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Nu de Dos Arte – Genio e Follia
Esiste una connessione tra il genio e la follia? Sì, se andiamo a considerare la Storia. Muove da questo problema l’indagine di Nu de Dos Arte, applicata a tre campi dell’ingegno umano: l’arte, gli scacchi e la matematica. In occasione della tappa finale del Premio Giovani Artisti di Borgomanero vengono presentati i primi due capitoli della trilogia dedicati, rispettivamente, a Carlo Zinelli (1916-1974) e Paul Morphy (1837-1884). Il ciclo si concluderà, nel 2012, con un’opera sul matematico ungherese Paul Erdős (1913-1996).
Comunicato stampa
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Genio e Follia
30 agosto-3 settembre
Galleria EventiNove, c.so Garibaldi 29, Borgomanero (NO)
Galleria BorgoArte, c.so Mazzini 51, Borgomanero (NO)
Inaugurazione: 30 agosto, ore 18
Esiste una connessione tra il genio e la follia? Sì, se andiamo a considerare la Storia. Muove da questo problema l’indagine di Nu de Dos Arte, applicata a tre campi dell’ingegno umano: l’arte, gli scacchi e la matematica. In occasione della tappa finale del Premio Giovani Artisti di Borgomanero vengono presentati i primi due capitoli della trilogia dedicati, rispettivamente, a Carlo Zinelli (1916-1974) e Paul Morphy (1837-1884). Il ciclo si concluderà, nel 2012, con un’opera sul matematico ungherese Paul Erdős (1913-1996).
Oggetto della prima video-art, Zinelli - in the Painter’s mind, in mostra alla Galleria EventiNove, è la psicosi del pittore Carlo Zinelli. Nel fondo anti-narrativa, riproduce il meccanismo persecutorio-ossessivo della mente. Le fantasie si rincorrono, passato, presente e futuro si fondono in un unicum ove tutto è compresente, infinito e indefinito.
Quattro sono i video che compongono l’opera, quattro i performer. Il quattro è il “numero magico” di Zinelli, Ricorre nelle opere, acquisendo la valenza di simbolo. E ricorre nella vita, nella parabola artistica ed esistenziale.
Il primo battito è la nascita. Quattro ombre s’inseguono intorno a un centro. Si delinea una spirale, fatta di movimenti antitetici e contrari. Il ritmo cresce. Lento, quindi veloce. È la vita che nasce e prende velocità. Fino al climax. Fino all’afasia.
Esplode la guerra. Quella vera, conosciuta da Zinelli in Spagna nel 1939. L’aggressività latente esplode, l’amico di ieri si alterna al nemico di oggi. Bim, bum, bam: quattro ombre giocano, si offendono.
È’ la volta dell’arte. Nel movimento antitetico dei performer si consuma l’atto estetico, fondazionale. Il gesto si fa segno. Quattro performer si acquattano, gridano, trovano una via d’espressione.
Breve soffio è la vita dell’uomo. Torna la spirale. Veloce, poi lenta. Il ritmo decresce, i movimenti si sfaldano. A una a una le ombre si ritraggono. Rimane il tombino. Il centro neutro, assoluto, gravitazionale.
Oggetto della seconda video-art, A Morphy’s Game, in mostra da BorgoArte, è la psicosi dello scacchista Paul Morphy. Strutturata su due livelli, rappresenta il moto ondivago della mente. Torna il passato, i temi rimangono quelli di sempre.
Il primo livello è la partita a scacchi, l’immortale del 1858. Morphy all’Opèra di Parigi contro il Duca di Brunswick e il Conte Isouard, un capolavoro di ogni tempo. La partita è montata al contrario, dal matto allo schieramento iniziale. La regressione alle origini porta con sé il dono insopprimibile della libertà. Lo schiudersi delle possibilità scatena, con Kierkegaard, la disperazione esistenziale.
È la volta del padre. Il padre-giudice, il padre-Re. Il passato incombe. È una statua sepolta dagli anni. L’interazione è destinata allo scacco. Il gioco spezzato. Non c’è dialogo con ciò che è stato. Non per chi nega la libertà. Chi si ferma, non va a fondo delle cose. Il padre-re, non visto, nel finale, fa il gesto atteso.
