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NON MI TROVERAI
24 immagini della serie fotografica Casa di Gian Maria a Napoli (2020) che – accompagnate da una corrispondenza epistolare tra il fotografo e l’artista – tracciano un ritratto in absentia di Gian Maria Tosatti, attraverso un’esplorazione singolare e poetica del suo spazio domestico.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nel ricco programma della tre giorni (10-12 gennaio) per l’evento ‘Coltiva la Capitale’, anche la mostra fotografica di Anton Giulio Onofri ‘dedicata’ a Gian Maria Tosatti a cura di Marcello Smarrelli: un ritratto in absentia dell’artista attraverso un’esplorazione singolare del suo spazio domestico. L’esposizione inaugura sabato 11 gennaio allo spazio bianco
A PESARO 2024 GLI SCATTI DI ANTON GIULIO ONOFRI RACCONTANO GIAN MARIA TOSATTI
Sabato 11 gennaio 2025 (ore 19:30) allo spazio bianco (via Zongo 45) inaugura ‘Non mi troverai’, un racconto fotografico di Anton Giulio Onofri accompagnato da un intervento di Gian Maria Tosatti, a cura di Marcello Smarrelli. Aperta al pubblico fino al 9 febbraio 2025, la mostra propone le 24 immagini della serie fotografica Casa di Gian Maria a Napoli (2020) che - accompagnate da una corrispondenza epistolare tra il fotografo e l’artista - tracciano un ritratto in absentia di Gian Maria Tosatti, attraverso un'esplorazione singolare e poetica del suo spazio domestico.
L’esposizione rientra nel ricco calendario proposto da Pesaro 2024 in occasione di ‘Coltiva la Capitale’, la tre giorni di eventi - dal 10 al 12 gennaio - per il passaggio di consegne ad Agrigento Capitale italiana della cultura 2025.
Nell’autunno 2020, tra una quarantena e l’altra, Anton Giulio Onofri è passato un paio di volte per Napoli, invitato a sostare in casa di Gian Maria Tosatti, cui è legato da un sodalizio intellettuale che dura da più di 12 anni. Ma i due non sono riusciti a incontrarsi perché in quei mesi l’artista andava e veniva senza preavviso dall’Ucraina, dove, a Odessa, stava allestendo un episodio del suo progetto ‘Il mio cuore è vuoto come uno specchio’. Onofri ha, così, approfittato dell’occasione per aggirarsi tra le stanze dell’appartamento, alla ricerca delle tracce dell’amico. Opere in lavorazione nello studio o appese alle pareti, una fitta libreria, apparecchiature obsolete, fiori e piante, attrezzi, le stoviglie in cucina, gli amati gatti: il suo obiettivo fotografico ha indagato ogni dettaglio per individuare le inquietudini di Tosatti nel cruciale passaggio dei suoi 40 anni, ma anche per restituire l’intensità magnetica delle sue opere sullo sfondo di una Napoli costantemente “nell’aria”. Dalle foto è poi scaturito un dialogo intimo tra i due amici, quasi una confessione, che ha trovato voce in un breve scambio epistolare, dove emergono i molteplici riferimenti letterari, artistici e cinematografici ad ampio raggio condivisi da entrambi: una convergenza di interessi che è anche, e soprattutto, un incontro tra due sensibilità.
Gian Maria Tosatti ha eletto Napoli a propria città d’adozione: tra il 2013 e il 2016 l'artista ha realizzato, proprio nel capoluogo campano, in sette grandi edifici storici e monumentali di Napoli in stato di abbandono, uno dei suoi progetti più significativi: ‘Sette Stagioni dello Spirito’. Recentemente è stata riaperta al pubblico, a Castel Sant’Elmo, storica fortezza carceraria partenopea, l’opera permanente ‘My dreams, they’ll never surrender’. Alla Biennale di Venezia del 2022 è stato per la prima volta l’unico artista del Padiglione Italia, dove ha presentato l’opera ‘Storia della Notte e Destino delle Comete’.
