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Nora Carella – La magia dei vetri e delle trasparenze
Una sezione della mostra è dedicata alle nature morte di vetri e di fiori, un’altra al paesaggio d’acqua, in prevalenza ispirati alle vedute lagunari e di Venezia, che l’artista dipinge spesso a memoria, usando, a volte, soltanto le dita.
Comunicato stampa
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Una sezione della mostra è dedicata alle nature morte di vetri e di fiori, un'altra al paesaggio d'acqua, in prevalenza ispirati alle vedute lagunari e di Venezia, che l'artista dipinge spesso a memoria, usando, a volte, soltanto le dita. E cogliendone con tratto magistrale le trasparenze e, come nei ritratti, la luce. Il magico scintillare di quest'ultima attraverso l'acqua della laguna e quella racchiusa entro eleganti forme di cristallo rappresenta infatti da alcuni anni la nuova maniera di Nora Carella. Che, come ogni vero artista, è capace di rinnovare il proprio linguaggio e, in questo caso, di reinterpretare attraverso un segno luministico anche i colori e i temi di un raffinato quotidiano. L'artista sa racchiudere nel suo pennello, in modo del tutto personale, la grazia e il lirico sentire di De Pisis e il silenzio della pittura morandiana, arricchendo per altro spesso tali parametri di una veemenza fauve, che fa da contrappunto, come in un diagramma musicale, a momenti di delicato lirismo. Attraverso un lessico del tutto contemporaneo la Carella ripropone quella valenza luministica che, nel corso dei secoli, è stata l'arma vincente della grande pittura italiana ed europea, dimostrandosi una delle poche artiste capaci di imprimere nelle proprie opere un segno di luce, che è stata elemento fondamentale nella pittura di ogni tempo.
Basti ricordare le adamantine trasparenze di Vermeer, iperrealista ante litteram e artista molto amato dall'autrice; nonché i virtuosismi luministici della Scuola veneta e la pittura en plein air degli impressionisti, che in tal modo coglievano dal vivo gli aspetti più magici e intensi del paesaggio. Per arrivare alle avanguardie del primo Novecento, da Picasso a Braque, all'Orfismo di Robert Delaunay, i quali, dalla frantumazione delle forme e dei volumi, facevano scaturire la valenza della luce e del colore.
Mediante il sogno dei vetri e dei fiori e le trasparenti vedute della laguna veneta, la Carella si palesa dunque come una tra le poche artiste capaci di trasfigurare l'oggetto e il tema dei suoi quadri in un pensiero di luce, offrendoci in tal modo un orizzonte pittorico di valenza speciale, intriso di poesia e di grande qualità. / Marianna Accerboni
Basti ricordare le adamantine trasparenze di Vermeer, iperrealista ante litteram e artista molto amato dall'autrice; nonché i virtuosismi luministici della Scuola veneta e la pittura en plein air degli impressionisti, che in tal modo coglievano dal vivo gli aspetti più magici e intensi del paesaggio. Per arrivare alle avanguardie del primo Novecento, da Picasso a Braque, all'Orfismo di Robert Delaunay, i quali, dalla frantumazione delle forme e dei volumi, facevano scaturire la valenza della luce e del colore.
Mediante il sogno dei vetri e dei fiori e le trasparenti vedute della laguna veneta, la Carella si palesa dunque come una tra le poche artiste capaci di trasfigurare l'oggetto e il tema dei suoi quadri in un pensiero di luce, offrendoci in tal modo un orizzonte pittorico di valenza speciale, intriso di poesia e di grande qualità. / Marianna Accerboni
05
dicembre 2010
Nora Carella – La magia dei vetri e delle trasparenze
Dal 05 al 17 dicembre 2010
arte contemporanea
Location
GALLERIA RETTORI TRIBBIO 2
Trieste, Piazza Vecchia, 6, (Trieste)
Trieste, Piazza Vecchia, 6, (Trieste)
Orario di apertura
Feriali: 10 - 12.30 / 17 - 19.30
Festivi: 11 - 12.30
Lunedì chiuso
Vernissage
5 Dicembre 2010, Ore 11
Autore
Curatore