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Novecento Privato. Da De Chirico a Vedova
Alcuni dei Giganti del 900 italiano tornano nelle sale che, nel secondo dopoguerra, li avevano accolti quali giovani protagonisti dellarte del loro tempo.
E, il loro, un ritorno emblematico, certo non nostalgico e nemmeno celebrativo. Tuttavia importante, perché il mezzo secolo e oltre, che è trascorso da quando questi stessi ambienti di via Manzoni 45 erano occupati dalla Galleria del Naviglio, ha portato a sedimentare valori, smorzare tensioni. Ha fatto di cronaca, Storia.
Confermando la piena validità di quelle che, allepoca, potevano apparire come personali proposte, intuizioni, visioni di un pur quotato gallerista.
Comunicato stampa
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Alcuni dei Giganti del 900 italiano tornano nelle sale che, nel secondo dopoguerra, li avevano accolti quali giovani protagonisti dellarte del loro tempo.
E, il loro, un ritorno emblematico, certo non nostalgico e nemmeno celebrativo. Tuttavia importante, perché il mezzo secolo e oltre, che è trascorso da quando questi stessi ambienti di via Manzoni 45 erano occupati dalla Galleria del Naviglio, ha portato a sedimentare valori, smorzare tensioni. Ha fatto di cronaca, Storia.
Confermando la piena validità di quelle che, allepoca, potevano apparire come personali proposte, intuizioni, visioni di un pur quotato gallerista.
Bottegantica, che oggi vivifica gli spazi che furono del Naviglio, vi propone Novecento privato. Da de Chirico a Vedova, dal 17 gennaio al 22 febbraio 2020. La mostra, che è a cura di Stefano Bosi, Valerio Mazzetti Rossi e Enzo Savoia, si avvale della consulenza scientifica di Fabio Benzi.
Ad esservi proposto è un excursus attentissimo di opere. Che facendo fulcro sui decenni del Naviglio opportunamente si allarga alla prima metà del Secolo Breve, per ripercorrere i momenti più straordinari vissuti dallarte e dalla cultura dal primo dopoguerra sino agli sviluppi del secondo: dal Futurismo alla Metafisica, dal Realismo Magico al Surrealismo, dal Ritorno allOrdine allInformale...
Il Novecento italiano, per metafora, è stato un oceano battuto da grandi onde. Battuto soprattutto dal perenne contrasto tra lapologia della forma e il suo annullamento, specie a partire dagli anni Trenta. Protagonisti delle pagine più significative della storia dellarte nazionale e internazionale, sono una serie di Maestri davanguardia che hanno contribuito alle rivoluzioni artistiche del XX secolo, partecipando alla creazione di nuove forme e immagini, attraverso sperimentazioni e ricerche, ricorda Stefano Bosi.
Novecento Privato. Da De Chirico a Vedova rievoca autori e momenti fondamentali di quel secolo, scegliendo di attingere le trenta opere esposte, esclusivamente da due importati collezioni private. Trenta opere che si legano fra loro in un dialogo appassionato, a formare idealmente una raccolta filologica dei principali fenomeni artistici italiani del secolo scorso. Una raccolta dal forte carattere meditativo e intimo, in cui è privilegiato il rapporto tra le opere e gli artisti che le hanno create, anticipa Enzo Savoia.
La sequenza è pensata come un viaggio cronologico e visivo, un racconto analitico e didattico che attraversa il nostro territorio culturale dal post-impressionismo alle avanguardie dinizio secolo (il Futurismo di Marinetti, Boccioni, Balla, Severini), gli anni del primo conflitto mondiale, il dopoguerra e gli anni Venti (Savinio, De Chirico, De Pisis, Sironi, Casorati, Alberto Martini, Marini), laffermazione del regime fascista e la seconda guerra mondiale (Carrà, Campigli, Arturo Martini, Prampolini, Pirandello, Guttuso, Manzù), il post-war tra le capitali europee e New York con laffermazione dellarte astratta (Fontana, Burri, Capogrossi, Vedova, Pomodoro).
Il percorso espositivo è pensato per essere fruito da un vasto pubblico, grazie anche a un apparato didattico sperimentale, capace di guidare il visitatore alla comprensione profonda di ogni singola opera.