Carlo ZInelli nasce nel 1916 a San Giovanni Lupatoto (Vr). Nel periodo post adolescenziale si appassiona di musica, e questa passione ritornerà poi nei suoi deliri, che avranno sempre un fondo ritmico. Nel 1938 viene arruolato e partecipa alla guerra di Spagna: il fronte diverrà fatale per la sua psiche. Dopo vari ricoveri e terapie, tra cui l’elettroshock, viene internato nell’ospedale psichiatrico di Verona nell’aprile del 1947, con la diagnosi di schizofrenia paranoide. Nel 1957, uno scultore irlandese apre un atelier, dove svolge seminari di Art Therapy, all’interno del parco dell’ospedale. In questo atelier Zinelli trova il modo di sfogare la sua espressività, dipingendo fino a 8 ore al giorno. Nel 1969 Zinelli viene trasferito in un altro ospedale: da quel momento la sua ispirazione avrà un brusco calo, anche se continuerà a dipingere utilizzando perfino nuove tecniche. Divenuto ormai celebre, Zinelli muore a Verona nel 1974, per una broncopolmonite.
Paul Morphy nasce nel 1837 a New Orleans. Ancora bambino, apprende dal padre, il giudice Alonzo Morphy, il gioco degli scacchi. Nel 1857 sbaraglia gli avversari al primo congresso americano di scacchi. Nel 1858 sbarca in Europa per sfidare Howard Staunton, che sempre riuscirà ad evitare l’incontro, adducendo scuse risibili. Tornato in patria, dopo la trionfale tournée, Morphy abbandona il gioco per tentare la carriera forense, come il padre prima di lui. Vittima di crescenti attacchi paranoici, complice lo scoppio della Guerra di Secessione, non riuscirà mai a praticare la professione di avvocato. Sempre più isolato, in preda a gravi depressioni, muore a New Orleans il 10 luglio 1884, ucciso da una sincope.
Nu de Dos Arte è un gruppo di ricerca artistica fondato nel 2010. Il nucleo della compagnia è composto dal giornalista Roberto Rizzente, l’educatrice Evangelia Kopidou, il fotografo Andrea Torsetta e l’architetto Debora Palmieri, in collaborazione col fotografo Lorenzo Monti e l’organizzatore Federico Mastellari. Attivo dal 2009 con la realizzazione dello spettacolo Veglia / Ολονυχτία, presentato al Fringe Festival di Atene, nel 2011 conclude le riprese del cortometraggio Sei quello che vedi e le prime due tappe del trittico Genio e Follia. Tra i progetti futuri, i cortometraggi Il miracolo, 5:8 e un documentario sui paesi grecofoni dell’Italia meridionale. Eterogeneo per esperienze e vocazioni dei componenti, il gruppo indaga le dimensioni ludiche e più riposte del vivere comune con un linguaggio franto, polisemantico, dove preponderante è la valenza visiva, mai disgiunta dalle ragioni della parola, spesso radicata nel sogno, nella favola e nel mito.
30 agosto-3 settembre
Galleria EventiNove, c.so Garibaldi 29, Borgomanero (NO)
Galleria BorgoArte, c.so Mazzini 51, Borgomanero (NO)
Inaugurazione: 30 agosto, ore 18
Esiste una connessione tra il genio e la follia? Sì, se andiamo a considerare la Storia. Muove da questo problema l’indagine di Nu de Dos Arte, applicata a tre campi dell’ingegno umano: l’arte, gli scacchi e la matematica. In occasione della tappa finale del Premio Giovani Artisti di Borgomanero vengono presentati i primi due capitoli della trilogia dedicati, rispettivamente, a Carlo Zinelli (1916-1974) e Paul Morphy (1837-1884). Il ciclo si concluderà, nel 2012, con un’opera sul matematico ungherese Paul Erdős (1913-1996).
Oggetto della prima video-art, Zinelli - in the Painter’s mind, in mostra alla Galleria EventiNove, è la psicosi del pittore Carlo Zinelli. Nel fondo anti-narrativa, riproduce il meccanismo persecutorio-ossessivo della mente. Le fantasie si rincorrono, passato, presente e futuro si fondono in un unicum ove tutto è compresente, infinito e indefinito.
Quattro sono i video che compongono l’opera, quattro i performer. Il quattro è il “numero magico” di Zinelli, Ricorre nelle opere, acquisendo la valenza di simbolo. E ricorre nella vita, nella parabola artistica ed esistenziale.
Il primo battito è la nascita. Quattro ombre s’inseguono intorno a un centro. Si delinea una spirale, fatta di movimenti antitetici e contrari. Il ritmo cresce. Lento, quindi veloce. È la vita che nasce e prende velocità. Fino al climax. Fino all’afasia.
Esplode la guerra. Quella vera, conosciuta da Zinelli in Spagna nel 1939. L’aggressività latente esplode, l’amico di ieri si alterna al nemico di oggi. Bim, bum, bam: quattro ombre giocano, si offendono.
È’ la volta dell’arte. Nel movimento antitetico dei performer si consuma l’atto estetico, fondazionale. Il gesto si fa segno. Quattro performer si acquattano, gridano, trovano una via d’espressione.
