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Nora Schultz – Figurazione/substituzione
Con la mostra a Lucca di Nora Schultz si inaugura l’attività di Pavillon, nuovo progetto no-profit per l’arte contemporanea. Nora Schultz lavora con materiali eterogenei trovati o, come ella scrive, confiscati nei diversi contesti in cui opera. All’interno di essenziali installazioni post-minimaliste, l’oggetto, così decontestualizzato, diventa una sorta di enigmatico e dubbio testimone della propria storia, assumendo nello stesso tempo valenze allegoriche o allusive
Comunicato stampa
Segnala l'evento
NORA SCHULTZ
Figurazione/substituzione
Con la mostra a Lucca di Nora Schultz si inaugura l’attività di Pavillon, nuovo
progetto no-profit per l’arte contemporanea.
„Figurazione-Substituzione“, titolo della mostra, riattiva una serie di
informazioni riguardanti l’emigrazione lucchese tra sette e novecento, una
delle cui caratteristiche era la produzione di sculture di gesso, autoprodotte
dai cosiddetti figurinai e vendute per strada in tutto il mondo.
La manifattura delle cosiddette figurine di gesso comprendeva copie in
piccolo formato di statue antiche e moderne, medaglioni, statue di santi,
presepi, busti di politici e regnanti, di personaggi letterari o di animali, etc.
– da cui l’appellativo ai migranti di Gipskatter o Image sellers. I gessi erano
trasportati dentro canestri o caricati su una tavola di legno chiamata galera da
portare sulla testa: un utensile che consentiva di salvaguardare i fragili pezzi
di gesso e di esporli per la vendita itinerante.
Nora Schultz lavora con materiali eterogenei trovati o, come ella scrive,
confiscati nei diversi contesti in cui opera. All’interno di essenziali installazioni
post-minimaliste, l’oggetto, così decontestualizzato, diventa una sorta di
enigmatico e dubbio testimone della propria storia, assumendo nello stesso
tempo valenze allegoriche o allusive.
Attraverso la sospensione dell’istanza allusiva, il lavoro dell‘artista acquisisce
una sorta di potenzialità energetica che una più esplicita enunciazione
avrebbe disperso. In questo modo investiga l’azione diretta dell’opera
sull’osservatore, il quale viene implicato nel processo di interpretazione,
all’interno di un lavoro che si costruisce talvolta come una sorta di stazione
esplorativa. Un luogo dove ogni volta quella sorta di patto tra opera, artista,
osservatore e contesto viene rinegoziato.
NORA SCHULTZ
(Frankfurt am Main, 1975)
Ha studiato alla Städelschule di Francoforte e vive a Berlino. Borsista vincitrice del
Premio annuale di Villa Romana, risiede a Firenze da gennaio a dicembre 2011.
Il suo lavoro è stato esposto in numerosi musei e gallerie di livello internazionale, tra
cui il Kunstverein di Colonia, Sutton Lane (Londra), Dependance (Bruxelles), Franco
Soffiantino (Torino) e Isabella Bartolozzi (Berlino).
Figurazione/substituzione
Con la mostra a Lucca di Nora Schultz si inaugura l’attività di Pavillon, nuovo
progetto no-profit per l’arte contemporanea.
„Figurazione-Substituzione“, titolo della mostra, riattiva una serie di
informazioni riguardanti l’emigrazione lucchese tra sette e novecento, una
delle cui caratteristiche era la produzione di sculture di gesso, autoprodotte
dai cosiddetti figurinai e vendute per strada in tutto il mondo.
La manifattura delle cosiddette figurine di gesso comprendeva copie in
piccolo formato di statue antiche e moderne, medaglioni, statue di santi,
presepi, busti di politici e regnanti, di personaggi letterari o di animali, etc.
– da cui l’appellativo ai migranti di Gipskatter o Image sellers. I gessi erano
trasportati dentro canestri o caricati su una tavola di legno chiamata galera da
portare sulla testa: un utensile che consentiva di salvaguardare i fragili pezzi
di gesso e di esporli per la vendita itinerante.
Nora Schultz lavora con materiali eterogenei trovati o, come ella scrive,
confiscati nei diversi contesti in cui opera. All’interno di essenziali installazioni
post-minimaliste, l’oggetto, così decontestualizzato, diventa una sorta di
enigmatico e dubbio testimone della propria storia, assumendo nello stesso
tempo valenze allegoriche o allusive.
Attraverso la sospensione dell’istanza allusiva, il lavoro dell‘artista acquisisce
una sorta di potenzialità energetica che una più esplicita enunciazione
avrebbe disperso. In questo modo investiga l’azione diretta dell’opera
sull’osservatore, il quale viene implicato nel processo di interpretazione,
all’interno di un lavoro che si costruisce talvolta come una sorta di stazione
esplorativa. Un luogo dove ogni volta quella sorta di patto tra opera, artista,
osservatore e contesto viene rinegoziato.
NORA SCHULTZ
(Frankfurt am Main, 1975)
Ha studiato alla Städelschule di Francoforte e vive a Berlino. Borsista vincitrice del
Premio annuale di Villa Romana, risiede a Firenze da gennaio a dicembre 2011.
Il suo lavoro è stato esposto in numerosi musei e gallerie di livello internazionale, tra
cui il Kunstverein di Colonia, Sutton Lane (Londra), Dependance (Bruxelles), Franco
Soffiantino (Torino) e Isabella Bartolozzi (Berlino).
19
novembre 2011
Nora Schultz – Figurazione/substituzione
Dal 19 novembre 2011 al 20 gennaio 2012
arte contemporanea
Location
PAVILLON
Lucca, Via Antonio Mordini, 64, (Lucca)
Lucca, Via Antonio Mordini, 64, (Lucca)
Orario di apertura
su appuntamento
Vernissage
19 Novembre 2011, ore 17 e domenica 20 dalle 15 alle 19
Autore
Curatore