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Non ho parole
Comunicato stampa
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NON HO PAROLE, è una mostra che nasce dalla collaborazione fra due associazioni culturali cremonesi molto attive in ambito culturale, Era di Maggio e il CRAC Centro Ricerca Arte Contemporanea del Liceo Artistico Statale “Bruno Munari”. L’ambito è il secondo appuntamento della rassegna CremonainPoesia, una kermesse d’incontri con personaggi della cultura e dello spettacolo, organizzata in vari luoghi della città dal 5 all’8 Giugno.
Era di Maggio, promotrice della manifestazione, si è avvalso del contributo del CRAC per presentare negli spazi di San Vitale a Cremona, una mostra di opere di artisti storicizzati e artisti più giovani, che privilegiano da tempo uno stretto rapporto con la parola e la scrittura. Si potrà vedere un lavoro intimo e raro dal titolo Peinture en plein air, incontro italo-francese, riedizione della mostra tenuta alla galleria Cenobio-Visualità di Milano nel Maggio 1971. Sei artisti cinetici, tre italiani e tre francesi, diedero vita ad una manifestazione di pittura estemporanea della durata di tre giorni, dipingendo il cortile della galleria dall'interno di una gabbia di m. 3x3x2, secondo un regolamento complicato. Il risultato fu la ricostruzione pittorica del paesaggio totale, in 42 tele di circa m. 1x1, dipinte collettivamente. Vedere e leggere è una serie di lavori, sei tavole e 144 tele di piccole dimensioni, di Aldo Spinelli basata sul concetto di parola e colore ...si può sentire e non ascoltare, toccare e non percepire, come pure si può guardare ma non osservare... è la promessa mantenuta di una identità, di una identicità che identifica la forma apparente con il simbolo significante. Un testo di Anna Fontanetto ci presenta le opere di Antonella Ortelli e Luca Quartana. Le linee della Ortelli scorrono sottili tracciando un percorso che definisce uno spazio e contemporaneamente lo sfonda. Il filo rosso si espande dentro la carta, ogni segmento fa parte di un unico infinito disegno, non ha un inizio, né una fine, non ha un punto d'osservazione privilegiato: se il foglio
viene capovolto la linea mostra il suo movimento rinnovato e lo spazio cambia. Il tratto nasce dal movimento del corpo che la mano trasferisce nel foglio. Resta la scia del gesto morbido e fluido, diretta espressione dell'interiorità. L'artista proietta il proprio stato nel bianco e nella linea che affiora, sprofonda, emerge di nuovo, gira su se stessa. L’atto di tracciare un segno non ha altro fine che il proprio darsi.
La parola scritta di Quartana è l'elemento d’indagine sulle dinamiche relazionali, lo strumento per indicare i molteplici livelli di lettura dell'incontro.
L’immagine originata dalla sovrapposizione delle sottili lettere al neon allude a un volto, a una maschera, dietro la parola è visibile la persona. L’opera richiama l’attenzione sul tu che guarda in relazione con l’io che scrive.
FOUR di Alberto Mori, è un progetto di Videopoesia in cui il numero “Quattro” è il tema principale. Il concetto numerico è posto in relazione combinatoria ed interattiva con poesia fonetica, sonora e visiva, presente nei quattro video proposti.Ogni video sviluppa un elemento semantico:Visione (4 Light), Traduzione (4 Life), Invenzione (4 Night), Movimento (4 Wind). L’insieme compone la possibilità di sviluppare linguaggi di poesia attraverso la sinestesia dei media estetici e tecnologici.
Giorgio Longo, da alcuni anni si occupa di sperimentazione video, poesia “visiva” e visionaria che egli stesso ha definito “un grafomagma”, ovvero un connubio di simboli e parole che dovrebbero infondere nello spettatore gli stessi sentimenti di un lettore che legga un testo poetico. Suoi i video su poesie di F. Pessoa, P.Celan, T.S. Eliot, A. Artaud, R. Char. W. Szymborska, W.B.Yeats, D Thomas.
Forme/parole per la mente è un’installazione di un gruppo di studenti delle classi seconde e quarte del Liceo Artistico Statale “Bruno Munari” di Cremona. Bianche sculture dalla pelle texturizzata e colma di parole, trasportate in “processione” lungo le vie della città per essere esposte in San Vitale.
