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Non so di che incanto si tratti ma so che d’incanto si tratta
Opere video e performance accomunate da un linguaggio che si sostiene su una griglia narrativa e una semantica che apre all’intimità del pensare, del sentire… all’approfondimento della relazione con il sé e del rapporto con l’altro da sé, con la natura e le cose, facendo emergere il concetto che l’arte è espressione individuale, personale a prescindere dal genere.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Brac e Promere presentano a Firenze, tra il 30 aprile e il 1 maggio, dalle ore 19.00 alle 01.00, nell’ambito de “La notte bianca. Insonnia creativa”, l’evento di video-arte e performance “Non so di che incanto si tratti, ma so che d’incanto si tratta” a cura di Fiammetta Strigoli.
Opere video e performance accomunate da un linguaggio che si sostiene su una griglia narrativa e una semantica che apre all'intimità del pensare, del sentire… all’approfondimento della relazione con il sé e del rapporto con l’altro da sé, con la natura e le cose, facendo emergere il concetto che l’arte è espressione individuale, personale a prescindere dal genere.
Nel fare arte degli artisti invitati emergono aspetti sociali ed esistenziali: l’individuale e l’universale, l’intimo e il pubblico, e s’intrecciano nella relazione che intercorre tra la percezione di sé e l’azione modellante della società, dei processi che muovono mutamenti continui nel panorama del quotidiano.
Con percorsi e restituzioni estetiche differenti, Simone Armelani, Elena Arzuffi, Tiziana Contino, Globalgroove, Helga Maestrini, Ottonella Mocellin & Nicola Pellegrini, Flaviano Poggi, Marinella Senatore, Giusy Pirrotta, dimostrano efficacemente l’intenzione di comunicare mondi di volta in volta emotivi che attengono alla memoria, alla realtà, alla condizione dell’esser-ci.
L’obiettivo è approfittare di una manifestazione corale per ribadire che l’arte come espressione creativa finalizzata a dar forma a un pensiero è il rifugio della libertà è un varco attraverso cui fuggire da e nel mondo.
Opere video e performance accomunate da un linguaggio che si sostiene su una griglia narrativa e una semantica che apre all'intimità del pensare, del sentire… all’approfondimento della relazione con il sé e del rapporto con l’altro da sé, con la natura e le cose, facendo emergere il concetto che l’arte è espressione individuale, personale a prescindere dal genere.
Nel fare arte degli artisti invitati emergono aspetti sociali ed esistenziali: l’individuale e l’universale, l’intimo e il pubblico, e s’intrecciano nella relazione che intercorre tra la percezione di sé e l’azione modellante della società, dei processi che muovono mutamenti continui nel panorama del quotidiano.
Con percorsi e restituzioni estetiche differenti, Simone Armelani, Elena Arzuffi, Tiziana Contino, Globalgroove, Helga Maestrini, Ottonella Mocellin & Nicola Pellegrini, Flaviano Poggi, Marinella Senatore, Giusy Pirrotta, dimostrano efficacemente l’intenzione di comunicare mondi di volta in volta emotivi che attengono alla memoria, alla realtà, alla condizione dell’esser-ci.
L’obiettivo è approfittare di una manifestazione corale per ribadire che l’arte come espressione creativa finalizzata a dar forma a un pensiero è il rifugio della libertà è un varco attraverso cui fuggire da e nel mondo.
30
aprile 2010
Non so di che incanto si tratti ma so che d’incanto si tratta
Dal 30 aprile al primo maggio 2010
arte contemporanea
Location
LIBRERIA BRAC
Firenze, Via Dei Vagellai, 18 r, (Firenze)
Firenze, Via Dei Vagellai, 18 r, (Firenze)
Orario di apertura
I video saranno fruibili per tutta la durata della Notte Bianca su schermo nella sala lettura e pranzo; le performance, realizzate nella corte interna, saranno ripetute in orari differenti: ore 20.00 e ore 22.00 “MIA” - Helga Maestrini; ore 21.00 e ore 23.00 “DEFERRED ACTION” – Giusy Pirrotta.
Vernissage
30 Aprile 2010, ore 19-1
Sito web
www.promere.it
Autore
Curatore