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Nona Inescu – An animal that was once tought to be a plant that transformed into stone
seconda personale dell’artista Nona Inescu (1991, Bucarest),
negli spazi della galleria in Via Amati 13, Pistoia.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
SpazioA ha il piacere di presentare, sabato 28 aprile 2018, alle ore 18, An animal that was once thought
to be a plant that transformed into stone”, seconda personale dell’artista Nona Inescu (1991, Bucarest),
negli spazi della galleria in Via Amati 13, Pistoia.
“Cosi nacque il corallo, e anchor ritiene
Simil natura, che nel mar più basso,
È tenero virgulto, e come viene
A l’aria s’indurisce, e si fa sasso.”
(Ovidio, Metamorfosi, Libro 4)
Sei una barriera corallina. Abbassa gli occhi sul tuo corpo. Sei diventata un corallo. Una parte importante
di questo ecosistema subacqueo. Guardati attorno, nella tua nuova casa. Questa è una barriera sana, con
una varietà di fauna e flora e diverse specie diverse di corallo, te compresa. Per sopravvivere, il corallo ha
bisogno di costruire e conservare il proprio scheletro. Il primo passo è raccogliere i mattoni principali: calcio
e carbonato. Usa il tuo braccio tentacolare per afferrare uno ione di entrambi i tipi. Questi ioni si combinano
e formano il carbonato di calcio, il componente principale del tuo scheletro corallino. Dovrai continuare a
raccogliere ioni per conservare il tuo scheletro e rimanere in salute.
“Un animale che un tempo veniva considerato una pianta che si trasformava in pietra al contatto con l’aria...”.
La mostra raccoglie un insieme di lavori basati sulla ricerca tuttora in corso dell’artista sulle affinità e
compatibilità tra corpi umani e non umani. Il corallo, che contrasta la propria morte, è la presenza non umana
ideale nel teatro post-tragico della resurrezione. Al tempo stesso animale, vegetale e minerale, il corallo non
solo mette in crisi la tradizionale divisione tra umano e non umano che privilegia l’eccezionalità e la resistenza
dell’umano, ma occupa anche una temporalità alternativa attraverso la sua straordinaria resistenza al declino
biologico. Attraverso una nuova serie di lavori, Nona Inescu immagina possibilità simbiotiche innescate da
pratiche mediche e nutrizionali, come il consumo degli integratori di calcio corallino e l’uso del corallo per le
protesi ossee. Il corallo, un animale sessile, è oggi diventato simbolo dell’accelerato cambiamento climatico
e dell’acidificazione degli oceani. Di fronte alla loro imminente devastazione, le fragili barriere coralline e i
corpi umani condividono le proprie vulnerabilità, in un esercizio di empatia incrociata.
---
SpazioA is proud to present, Saturday April 28, 2018, 6pm, An animal that was once thought to be a
plant that transformed into stone, the second solo show of the artist Nona Inescu (1991, Bucharest,
RO), in Via Amati 13, Pistoia.
“For still like nature ever since is in our coral found
That, look how soon it touches air, it waxeth hard and sound.
And that which under water was a stick, above is stone.”
(Ovid, Metamorphoses, 4.908-20)
You are on an ocean reef. Look down at your body. You have become a coral. An important part of this
underwater ecosystem. Look around at your new home. This is a healthy reef populated with a variety
of different plants and animals and several different species of coral, including you. To survive coral
need to build and maintain their skeleton. The first step is to collect the basic building blocks: calcium
and carbonate ions. Use your polyp arm to grab one of each types of ions around you. These ions
are combined to form calcium carbonate, the main component of your coral skeleton. You will need to
continue collecting ions to maintain your skeleton and stay healthy.
“An animal that was once thought to be a plant that transformed into stone, upon exposure to air...”.
The exhibition brings together a collection of works based on the artist’s ongoing research on the affinities
and compatibilities between human and non-human bodies. Coral, which reverses its own death, is the ideal
nonhuman presence in the post-tragic theatre of resurrection. Simultaneously animal, vegetal and mineral,
coral not only challenges a traditional human / nonhuman divide that privileges human exceptionality and
endurance, it also occupied once an alternate temporality through its wondrous resistance to biological
decay. Through a new series of works, Nona Inescu speculates on symbiotic possibilities triggered by
nutritional and medical practices, such as the consumption of coral calcium supplements and the use of
coral for bone implants. A sessile animal, coral has now become a symbol for accelerated climate change
and ocean acidification. Faced with imminent decay, fragile coral reefs and human bodies share their
vulnerabilities, in an exercise of entangled empathy.
to be a plant that transformed into stone”, seconda personale dell’artista Nona Inescu (1991, Bucarest),
negli spazi della galleria in Via Amati 13, Pistoia.
