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Non credere alle finzioni – Julia Draganovic
Julia Draganovic; Kathy Noble; Andrea Lissoni; Marina Sorbello, Barbara Steiner e What, How and for Whom/WHW, contribuiranno, attraverso una serie di incontri presso il Mac,n di Monsummanto Terme, a descrivere una idea contemporanea di Museo e di pratica artistica.
Comunicato stampa
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Pensare un Museo legato ad una città è innanzitutto pensare la città stessa, le sue relazioni, le sue forme di vita sociale, il suo futuro… e, subito dopo, significa pensare l’arte contemporanea, il suo senso, la sua dimensione sociale ed emozionale.
Julia Draganovic; Kathy Noble; Andrea Lissoni; Marina Sorbello, Barbara Steiner e What, How and for Whom/WHW, contribuiranno, attraverso una serie di incontri presso il Mac,n di Monsummanto Terme, a descrivere una idea contemporanea di Museo e di pratica artistica.
“Non credere alle finzioni”, inserito nel progetto didattico per gli adulti “Inclinazioni”, ha invitato direttori e curatori di Musei ed istituzioni private italiane ed europee, per raccogliere le esperienze e le riflessioni degli ospiti intorno all’idea di Museo contemporaneo, la sua dimensione urbana insieme locale e globale; la ricerca di un senso prossimo agli abitanti che si lega necessariamente alle grandi sfide globali.
Gli ospiti provengono da percorsi professionali differenti che abbracciano sia i Musei pubblici che le istituzioni private. Ognuno di essi però rappresenta un’esperienza di eccellenza nella propria ricerca, ed assieme, formano un quadro organico ed articolato delle attività curatoriali e museali più interessanti presenti oggi in Europa.
Le diverse esperienze curatoriali proposte raccolgono tutte in sé la necessità di creare un nuovo linguaggio e nuove pratiche che riescano a legare la ricerca artistica ad una specifica dimensione urbana e sociale.
Gli ospiti agiscono su livelli ed in contesti differenti: dalla grande istituzione cosmopolita come Kathy Noble con la Tate Modern di Londra, alla grande mostra temporanea che coinvolge in maniera articolata un’intera città come What, How and for Whom/WHW con la 11° biennale di Istanbul; da esperienze legate a contesti specifici con percorsi sistematici e decostruttivi come Barbara Steiner con Galerie für Zeitgenössische Kunst (GfZK) di Lipsia e Marina Sorbello con uqbar di Berlino, a pratiche curatoriali con un forte carattere interdisciplinare con Andrea Lissoni con Hangar Bicocca di Milano o dalla forte impronta site specific con Julia Draganovic.
I dibattiti vogliono avere un ruolo costruttivo nel tratteggiare un nuovo orizzonte di azione per il Museo contemporaneo, arricchendo e sollecitando il percorso di rinnovamento che lo stesso Mac,n ha intrapreso.
Giovedì 10 marzo 2011 - ore 21.15
L’arte e il suo pubblico
Julia Draganovic
Julia Draganovic racconta il suo percorso da curatrice (sia istituzionale che indipendente) in Germania, gli Stati Uniti e l’Italia, illustrando come i rapporti fra artisti, spazi espositivi e pubblico hanno influenzato le sue decisioni curatoriali. Dalle opere site specific per il Comune di Weimar, il Castello di Ettersburg (Germania) e No Longer Empty (New York) ai cicli di mostre tematiche del PAN Palazzo delle Arti Napoli alle intervenzioni “audience specific” con LaRete Art Projects e il Premio Internazionale d’Arte Partecipativa si traccia un iter in cui gli oggetti d’arte vengono sempre più spesso sostituiti da azioni e l’arte si presenta in forme immateriali mentre il pubblico condivide con l’artista il ruolo di autore.
Julia Draganovic è nata in Germania, è curatrice e critica d’arte contemporanea. Il suo interesse è focalizzato su nuove pratiche artistiche soprattutto legate alla partecipazione ed al legame tra arte e spazi pubblici. Ha curato mostre ed interventi in Germania, Italia, Spagna, gli Stati Uniti e Taiwan. Ha curato due edizioni di Art Miami e di Bologna Art First ed ha sviluppato e curato la prima edizione del Premio Internazionale d’Arte Partecipativa.
Fra gli incarichi ricoperti da Julia Draganovic in istituzioni, si trovano le direzioni artistiche del Chelsea Art Museum New York (2005-2006) e del PAN Palazzo delle Arti Napoli (2007-2008).