Anton Giulio Onofri è fotografo, scrittore, videasta e autore di programmi televisivi. Culturalmente onnivoro, è un boomer (nato nel 1959) di quelli che il lavoro lo hanno imparato sul campo, senza frequentare scuole, corsi o seminari. Coltiva fin da ragazzo la sua passione per la fotografia, da quando il padre gli regalò una Voigtländer Vito B permettendogli di usare, di tanto in tanto, la sua Rolleiflex. Durante il lockdown del 2020, munito di permesso speciale, ha realizzato per la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma il progetto fotografico Roma città chiusa. Nel 2022 ha partecipato con le sue foto a ‘PU.Ra’, una mostra sul razionalismo in architettura della provincia di Pesaro Urbino, allestita nei Musei Civici di Pesaro.
Biografia
Anton Giulio Onofri è nato a Roma nel 1959. Fotografo, autore, regista e conduttore di alcune trasmissioni televisive culturali degli anni ’90 su Rai e Mediaset, ha collaborato come fotografo e videasta con la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma; su Sky Classica HD conduce La Classica Domanda, scrive di cinema e scatta fotografie con la sua Leica M10. Nel 2013 ha pubblicato il romanzo Lo splendore e la scimmia (edito da Lantana), nel 2019 La prima estate e altri racconti (Corrimano), nel 2021 Roma città chiusa (Timìa), racconto fotografico della Roma deserta durante il lockdown del marzo-maggio 2020, e A casa di Hans (Timìa), un volume che raccoglie le sue foto della Villa nei Castelli Romani del compositore Hans Werner Henze. Nel 2022 ha pubblicato, di nuovo con Corrimano, il pamphlet Io e Pasolini. Tra le mostre: PU.Ra Pesaro-Urbino Razionalista, Pesaro, Musei Civici, giugno-dicembre 2022; Roma città chiusa, Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, marzo-giugno 2021; Ritratto di famiglia (collettiva), Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, giugno-settembre 2019; In ascolto, Palermo, Magneti Cowork, giugno 2018. Nel 2024 è stato tra i 40 finalisti del concorso fotografico Terna Driving Energy.
ANTON GIULO ONOFRI - Non mi troverai
con un intervento di Gian Maria Tosatti
a cura di Marcello Smarrelli
spazio bianco, via Zongo 45 Pesaro
11 gennaio – 9 febbraio 2025
Inaugurazione sabato 11 gennaio ore 19:30
Orario: venerdì, sabato e domenica, ore 17-20
Ingresso gratuito
Info 0721 387541
Ufficio Stampa
A PESARO 2024 GLI SCATTI DI ANTON GIULIO ONOFRI RACCONTANO GIAN MARIA TOSATTI
Sabato 11 gennaio 2025 (ore 19:30) allo spazio bianco (via Zongo 45) inaugura ‘Non mi troverai’, un racconto fotografico di Anton Giulio Onofri accompagnato da un intervento di Gian Maria Tosatti, a cura di Marcello Smarrelli. Aperta al pubblico fino al 9 febbraio 2025, la mostra propone le 24 immagini della serie fotografica Casa di Gian Maria a Napoli (2020) che - accompagnate da una corrispondenza epistolare tra il fotografo e l’artista - tracciano un ritratto in absentia di Gian Maria Tosatti, attraverso un'esplorazione singolare e poetica del suo spazio domestico.
L’esposizione rientra nel ricco calendario proposto da Pesaro 2024 in occasione di ‘Coltiva la Capitale’, la tre giorni di eventi - dal 10 al 12 gennaio - per il passaggio di consegne ad Agrigento Capitale italiana della cultura 2025.
Nell’autunno 2020, tra una quarantena e l’altra, Anton Giulio Onofri è passato un paio di volte per Napoli, invitato a sostare in casa di Gian Maria Tosatti, cui è legato da un sodalizio intellettuale che dura da più di 12 anni. Ma i due non sono riusciti a incontrarsi perché in quei mesi l’artista andava e veniva senza preavviso dall’Ucraina, dove, a Odessa, stava allestendo un episodio del suo progetto ‘Il mio cuore è vuoto come uno specchio’. Onofri ha, così, approfittato dell’occasione per aggirarsi tra le stanze dell’appartamento, alla ricerca delle tracce dell’amico. Opere in lavorazione nello studio o appese alle pareti, una fitta libreria, apparecchiature obsolete, fiori e piante, attrezzi, le stoviglie in cucina, gli amati gatti: il suo obiettivo fotografico ha indagato ogni dettaglio per individuare le inquietudini di Tosatti nel cruciale passaggio dei suoi 40 anni, ma anche per restituire l’intensità magnetica delle sue opere sullo sfondo di una Napoli costantemente “nell’aria”. Dalle foto è poi scaturito un dialogo intimo tra i due amici, quasi una confessione, che ha trovato voce in un breve scambio epistolare, dove emergono i molteplici riferimenti letterari, artistici e cinematografici ad ampio raggio condivisi da entrambi: una convergenza di interessi che è anche, e soprattutto, un incontro tra due sensibilità.
