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Norma Picciotto – Cantico dei Cantici
Norma Picciotto presenta 20 fotografie lavorate in digitale sovrapponendo immagini su livelli multipli e interpreta i versi del più celebre poema con sensibilità e forza visiva.
Comunicato stampa
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Quando Re Shlomò scrisse Il Cantico dei Cantici volle suscitare l’interesse di tutte le nazioni verso il profondo amore che lega Israel al Creatore. Pertanto compose per similitudine, questo poema d’amore allegorico in cui descrisse l’amore e la passione che lega due fidanzati.
Norma Picciotto presenta 20 fotografie lavorate in digitale sovrapponendo immagini su livelli multipli e interpreta i versi del più celebre poema con sensibilità e forza visiva. Nella tradizione ebraica il Cantico dei Cantici è considerato una metafora del legame tra Dio e il popolo d’Israele. Attribuito a Salomone, fu composto intorno al IV secolo a. C. ed è uno degli ultimi testi agiografi accolti nel Canone della Bibbia. (Agiografi) Nel Cantico, il vino viene paragonato ai migliori piaceri terreni, alle azioni misericordiose e ai miracoli; al frutto offerto a Dio, ai Giusti del popolo; all’insegnamento sereno e dolce impartito alla gente dai saggi e alla dimostrazione dell’amore verso l’Altissimo. Le vigne vengono paragonate alle case di studio e il melograno ricco di chicchi succosi ai 613 precetti.
Norma riporta il concetto di amore anche sul piano terreno e inserisce nelle foglie di vite frasi d’amore incise da coppie di innamorati sui fusti degli alberi, sui muretti e sulle panchine come a rendere indelebile e immortale il loro amore.
La mostra è stata esposta al Polo Museale di Trani Palazzo Lodispoto e al Medieval Jewish Museum di Lecce Palazzo Taurino.
Norma Picciotto presenta 20 fotografie lavorate in digitale sovrapponendo immagini su livelli multipli e interpreta i versi del più celebre poema con sensibilità e forza visiva. Nella tradizione ebraica il Cantico dei Cantici è considerato una metafora del legame tra Dio e il popolo d’Israele. Attribuito a Salomone, fu composto intorno al IV secolo a. C. ed è uno degli ultimi testi agiografi accolti nel Canone della Bibbia. (Agiografi) Nel Cantico, il vino viene paragonato ai migliori piaceri terreni, alle azioni misericordiose e ai miracoli; al frutto offerto a Dio, ai Giusti del popolo; all’insegnamento sereno e dolce impartito alla gente dai saggi e alla dimostrazione dell’amore verso l’Altissimo. Le vigne vengono paragonate alle case di studio e il melograno ricco di chicchi succosi ai 613 precetti.
Norma riporta il concetto di amore anche sul piano terreno e inserisce nelle foglie di vite frasi d’amore incise da coppie di innamorati sui fusti degli alberi, sui muretti e sulle panchine come a rendere indelebile e immortale il loro amore.
La mostra è stata esposta al Polo Museale di Trani Palazzo Lodispoto e al Medieval Jewish Museum di Lecce Palazzo Taurino.
12
gennaio 2017
Norma Picciotto – Cantico dei Cantici
Dal 12 al 28 gennaio 2017
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
BIBLIOTECA NAZIONALE UNIVERSITARIA
Torino, Piazza Carlo Alberto, 3, (Torino)
Torino, Piazza Carlo Alberto, 3, (Torino)
Orario di apertura
Dalle ore 10 alle 18 – Sabato dalle ore 10 alle 13 – domenica chiuso
Vernissage
12 Gennaio 2017, h 18.30
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