Era di Maggio, promotrice della manifestazione, si è avvalso del contributo del CRAC per presentare negli spazi di San Vitale a Cremona, una mostra di opere di artisti storicizzati e artisti più giovani, che privilegiano da tempo uno stretto rapporto con la parola e la scrittura. Si potrà vedere un lavoro intimo e raro dal titolo Peinture en plein air, incontro italo-francese, riedizione della mostra tenuta alla galleria Cenobio-Visualità di Milano nel Maggio 1971. Sei artisti cinetici, tre italiani e tre francesi, diedero vita ad una manifestazione di pittura estemporanea della durata di tre giorni, dipingendo il cortile della galleria dall'interno di una gabbia di m. 3x3x2, secondo un regolamento complicato. Il risultato fu la ricostruzione pittorica del paesaggio totale, in 42 tele di circa m. 1x1, dipinte collettivamente. Vedere e leggere è una serie di lavori, sei tavole e 144 tele di piccole dimensioni, di Aldo Spinelli basata sul concetto di parola e colore ...si può sentire e non ascoltare, toccare e non percepire, come pure si può guardare ma non osservare... è la promessa mantenuta di una identità, di una identicità che identifica la forma apparente con il simbolo significante. Un testo di Anna Fontanetto ci presenta le opere di Antonella Ortelli e Luca Quartana. Le linee della Ortelli scorrono sottili tracciando un percorso che definisce uno spazio e contemporaneamente lo sfonda. Il filo rosso si espande dentro la carta, ogni segmento fa parte di un unico infinito disegno, non ha un inizio, né una fine, non ha un punto d'osservazione privilegiato: se il foglio
viene capovolto la linea mostra il suo movimento rinnovato e lo spazio cambia. Il tratto nasce dal movimento del corpo che la mano trasferisce nel foglio. Resta la scia del gesto morbido e fluido, diretta espressione dell'interiorità. L'artista proietta il proprio stato nel bianco e nella linea che affiora, sprofonda, emerge di nuovo, gira su se stessa. L’atto di tracciare un segno non ha altro fine che il proprio darsi.
La parola scritta di Quartana è l'elemento d’indagine sulle dinamiche relazionali, lo strumento per indicare i molteplici livelli di lettura dell'incontro.
L’immagine originata dalla sovrapposizione delle sottili lettere al neon allude a un volto, a una maschera, dietro la parola è visibile la persona. L’opera richiama l’attenzione sul tu che guarda in relazione con l’io che scrive.
FOUR di Alberto Mori, è un progetto di Videopoesia in cui il numero “Quattro” è il tema principale. Il concetto numerico è posto in relazione combinatoria ed interattiva con poesia fonetica, sonora e visiva, presente nei quattro video proposti.Ogni video sviluppa un elemento semantico:Visione (4 Light), Traduzione (4 Life), Invenzione (4 Night), Movimento (4 Wind). L’insieme compone la possibilità di sviluppare linguaggi di poesia attraverso la sinestesia dei media estetici e tecnologici.
Giorgio Longo, da alcuni anni si occupa di sperimentazione video, poesia “visiva” e visionaria che egli stesso ha definito “un grafomagma”, ovvero un connubio di simboli e parole che dovrebbero infondere nello spettatore gli stessi sentimenti di un lettore che legga un testo poetico. Suoi i video su poesie di F. Pessoa, P.Celan, T.S. Eliot, A. Artaud, R. Char. W. Szymborska, W.B.Yeats, D Thomas.
Forme/parole per la mente è un’installazione di un gruppo di studenti delle classi seconde e quarte del Liceo Artistico Statale “Bruno Munari” di Cremona. Bianche sculture dalla pelle texturizzata e colma di parole, trasportate in “processione” lungo le vie della città per essere esposte in San Vitale.
24
maggio 2008
Non ho parole
Dal 24 maggio all'otto giugno 2008
arte contemporanea
Location
EX CHIESA DI SAN VITALE – CENTRO CULTURALE
Cremona, Piazza Sant'angelo, 1, (Cremona)
Cremona, Piazza Sant'angelo, 1, (Cremona)
Orario di apertura
da Lun a Dom. ore 10.00 – 12.30, 16.00 – 19.00
Vernissage
24 Maggio 2008, ore 18.00
Autore
Curatore