra l’opera di sei artisti straordinari e “fuori norma”
Comunicato stampa
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La Commenda di Pré, nata per ospitare viandanti e pellegrini, aperta alla città di Genova per collegare popoli e culture, accoglie dal 3 al 30 settembre l’opera di sei artisti straordinari e “fuori norma”: Babylone, Giovanni Bosco, Helga Goetze, Oreste Fernando Nannetti, Melina Riccio e Carlo Torrighelli. Artisti di strada, dropouts, “matti” visionari dal cuore buono, persone che hanno lasciato la società o ne sono stati lasciati, ma che hanno un messaggio per tutti e un gusto artistico che molti ora stanno scoprendo con stupore e ammirazione.
Da Genova a Castellammare del Golfo, da Volterra a Milano, da Berlino a una lontana isola delle Comore, questa mostra ci invita alla scoperta del paesaggio mentale d’insoliti pensatori e dei graffiti che s’iscrivono nel nostro paesaggio urbano. Attraverso uno scenografico allestimento, lungo le sale della Commenda andremo incontro alle ‘parole che sempre camminano’ ai margini del nostro sguardo e della nostra cultura.
“Noi, quelli della parola che sempre cammina”: Gustavo Giacosa, attore, danzatore, curatore d’arte contemporanea ispirato da questi versi del sub-comandante Marcos, ha condotto una particolare ricerca sulle scritte tracciate sui muri di diverse città del mondo. Anonimi manifesti poetici di cui ha indagato la storia restituendo voce e volto ai loro autori.
www. contemporart.org
ARTISTI IN MOSTRA
BABYLONE
Il suo cognome è Charbon ma a Mamouzdou, capitale de l'isola di Mayotte, lo chiamano Babylone. Poeta errante, psicotico e mendicante, si serve del carbone per ricoprire i muri con una misteriosa calligrafia che ricorda le tavole scolastiche coraniche.
GIOVANNI BOSCO (1848 – 2009)
Viveva in un locale sulla strada, in condizioni di grande indigenza. Dal cartone di recupero alle pareti della stanza, la sua pittura investe le vie di Castellammare del Golfo (TP) con cuori stilizzati, frammenti anatomici, “viparicchi”, scritture topografiche e ritornelli di Mario Merola.
HELGA GOETZE (1922 – 2008)
Si definiva “una casalinga che vuole capire gli intrecci della vita” e sulla porta di casa si leggeva: “Geni(t)ale Università, Insegnamento e ricerca”. Tutti i giorni davanti alla Chiesa del Ricordo di Berlino manifestava il suo messaggio: “Scopare rende pacifici, Scopare è Pace”. Attraverso ricami di scritte e figure, ha tessuto la sua personale mitologia del desiderio.
ORESTE FERNANDO NANNETTI (1927 – 1994)
Nannetti Oreste Fernando, alias N.O.F.4, di professione dichiarata “ingegnere astronautico minerario, scassinatore nucleare, colonnello astrale”. Ha passato vent’anni nell’ospedale psichiatrico di Volterra dove sui muri di uno dei cortile interni scriveva e disegnava un diario di pietra lungo 180 metri servendosi della sua fibbia di metallo.
MELINA RICCIO (1951)
Dopo una vita di casa, famiglia e lavoro, una profonda crisi esistenziale la porta ad abbandonare tutto e a ricercare la verità. Viaggia in diverse città d’Italia e affida ai dipinti e alle scritte murali, a collage e assemblaggi di materiali diversi, messaggi di pace e di richiamo ai valori morali.
CARLO TORRIGHELLI (1909 – 1983)
Dopo la militanza nella resistenza e tra le file del PCI, Carlo Torrighelli si era persuaso che il clero emanasse onde assassine per uccidere uomini e animali. L’urgenza della denuncia lo ha portato a investire per anni le mura e i marciapiedi del centro storico di Milano, dove incollava piccoli biglietti manoscritti ricopiati con la carta carbone o scriveva con pennello e vernice.
Inaugurazione: venerdì 03 settembre, ore 18.00
Eventi collaterali a ingresso libero:
sabato 04 settembre, Museoteatro della Commenda di Prè, ore 10.00 – 14.00
Incontro: “La parola che cammina: riflessioni sull’erranza del linguaggio”.