Julia Draganovic; Kathy Noble; Andrea Lissoni; Marina Sorbello, Barbara Steiner e What, How and for Whom/WHW, contribuiranno, attraverso una serie di incontri presso il Mac,n di Monsummanto Terme, a descrivere una idea contemporanea di Museo e di pratica artistica.
“Non credere alle finzioni”, inserito nel progetto didattico per gli adulti “Inclinazioni”, ha invitato direttori e curatori di Musei ed istituzioni private italiane ed europee, per raccogliere le esperienze e le riflessioni degli ospiti intorno all’idea di Museo contemporaneo, la sua dimensione urbana insieme locale e globale; la ricerca di un senso prossimo agli abitanti che si lega necessariamente alle grandi sfide globali.
Gli ospiti provengono da percorsi professionali differenti che abbracciano sia i Musei pubblici che le istituzioni private. Ognuno di essi però rappresenta un’esperienza di eccellenza nella propria ricerca, ed assieme, formano un quadro organico ed articolato delle attività curatoriali e museali più interessanti presenti oggi in Europa.
Le diverse esperienze curatoriali proposte raccolgono tutte in sé la necessità di creare un nuovo linguaggio e nuove pratiche che riescano a legare la ricerca artistica ad una specifica dimensione urbana e sociale.
Gli ospiti agiscono su livelli ed in contesti differenti: dalla grande istituzione cosmopolita come Kathy Noble con la Tate Modern di Londra, alla grande mostra temporanea che coinvolge in maniera articolata un’intera città come What, How and for Whom/WHW con la 11° biennale di Istanbul; da esperienze legate a contesti specifici con percorsi sistematici e decostruttivi come Barbara Steiner con Galerie für Zeitgenössische Kunst (GfZK) di Lipsia e Marina Sorbello con uqbar di Berlino, a pratiche curatoriali con un forte carattere interdisciplinare con Andrea Lissoni con Hangar Bicocca di Milano o dalla forte impronta site specific con Julia Draganovic.
I dibattiti vogliono avere un ruolo costruttivo nel tratteggiare un nuovo orizzonte di azione per il Museo contemporaneo, arricchendo e sollecitando il percorso di rinnovamento che lo stesso Mac,n ha intrapreso.
Giovedì 10 marzo 2011 - ore 21.15
L’arte e il suo pubblico
Julia Draganovic
Julia Draganovic racconta il suo percorso da curatrice (sia istituzionale che indipendente) in Germania, gli Stati Uniti e l’Italia, illustrando come i rapporti fra artisti, spazi espositivi e pubblico hanno influenzato le sue decisioni curatoriali. Dalle opere site specific per il Comune di Weimar, il Castello di Ettersburg (Germania) e No Longer Empty (New York) ai cicli di mostre tematiche del PAN Palazzo delle Arti Napoli alle intervenzioni “audience specific” con LaRete Art Projects e il Premio Internazionale d’Arte Partecipativa si traccia un iter in cui gli oggetti d’arte vengono sempre più spesso sostituiti da azioni e l’arte si presenta in forme immateriali mentre il pubblico condivide con l’artista il ruolo di autore.
Julia Draganovic è nata in Germania, è curatrice e critica d’arte contemporanea. Il suo interesse è focalizzato su nuove pratiche artistiche soprattutto legate alla partecipazione ed al legame tra arte e spazi pubblici. Ha curato mostre ed interventi in Germania, Italia, Spagna, gli Stati Uniti e Taiwan. Ha curato due edizioni di Art Miami e di Bologna Art First ed ha sviluppato e curato la prima edizione del Premio Internazionale d’Arte Partecipativa.
Fra gli incarichi ricoperti da Julia Draganovic in istituzioni, si trovano le direzioni artistiche del Chelsea Art Museum New York (2005-2006) e del PAN Palazzo delle Arti Napoli (2007-2008).
10
marzo 2011
Non credere alle finzioni – Julia Draganovic
10 marzo 2011
incontro - conferenza
serata - evento
serata - evento
Location
MAC,N – MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA E DEL NOVECENTO
Monsummano Terme, Via Gragnano, 349, (Pistoia)
Monsummano Terme, Via Gragnano, 349, (Pistoia)
Biglietti
Corso gratuito, data la limitatezza dei posti disponibili si raccomanda l'iscrizione entro il 9 marzo 2011. Il programma include le visite facoltative al Hangar Bicocca di Milano e al Macro di Roma.
Vernissage
10 Marzo 2011, ore 21.15
Autore
Curatore