Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Non è vero che tutto fa brodo. La Generazione Carosello
Sono nati quasi tutti durante l’age d’or di Carosello, poi sono cresciuti contemporaneamente al boom delle televisioni cosidette commerciali. Dunque si sono formati, fine anni Sessanta e decennio seguente, facendo lo slalom tra gli spot, tra i testimonial, tra gli slogan, tra i ‘consigli per gli acquisti’. Sono gli artisti della Generazione Carosello.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sono gli artisti della Generazione Carosello, quelli che magari non lo hanno mai visto, ma nella memoria collettiva delle loro generazioni conservano per JoeCondor un ruolo privilegiato, tanto quanto quello di Calimero, la Linea e Carmencita. “Falqui, basta la parola”, “Con quel sorriso può dire ciò che vuole” e “Capitano, lo posso torturare?” per questi antichi ragazzi, oramai diventati adulti, non sono davvero frasi senza senso, ma sprazzi di un passato lontano nel tempo eppur vividissimo nella memoria.
I loro quadri, sculture e fotografie inevitabilmente non rispettano più le logiche creative degli autori che li hanno preceduti, ma si confrontano con le idee, l’impatto estetico e la potenza emotiva delle pubblicità. Se i loro antesignani dovevano confrontarsi forse solo con il racconto letterario e la storia dell’arte, e puntare in modo sempre diverso e sempre uguale al ritratto, alla natura morta e al paesaggio, loro hanno fatto proprie le logiche della comunicazione. E hanno cambiato quasi tutto ciò che si potesse cambiare in plastica e pittura.
Non è vero che tutto fa brodo… propone alla galleria Spazia dieci autori – Alessandro Aldrovandi, Pietro Capogrosso, Roberto Coda Zabetta, Marco Cornini, Giuliano Guatta, Riccardo Gusmaroli, Davide Nido, Lucio Perone, Dany Vescovi e Luca Zampetti – che, magari involontariamente ma inevitabilmente, hanno legato il loro linguaggio e le loro immagini all’evoluzione degli spot, dei flash, dei messaggi subliminali, dei tormentoni. Artisti che hanno appreso le strategie per promuovere un discorso, magari anche sfruttando in senso lato le potenze delle immagini.
I loro quadri, sculture e fotografie inevitabilmente non rispettano più le logiche creative degli autori che li hanno preceduti, ma si confrontano con le idee, l’impatto estetico e la potenza emotiva delle pubblicità. Se i loro antesignani dovevano confrontarsi forse solo con il racconto letterario e la storia dell’arte, e puntare in modo sempre diverso e sempre uguale al ritratto, alla natura morta e al paesaggio, loro hanno fatto proprie le logiche della comunicazione. E hanno cambiato quasi tutto ciò che si potesse cambiare in plastica e pittura.
Non è vero che tutto fa brodo… propone alla galleria Spazia dieci autori – Alessandro Aldrovandi, Pietro Capogrosso, Roberto Coda Zabetta, Marco Cornini, Giuliano Guatta, Riccardo Gusmaroli, Davide Nido, Lucio Perone, Dany Vescovi e Luca Zampetti – che, magari involontariamente ma inevitabilmente, hanno legato il loro linguaggio e le loro immagini all’evoluzione degli spot, dei flash, dei messaggi subliminali, dei tormentoni. Artisti che hanno appreso le strategie per promuovere un discorso, magari anche sfruttando in senso lato le potenze delle immagini.
29
novembre 2003
Non è vero che tutto fa brodo. La Generazione Carosello
Dal 29 novembre 2003 al 31 gennaio 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA SPAZIA
Bologna, Via Dell'inferno, 5, (Bologna)
Bologna, Via Dell'inferno, 5, (Bologna)
Orario di apertura
dal martedì al sabato, dalle 10.00 alle 12.30
e dalle 15.30 alle 19.30. Chiusi lunedì e festivi.
Vernissage
29 Novembre 2003, ore 18
Editore
SILVANA EDITORIALE
Autore