Parteciperanno: Régis Airault (psichiatra), Bianca Tosati (storica dell’arte), Karin Pott (gallerista), Giulio Calegari (archeologo), Marco Ercolani (psichiatra e scrittore), Sylvie Durbec (scrittrice), Teresa Maranzano (storica dell’arte), Franco Ruffini (storico del teatro).
Sabato 11 settembre ore 20.00: Laura Catrani (soprano) in: “Vox in femina. La donna e la poetica della follia”.
Sabato 18 settembre ore 17.00: presentazione del documentario di Gabriele Mina: “Luci sospese. L’opera irriducibile di Mario Andreoli”.
GUSTAVO GIACOSA (C.V)
Sunchales, Argentina, 1969
Attore-danzatore, curatore d’arte contemporanea.
Dopo aver compiuto studi letterali e un primo approccio al teatro, lascia il suo paese d’origine. Nel 1991 incontra in Italia Pippo Delbono e la sua compagnia, con la quale intraprende un percorso formativo. Da allora partecipa a tutte le sue produzioni teatrali e cinematografiche:
Teatro: Cinema:
1993 Enrico V 2003 Guerra
1995 La Rabbia 2006 Grido
1997 Barboni
1998 Guerra
1999 Her Bijit
2000 Esodo
2000 Il Silenzio
2002 Gente di Plastica
2004 Urlo
2006 Questo buio feroce
2007 Obra Maestra
2008 La Menzogna
Nel 2005 assieme a un gruppo multidisciplinare di artisti fonda a Genova l’Associazione Culturale ContemporArt.
Dal 2006 conduce una ricerca sul rapporto arte-follia nelle arti visive.
E’ curatore di diverse mostre sulla tematica, tra cui si ricorda “Due ma non due. Aperture ed incontri nell’arte degli anni post-Basaglia” e del suo libro-catalogo: (ed. Joker ), svoltasi a Genova dal 28 novembre al 25 dicembre 2008 nella Loggia della Mercanzia.
Collabora con le riviste francesi Alternatives Theatrales e Terre du Cien.
Tiene conferenze e lezioni presso l’Accademia di Brera, l’istituto Politecnico di Milano e Il Dipartimento delle arti visive dell’Università di Bologna.
Da Genova a Castellammare del Golfo, da Volterra a Milano, da Berlino a una lontana isola delle Comore, questa mostra ci invita alla scoperta del paesaggio mentale d’insoliti pensatori e dei graffiti che s’iscrivono nel nostro paesaggio urbano. Attraverso uno scenografico allestimento, lungo le sale della Commenda andremo incontro alle ‘parole che sempre camminano’ ai margini del nostro sguardo e della nostra cultura.
“Noi, quelli della parola che sempre cammina”: Gustavo Giacosa, attore, danzatore, curatore d’arte contemporanea ispirato da questi versi del sub-comandante Marcos, ha condotto una particolare ricerca sulle scritte tracciate sui muri di diverse città del mondo. Anonimi manifesti poetici di cui ha indagato la storia restituendo voce e volto ai loro autori.
www. contemporart.org
ARTISTI IN MOSTRA
BABYLONE
Il suo cognome è Charbon ma a Mamouzdou, capitale de l'isola di Mayotte, lo chiamano Babylone. Poeta errante, psicotico e mendicante, si serve del carbone per ricoprire i muri con una misteriosa calligrafia che ricorda le tavole scolastiche coraniche.
GIOVANNI BOSCO (1848 – 2009)
Viveva in un locale sulla strada, in condizioni di grande indigenza. Dal cartone di recupero alle pareti della stanza, la sua pittura investe le vie di Castellammare del Golfo (TP) con cuori stilizzati, frammenti anatomici, “viparicchi”, scritture topografiche e ritornelli di Mario Merola.
HELGA GOETZE (1922 – 2008)
Si definiva “una casalinga che vuole capire gli intrecci della vita” e sulla porta di casa si leggeva: “Geni(t)ale Università, Insegnamento e ricerca”. Tutti i giorni davanti alla Chiesa del Ricordo di Berlino manifestava il suo messaggio: “Scopare rende pacifici, Scopare è Pace”. Attraverso ricami di scritte e figure, ha tessuto la sua personale mitologia del desiderio.
