Il richiamo ironico alla Nouvelle Vague francese vuole sottolineare il clima comune che lega i quattro artisti in mostra, Pietro Finelli, Horatio Goni, Giuseppe Pinto e Gorazd Poposki, nell’uso della carta. Con un senso d’inusuale freschezza e di stupore che questo medium assume nei risultati di questi artisti.

E’ un viaggio avvolgente tra le pieghe della carta questa mostra, che si tratti delle piegature spazio temporali di Finelli, degli intrecci diagrammatici di Goni e Pinto, o delle stesure cromatiche di Poposki.

La carta è supporto e sviluppo spaziale, dis/piegante un’idea d’astrazione conurbata nella contemporaneità di un qui-e-ora declinata lungo i bordi tra la mente e il corpo dell’artista. Ed è con le mani intrise in questa realtà che gli artisti in mostra dispiegano la propria e complessa esperienza del mondo.

Pietro Finelli è nato a Montesarchio (BN), vive e lavora a Milano. Nel 2005 ha tenuto personali del proprio lavoro al Museo Castel Nuovo a Napoli e alla Fundaciòn F.J.Klemm di Buenos Aires. Ha partecipato a collettive presso la Turm Gallery, Helmstedt (Germania), al Kunsthalle Palazzo, Liestal (Svizzera), al Musée d’Art Moderne et Contemporain (Mamco), Ginevra, alla MC Gallery di New York.

Horatio Goni è nato a Buenos Aires, vive e lavora a Milano. Ha esposto all’ICA di Londra, alla Galleria Neon di Bologna, all’Auditorium dell’Università di Lille, alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna, al London Film Makers COOP di Londra, al Museo PAV di Berchilda.

Giuseppe Pinto è nato e vive e lavora a Lecce. Ha esposto alla PRS Gallery a Londra, alla Galleria Nicola Ricci a Pietrasanta, alla Galleria Omphalos di Terlizzi (Bari).

Gorazd Poposki è nato a Skopje, Macedonia. Vive e lavora a New York. Suoi lavori fanno parte della collezione permanente dell’University of Arkansas, del Dr. Adolf Hutlh a Francoforte, e altre collezioni private in USA, Great Britain, Japan, Greece e Macedonia.