Gian Maria Tosatti ha eletto Napoli a propria città d’adozione: tra il 2013 e il 2016 l'artista ha realizzato, proprio nel capoluogo campano, in sette grandi edifici storici e monumentali di Napoli in stato di abbandono, uno dei suoi progetti più significativi: ‘Sette Stagioni dello Spirito’. Recentemente è stata riaperta al pubblico, a Castel Sant’Elmo, storica fortezza carceraria partenopea, l’opera permanente ‘My dreams, they’ll never surrender’. Alla Biennale di Venezia del 2022 è stato per la prima volta l’unico artista del Padiglione Italia, dove ha presentato l’opera ‘Storia della Notte e Destino delle Comete’.
Anton Giulio Onofri è fotografo, scrittore, videasta e autore di programmi televisivi. Culturalmente onnivoro, è un boomer (nato nel 1959) di quelli che il lavoro lo hanno imparato sul campo, senza frequentare scuole, corsi o seminari. Coltiva fin da ragazzo la sua passione per la fotografia, da quando il padre gli regalò una Voigtländer Vito B permettendogli di usare, di tanto in tanto, la sua Rolleiflex. Durante il lockdown del 2020, munito di permesso speciale, ha realizzato per la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma il progetto fotografico Roma città chiusa. Nel 2022 ha partecipato con le sue foto a ‘PU.Ra’, una mostra sul razionalismo in architettura della provincia di Pesaro Urbino, allestita nei Musei Civici di Pesaro.
Biografia
Anton Giulio Onofri è nato a Roma nel 1959. Fotografo, autore, regista e conduttore di alcune trasmissioni televisive culturali degli anni ’90 su Rai e Mediaset, ha collaborato come fotografo e videasta con la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma; su Sky Classica HD conduce La Classica Domanda, scrive di cinema e scatta fotografie con la sua Leica M10. Nel 2013 ha pubblicato il romanzo Lo splendore e la scimmia (edito da Lantana), nel 2019 La prima estate e altri racconti (Corrimano), nel 2021 Roma città chiusa (Timìa), racconto fotografico della Roma deserta durante il lockdown del marzo-maggio 2020, e A casa di Hans (Timìa), un volume che raccoglie le sue foto della Villa nei Castelli Romani del compositore Hans Werner Henze. Nel 2022 ha pubblicato, di nuovo con Corrimano, il pamphlet Io e Pasolini. Tra le mostre: PU.Ra Pesaro-Urbino Razionalista, Pesaro, Musei Civici, giugno-dicembre 2022; Roma città chiusa, Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, marzo-giugno 2021; Ritratto di famiglia (collettiva), Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, giugno-settembre 2019; In ascolto, Palermo, Magneti Cowork, giugno 2018. Nel 2024 è stato tra i 40 finalisti del concorso fotografico Terna Driving Energy.
ANTON GIULO ONOFRI - Non mi troverai
con un intervento di Gian Maria Tosatti
a cura di Marcello Smarrelli
spazio bianco, via Zongo 45 Pesaro
11 gennaio – 9 febbraio 2025
Inaugurazione sabato 11 gennaio ore 19:30
Orario: venerdì, sabato e domenica, ore 17-20
Ingresso gratuito
Info 0721 387541
Ufficio Stampa
11
gennaio 2025
NON MI TROVERAI
Dall'undici gennaio al 09 febbraio 2025
arte contemporanea
Location
spazio bianco – Fondazione Pescheria Pesaro
Pesaro, Via Zongo, 45, (PU)
Pesaro, Via Zongo, 45, (PU)
Orario di apertura
venerdì, sabato e domenica, ore 17-20
Vernissage
11 Gennaio 2025, 19.30
Ufficio stampa
Roripress_ Roberta Ridolfi
Autore
Curatore