ORESTE FERNANDO NANNETTI (1927 – 1994)
Nannetti Oreste Fernando, alias N.O.F.4, di professione dichiarata “ingegnere astronautico minerario, scassinatore nucleare, colonnello astrale”. Ha passato vent’anni nell’ospedale psichiatrico di Volterra dove sui muri di uno dei cortile interni scriveva e disegnava un diario di pietra lungo 180 metri servendosi della sua fibbia di metallo.
MELINA RICCIO (1951)
Dopo una vita di casa, famiglia e lavoro, una profonda crisi esistenziale la porta ad abbandonare tutto e a ricercare la verità. Viaggia in diverse città d’Italia e affida ai dipinti e alle scritte murali, a collage e assemblaggi di materiali diversi, messaggi di pace e di richiamo ai valori morali.
CARLO TORRIGHELLI (1909 – 1983)
Dopo la militanza nella resistenza e tra le file del PCI, Carlo Torrighelli si era persuaso che il clero emanasse onde assassine per uccidere uomini e animali. L’urgenza della denuncia lo ha portato a investire per anni le mura e i marciapiedi del centro storico di Milano, dove incollava piccoli biglietti manoscritti ricopiati con la carta carbone o scriveva con pennello e vernice.
Inaugurazione: venerdì 03 settembre, ore 18.00
Eventi collaterali a ingresso libero:
sabato 04 settembre, Museoteatro della Commenda di Prè, ore 10.00 – 14.00
Incontro: “La parola che cammina: riflessioni sull’erranza del linguaggio”.
Parteciperanno: Régis Airault (psichiatra), Bianca Tosati (storica dell’arte), Karin Pott (gallerista), Giulio Calegari (archeologo), Marco Ercolani (psichiatra e scrittore), Sylvie Durbec (scrittrice), Teresa Maranzano (storica dell’arte), Franco Ruffini (storico del teatro).
Sabato 11 settembre ore 20.00: Laura Catrani (soprano) in: “Vox in femina. La donna e la poetica della follia”.
Sabato 18 settembre ore 17.00: presentazione del documentario di Gabriele Mina: “Luci sospese. L’opera irriducibile di Mario Andreoli”.
GUSTAVO GIACOSA (C.V)
Sunchales, Argentina, 1969
Attore-danzatore, curatore d’arte contemporanea.
Dopo aver compiuto studi letterali e un primo approccio al teatro, lascia il suo paese d’origine. Nel 1991 incontra in Italia Pippo Delbono e la sua compagnia, con la quale intraprende un percorso formativo. Da allora partecipa a tutte le sue produzioni teatrali e cinematografiche:
Teatro: Cinema:
1993 Enrico V 2003 Guerra
1995 La Rabbia 2006 Grido
1997 Barboni
1998 Guerra
1999 Her Bijit
2000 Esodo
2000 Il Silenzio
2002 Gente di Plastica
2004 Urlo
2006 Questo buio feroce
2007 Obra Maestra
2008 La Menzogna
Nel 2005 assieme a un gruppo multidisciplinare di artisti fonda a Genova l’Associazione Culturale ContemporArt.
Dal 2006 conduce una ricerca sul rapporto arte-follia nelle arti visive.
E’ curatore di diverse mostre sulla tematica, tra cui si ricorda “Due ma non due. Aperture ed incontri nell’arte degli anni post-Basaglia” e del suo libro-catalogo: (ed. Joker ), svoltasi a Genova dal 28 novembre al 25 dicembre 2008 nella Loggia della Mercanzia.
Collabora con le riviste francesi Alternatives Theatrales e Terre du Cien.
Tiene conferenze e lezioni presso l’Accademia di Brera, l’istituto Politecnico di Milano e Il Dipartimento delle arti visive dell’Università di Bologna.
03
settembre 2010
Noi quelli della parola che sempre cammina
Dal 03 al 30 settembre 2010
arte contemporanea
Location
MUMA – MUSEOTEATRO DELLA COMMENDA DI PRE’
Genova, Piazza Della Commenda, (Genova)
Genova, Piazza Della Commenda, (Genova)
Orario di apertura
martedì – venerdì 10.00 – 17.00 sabato – domenica 10.00 – 19.00
Autore