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Now and Ever. Pattern and Decoration
Mostra collettiva con opere di Lucas Beaufort, Andy Cruz di House Industries, Jacob Hashimoto, Barry McGee, Fulvia Mendini, Tarsila Schubert, incentrata sul ruolo del pattern e della decorazione.
Comunicato stampa
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Spesso sono i frammenti della storia, quelli meno conosciuti, da scoprire o riscoprire, a offrire spunti per leggere il presente. Partendo dall’assunto, facilmente dimostrabile che, in particolare nell’arte americana, il minimalismo ha rappresentato la linea dominante protrattasi fino a oggi, esistono però varianti culturali e visive che hanno riflettuto sugli elementi decorativi, sulla compresenza di materiali “estranei” provenienti da forme minori o dalla cultura di massa.
Oggi parliamo più facilmente di contaminazioni, le continue incursioni tra alto e basso sono un lascito coerente del postmoderno; negli anni ’70, invece, non era così e infatti la breve avventura di Pattern and Decoration, a cui si ispira questa mostra, ha rappresentato un’eccezione che i nostri tempi leggono come un’espressione assolutamente preveggente.
Sorto a New York nel 1975, Pattern and Decoration non è esattamente un movimento o un gruppo ma più che altro una tra le reazioni più significative al minimalismo e all’arte concettuale. Alcuni pittori astratti di diverse generazioni – come Valerie Jaudon, Joyce Kozloff, Miriam Schapiro – si riunirono a Manhattan, per discutere delle nuove tendenze decorative. Pattern and Decoration si è concretizzato in una serie di incontri pubblici, eventi, conferenze e nella prima collettiva Ten Approaches to the Decorative. Il riconoscimento da parte della critica fu immediato, così come il successo commerciale. Sostenuto e promosso dalla gallerista Holly Salomon in primis e da critici influenti del tempo, Pattern and Decoration ottenne buona visibilità sia in America, con la mostra Pattern Painting al PS1, sia in Europa, grazie alla prima esposizione oltreoceano al Palais des Beaux Arts di Bruxelles.
Ciò che ci portiamo dietro dal fatto storico, in questa interessante mostra ideata dalla Galleria Antonio Colombo, è innanzitutto il riscatto del pattern da una posizione secondaria, subordinata e accessoria. Partecipano a Now and Ever. Pattern and Decoration il francese Lucas Beaufort, nato a Cannes nel 1981, gli americani Jacob Hashimoto, nato a Greeley (Colorado) nel 1973, Andy Cruz di House Industries, fondata assieme a Rich Roat nel Delaware degli anni ‘90, e Barry McGee, nato a San Francisco nel 1966. Due le presenze femminili: Fulvia Mendini, nata a Milano nel 1966 e Tarsila Schubert, nata in Brasile nel 1987.
I lavori degli artisti in mostra sono tra loro molto diversi, eppure accomunati dall’operare attraverso le influenze che vanno oltre l’accademismo, dall’abbattimento del confine tra arte e design, e dall’indistinzione programmatica tra motivo e decorazione senza confine tra sfondo e primo piano. Caratteristica comune tra i lavori è che non c’è enfasi sugli aspetti specifici della composizione che copre la superficie da un bordo all’altro in un design omnicomprensivo, con una varietà di media utilizzati, che vanno dalla pittura, anche su materiali non convenzionali, alla ceramica, alla litografia, al tessuto.
Oggi parliamo più facilmente di contaminazioni, le continue incursioni tra alto e basso sono un lascito coerente del postmoderno; negli anni ’70, invece, non era così e infatti la breve avventura di Pattern and Decoration, a cui si ispira questa mostra, ha rappresentato un’eccezione che i nostri tempi leggono come un’espressione assolutamente preveggente.
Sorto a New York nel 1975, Pattern and Decoration non è esattamente un movimento o un gruppo ma più che altro una tra le reazioni più significative al minimalismo e all’arte concettuale. Alcuni pittori astratti di diverse generazioni – come Valerie Jaudon, Joyce Kozloff, Miriam Schapiro – si riunirono a Manhattan, per discutere delle nuove tendenze decorative. Pattern and Decoration si è concretizzato in una serie di incontri pubblici, eventi, conferenze e nella prima collettiva Ten Approaches to the Decorative. Il riconoscimento da parte della critica fu immediato, così come il successo commerciale. Sostenuto e promosso dalla gallerista Holly Salomon in primis e da critici influenti del tempo, Pattern and Decoration ottenne buona visibilità sia in America, con la mostra Pattern Painting al PS1, sia in Europa, grazie alla prima esposizione oltreoceano al Palais des Beaux Arts di Bruxelles.
Ciò che ci portiamo dietro dal fatto storico, in questa interessante mostra ideata dalla Galleria Antonio Colombo, è innanzitutto il riscatto del pattern da una posizione secondaria, subordinata e accessoria. Partecipano a Now and Ever. Pattern and Decoration il francese Lucas Beaufort, nato a Cannes nel 1981, gli americani Jacob Hashimoto, nato a Greeley (Colorado) nel 1973, Andy Cruz di House Industries, fondata assieme a Rich Roat nel Delaware degli anni ‘90, e Barry McGee, nato a San Francisco nel 1966. Due le presenze femminili: Fulvia Mendini, nata a Milano nel 1966 e Tarsila Schubert, nata in Brasile nel 1987.
I lavori degli artisti in mostra sono tra loro molto diversi, eppure accomunati dall’operare attraverso le influenze che vanno oltre l’accademismo, dall’abbattimento del confine tra arte e design, e dall’indistinzione programmatica tra motivo e decorazione senza confine tra sfondo e primo piano. Caratteristica comune tra i lavori è che non c’è enfasi sugli aspetti specifici della composizione che copre la superficie da un bordo all’altro in un design omnicomprensivo, con una varietà di media utilizzati, che vanno dalla pittura, anche su materiali non convenzionali, alla ceramica, alla litografia, al tessuto.
29
settembre 2022
Now and Ever. Pattern and Decoration
Dal 29 settembre al 19 novembre 2022
arte contemporanea
Location
ANTONIO COLOMBO ARTE CONTEMPORANEA
Milano, Via Solferino, 44, (Milano)
Milano, Via Solferino, 44, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 10-13 e 15-19
sabato ore 15-19
Vernissage
29 Settembre 2022, 17.30-20.30
Autore
Autore testo critico
Progetto grafico