Breve soffio è la vita dell’uomo. Torna la spirale. Veloce, poi lenta. Il ritmo decresce, i movimenti si sfaldano. A una a una le ombre si ritraggono. Rimane il tombino. Il centro neutro, assoluto, gravitazionale.
Oggetto della seconda video-art, A Morphy’s Game, in mostra da BorgoArte, è la psicosi dello scacchista Paul Morphy. Strutturata su due livelli, rappresenta il moto ondivago della mente. Torna il passato, i temi rimangono quelli di sempre.
Il primo livello è la partita a scacchi, l’immortale del 1858. Morphy all’Opèra di Parigi contro il Duca di Brunswick e il Conte Isouard, un capolavoro di ogni tempo. La partita è montata al contrario, dal matto allo schieramento iniziale. La regressione alle origini porta con sé il dono insopprimibile della libertà. Lo schiudersi delle possibilità scatena, con Kierkegaard, la disperazione esistenziale.
È la volta del padre. Il padre-giudice, il padre-Re. Il passato incombe. È una statua sepolta dagli anni. L’interazione è destinata allo scacco. Il gioco spezzato. Non c’è dialogo con ciò che è stato. Non per chi nega la libertà. Chi si ferma, non va a fondo delle cose. Il padre-re, non visto, nel finale, fa il gesto atteso.
Carlo ZInelli nasce nel 1916 a San Giovanni Lupatoto (Vr). Nel periodo post adolescenziale si appassiona di musica, e questa passione ritornerà poi nei suoi deliri, che avranno sempre un fondo ritmico. Nel 1938 viene arruolato e partecipa alla guerra di Spagna: il fronte diverrà fatale per la sua psiche. Dopo vari ricoveri e terapie, tra cui l’elettroshock, viene internato nell’ospedale psichiatrico di Verona nell’aprile del 1947, con la diagnosi di schizofrenia paranoide. Nel 1957, uno scultore irlandese apre un atelier, dove svolge seminari di Art Therapy, all’interno del parco dell’ospedale. In questo atelier Zinelli trova il modo di sfogare la sua espressività, dipingendo fino a 8 ore al giorno. Nel 1969 Zinelli viene trasferito in un altro ospedale: da quel momento la sua ispirazione avrà un brusco calo, anche se continuerà a dipingere utilizzando perfino nuove tecniche. Divenuto ormai celebre, Zinelli muore a Verona nel 1974, per una broncopolmonite.
Paul Morphy nasce nel 1837 a New Orleans. Ancora bambino, apprende dal padre, il giudice Alonzo Morphy, il gioco degli scacchi. Nel 1857 sbaraglia gli avversari al primo congresso americano di scacchi. Nel 1858 sbarca in Europa per sfidare Howard Staunton, che sempre riuscirà ad evitare l’incontro, adducendo scuse risibili. Tornato in patria, dopo la trionfale tournée, Morphy abbandona il gioco per tentare la carriera forense, come il padre prima di lui. Vittima di crescenti attacchi paranoici, complice lo scoppio della Guerra di Secessione, non riuscirà mai a praticare la professione di avvocato. Sempre più isolato, in preda a gravi depressioni, muore a New Orleans il 10 luglio 1884, ucciso da una sincope.
Nu de Dos Arte è un gruppo di ricerca artistica fondato nel 2010. Il nucleo della compagnia è composto dal giornalista Roberto Rizzente, l’educatrice Evangelia Kopidou, il fotografo Andrea Torsetta e l’architetto Debora Palmieri, in collaborazione col fotografo Lorenzo Monti e l’organizzatore Federico Mastellari. Attivo dal 2009 con la realizzazione dello spettacolo Veglia / Ολονυχτία, presentato al Fringe Festival di Atene, nel 2011 conclude le riprese del cortometraggio Sei quello che vedi e le prime due tappe del trittico Genio e Follia. Tra i progetti futuri, i cortometraggi Il miracolo, 5:8 e un documentario sui paesi grecofoni dell’Italia meridionale. Eterogeneo per esperienze e vocazioni dei componenti, il gruppo indaga le dimensioni ludiche e più riposte del vivere comune con un linguaggio franto, polisemantico, dove preponderante è la valenza visiva, mai disgiunta dalle ragioni della parola, spesso radicata nel sogno, nella favola e nel mito.
30
agosto 2011
Nu de Dos Arte – Genio e Follia
Dal 30 agosto al 03 settembre 2011
arte contemporanea
Location
GALLERIA BORGOARTE
Borgomanero, Corso Giuseppe Mazzini, 51, (Novara)
Borgomanero, Corso Giuseppe Mazzini, 51, (Novara)
Vernissage
30 Agosto 2011, ore 18
Autore