Un omaggio dunque alluniversalità dellarte, ma anche un riconoscimento ai grandi artisti italiani del XX secolo. Questo e non solo è NOVECENTO PRIVATO. Da De Chirico a Vedova.
E, il loro, un ritorno emblematico, certo non nostalgico e nemmeno celebrativo. Tuttavia importante, perché il mezzo secolo e oltre, che è trascorso da quando questi stessi ambienti di via Manzoni 45 erano occupati dalla Galleria del Naviglio, ha portato a sedimentare valori, smorzare tensioni. Ha fatto di cronaca, Storia.
Confermando la piena validità di quelle che, allepoca, potevano apparire come personali proposte, intuizioni, visioni di un pur quotato gallerista.
Bottegantica, che oggi vivifica gli spazi che furono del Naviglio, vi propone Novecento privato. Da de Chirico a Vedova, dal 17 gennaio al 22 febbraio 2020. La mostra, che è a cura di Stefano Bosi, Valerio Mazzetti Rossi e Enzo Savoia, si avvale della consulenza scientifica di Fabio Benzi.
Ad esservi proposto è un excursus attentissimo di opere. Che facendo fulcro sui decenni del Naviglio opportunamente si allarga alla prima metà del Secolo Breve, per ripercorrere i momenti più straordinari vissuti dallarte e dalla cultura dal primo dopoguerra sino agli sviluppi del secondo: dal Futurismo alla Metafisica, dal Realismo Magico al Surrealismo, dal Ritorno allOrdine allInformale...
Il Novecento italiano, per metafora, è stato un oceano battuto da grandi onde. Battuto soprattutto dal perenne contrasto tra lapologia della forma e il suo annullamento, specie a partire dagli anni Trenta. Protagonisti delle pagine più significative della storia dellarte nazionale e internazionale, sono una serie di Maestri davanguardia che hanno contribuito alle rivoluzioni artistiche del XX secolo, partecipando alla creazione di nuove forme e immagini, attraverso sperimentazioni e ricerche, ricorda Stefano Bosi.
Novecento Privato. Da De Chirico a Vedova rievoca autori e momenti fondamentali di quel secolo, scegliendo di attingere le trenta opere esposte, esclusivamente da due importati collezioni private. Trenta opere che si legano fra loro in un dialogo appassionato, a formare idealmente una raccolta filologica dei principali fenomeni artistici italiani del secolo scorso. Una raccolta dal forte carattere meditativo e intimo, in cui è privilegiato il rapporto tra le opere e gli artisti che le hanno create, anticipa Enzo Savoia.
La sequenza è pensata come un viaggio cronologico e visivo, un racconto analitico e didattico che attraversa il nostro territorio culturale dal post-impressionismo alle avanguardie dinizio secolo (il Futurismo di Marinetti, Boccioni, Balla, Severini), gli anni del primo conflitto mondiale, il dopoguerra e gli anni Venti (Savinio, De Chirico, De Pisis, Sironi, Casorati, Alberto Martini, Marini), laffermazione del regime fascista e la seconda guerra mondiale (Carrà, Campigli, Arturo Martini, Prampolini, Pirandello, Guttuso, Manzù), il post-war tra le capitali europee e New York con laffermazione dellarte astratta (Fontana, Burri, Capogrossi, Vedova, Pomodoro).
Il percorso espositivo è pensato per essere fruito da un vasto pubblico, grazie anche a un apparato didattico sperimentale, capace di guidare il visitatore alla comprensione profonda di ogni singola opera.
Un omaggio dunque alluniversalità dellarte, ma anche un riconoscimento ai grandi artisti italiani del XX secolo. Questo e non solo è NOVECENTO PRIVATO. Da De Chirico a Vedova.
16
gennaio 2020
Novecento Privato. Da De Chirico a Vedova
Dal 16 gennaio al 22 febbraio 2020
arte moderna e contemporanea
Location
BOTTEGANTICA
Milano, Via Alessandro Manzoni, 45, (Milano)
Milano, Via Alessandro Manzoni, 45, (Milano)
Biglietti
Ingresso libero. Visite guidate: su prenotazione, € 5 cad. Gruppi compresi tra le 10 e le 20 persone
Orario di apertura
da martedì al sabato 10-13; 15-19.
Vernissage
16 Gennaio 2020, , su invito
Editore
Bottegantica edizioni
Ufficio stampa
STUDIO ESSECI
Curatore