“Cosi nacque il corallo, e anchor ritiene
Simil natura, che nel mar più basso,
È tenero virgulto, e come viene
A l’aria s’indurisce, e si fa sasso.”
(Ovidio, Metamorfosi, Libro 4)
Sei una barriera corallina. Abbassa gli occhi sul tuo corpo. Sei diventata un corallo. Una parte importante
di questo ecosistema subacqueo. Guardati attorno, nella tua nuova casa. Questa è una barriera sana, con
una varietà di fauna e flora e diverse specie diverse di corallo, te compresa. Per sopravvivere, il corallo ha
bisogno di costruire e conservare il proprio scheletro. Il primo passo è raccogliere i mattoni principali: calcio
e carbonato. Usa il tuo braccio tentacolare per afferrare uno ione di entrambi i tipi. Questi ioni si combinano
e formano il carbonato di calcio, il componente principale del tuo scheletro corallino. Dovrai continuare a
raccogliere ioni per conservare il tuo scheletro e rimanere in salute.
“Un animale che un tempo veniva considerato una pianta che si trasformava in pietra al contatto con l’aria...”.
La mostra raccoglie un insieme di lavori basati sulla ricerca tuttora in corso dell’artista sulle affinità e
compatibilità tra corpi umani e non umani. Il corallo, che contrasta la propria morte, è la presenza non umana
ideale nel teatro post-tragico della resurrezione. Al tempo stesso animale, vegetale e minerale, il corallo non
solo mette in crisi la tradizionale divisione tra umano e non umano che privilegia l’eccezionalità e la resistenza
dell’umano, ma occupa anche una temporalità alternativa attraverso la sua straordinaria resistenza al declino
biologico. Attraverso una nuova serie di lavori, Nona Inescu immagina possibilità simbiotiche innescate da
pratiche mediche e nutrizionali, come il consumo degli integratori di calcio corallino e l’uso del corallo per le
protesi ossee. Il corallo, un animale sessile, è oggi diventato simbolo dell’accelerato cambiamento climatico
e dell’acidificazione degli oceani. Di fronte alla loro imminente devastazione, le fragili barriere coralline e i
corpi umani condividono le proprie vulnerabilità, in un esercizio di empatia incrociata.
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SpazioA is proud to present, Saturday April 28, 2018, 6pm, An animal that was once thought to be a
plant that transformed into stone, the second solo show of the artist Nona Inescu (1991, Bucharest,
RO), in Via Amati 13, Pistoia.
“For still like nature ever since is in our coral found
That, look how soon it touches air, it waxeth hard and sound.
And that which under water was a stick, above is stone.”
(Ovid, Metamorphoses, 4.908-20)
You are on an ocean reef. Look down at your body. You have become a coral. An important part of this
underwater ecosystem. Look around at your new home. This is a healthy reef populated with a variety
of different plants and animals and several different species of coral, including you. To survive coral
need to build and maintain their skeleton. The first step is to collect the basic building blocks: calcium
and carbonate ions. Use your polyp arm to grab one of each types of ions around you. These ions
are combined to form calcium carbonate, the main component of your coral skeleton. You will need to
continue collecting ions to maintain your skeleton and stay healthy.
“An animal that was once thought to be a plant that transformed into stone, upon exposure to air...”.
The exhibition brings together a collection of works based on the artist’s ongoing research on the affinities
and compatibilities between human and non-human bodies. Coral, which reverses its own death, is the ideal
nonhuman presence in the post-tragic theatre of resurrection. Simultaneously animal, vegetal and mineral,
coral not only challenges a traditional human / nonhuman divide that privileges human exceptionality and
endurance, it also occupied once an alternate temporality through its wondrous resistance to biological
decay. Through a new series of works, Nona Inescu speculates on symbiotic possibilities triggered by
nutritional and medical practices, such as the consumption of coral calcium supplements and the use of
coral for bone implants. A sessile animal, coral has now become a symbol for accelerated climate change
and ocean acidification. Faced with imminent decay, fragile coral reefs and human bodies share their
vulnerabilities, in an exercise of entangled empathy.
28
aprile 2018
Nona Inescu – An animal that was once tought to be a plant that transformed into stone
Dal 28 aprile al 16 giugno 2018
arte contemporanea
Location
SPAZIOA GALLERY
Pistoia, Via Amati, 13, (Pistoia)
Pistoia, Via Amati, 13, (Pistoia)
Orario di apertura
dal martedì al sabato ore 11 - 14 e 15 - 19
Vernissage
28 Aprile 2018, ore 18
Autore