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Nucleo – da Francis Bacon • II tappa
Alessandra Cristiani, danzatrice e coreografa, propone una trilogia ispirata a tre grandi artisti: Egon Schiele, Francis Bacon e Auguste Rodin.
Comunicato stampa
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Alessandra Cristiani
Trilogia- la questione del corpo e l’arte di E. Schiele, F. Bacon, A. Rodin
Alessandra Cristiani danzatrice e coreografa, profonda conoscitrice del pensiero e della pratica dell’Ankoku Butoh e presenza iconica della compagnia Habillé d’Eau, incarna totalmente l’idea di corpo come casa, di luogo di mistero e fascino, di luci e ombre. Già presente in altre edizioni del Festival, propone una trilogia ispirata a tre grandi artisti: Egon Schiele, Francis Bacon e Auguste Rodin. La trilogia indaga il valore della corporeità nell’epoca contemporanea e l’incidenza del corpo carnale nelle arti performative, prendendo ispirazione dall’arte di queste tre grandi personalità, autori irriducibili che hanno messo in crisi e rivoluzionato il segno iconografico seguendo necessità e desideri intimi e personali.
Nucleo – da Francis Bacon
II tappa
Di quale corpo abbiamo paura? Quale fiducia riponiamo nel corpo se non quella che viene soddisfatta dal nostro grado di controllo, di manipolazione, di devianza? Forse per una intuizione carnale siamo di fronte a una fenomenologia invisibile e materiale, che si fa largo tra muscoli, nervi, ossa, flussi emozionali, fiorendo ogni volta nelle sue delicate alterazioni organiche. Esiste il corpo come allarme che impercettibilmente sopravvive al suo universo interiore. È quel corpo dal suo reame oscuro, a testimoniare che non c’è discorso, organizzazione immaginativa, realtà tangibile che possa afferrarlo per come è, nel verso che ha, nel suo divenire enigmatico. La fragilità, il mistero sono le uniche voragini che possono tentare di avvicinarlo.
(Alessandra Cristiani)
concept e performance Alessandra Cristiani
musica e suono Claudio Moneta, Iva Bittova
luce Gianni Staropoli
scatti in Polaroid (istantanee Fuji Film) Samantha Marenzi
fotografie di scena Alberto Canu
produzione PinDoc
coproduzione Teatro Akropolis, Triangolo Scaleno Teatro
con il sostegno di Armunia / Festival Inequilibrio
in collaborazione con Lios, Alfabeto performativo
con il contributo di MiC – Ministero della Cultura, Regione Siciliana
grazie a Francesca Alterio, Simona Silvestri, Karine Ponties Cie Dame de Pic, Silvana Barbarini – Vera Stasi. Progetti per la scena
Alessandra Cristiani è performer e danzatrice. Dal 1996 indaga il pensiero e la pratica dell’Ankoku Butoh. Studia danza contemporanea con Moses Pendleton, Giovanna Summo, Domenique Dupuy, Hervè Diasnas; tecniche del mimo trasparente con Hal Yamanouchi; danza butō con Masaki Iwana, Akira Kasai, Akaji Maro, Tadashi Endo, Ko Murobushi, Yoko Muronoi, Hisako Horikawa, Toru Iwashita, Daisuke Yoshimoto, Atsushi Takenouchi, Kohshou Nanami, Yuko Kaseki. Crea e dirige, con la compagnia Lios, la rassegna internazionale di danza butō Trasform’azioni (2001-2011). Per il biennio 2011-13 è coreografa in residenza per l’Accademia Filarmonica Romana, inserendo performance in natura nel Festival Internazionale della Danza 2013. Lavora come solista e, stabilmente, nella compagnia Habillé d’eau diretta da Silvia Rampelli (Premio Ubu 2018 per lo spettacolo Euforia), presentando i suoi lavori in Italia, Polonia, Bosnia, Francia, Stati Uniti.
Trilogia- la questione del corpo e l’arte di E. Schiele, F. Bacon, A. Rodin
Alessandra Cristiani danzatrice e coreografa, profonda conoscitrice del pensiero e della pratica dell’Ankoku Butoh e presenza iconica della compagnia Habillé d’Eau, incarna totalmente l’idea di corpo come casa, di luogo di mistero e fascino, di luci e ombre. Già presente in altre edizioni del Festival, propone una trilogia ispirata a tre grandi artisti: Egon Schiele, Francis Bacon e Auguste Rodin. La trilogia indaga il valore della corporeità nell’epoca contemporanea e l’incidenza del corpo carnale nelle arti performative, prendendo ispirazione dall’arte di queste tre grandi personalità, autori irriducibili che hanno messo in crisi e rivoluzionato il segno iconografico seguendo necessità e desideri intimi e personali.
Nucleo – da Francis Bacon
II tappa
Di quale corpo abbiamo paura? Quale fiducia riponiamo nel corpo se non quella che viene soddisfatta dal nostro grado di controllo, di manipolazione, di devianza? Forse per una intuizione carnale siamo di fronte a una fenomenologia invisibile e materiale, che si fa largo tra muscoli, nervi, ossa, flussi emozionali, fiorendo ogni volta nelle sue delicate alterazioni organiche. Esiste il corpo come allarme che impercettibilmente sopravvive al suo universo interiore. È quel corpo dal suo reame oscuro, a testimoniare che non c’è discorso, organizzazione immaginativa, realtà tangibile che possa afferrarlo per come è, nel verso che ha, nel suo divenire enigmatico. La fragilità, il mistero sono le uniche voragini che possono tentare di avvicinarlo.
(Alessandra Cristiani)
concept e performance Alessandra Cristiani
musica e suono Claudio Moneta, Iva Bittova
luce Gianni Staropoli
scatti in Polaroid (istantanee Fuji Film) Samantha Marenzi
fotografie di scena Alberto Canu
produzione PinDoc
coproduzione Teatro Akropolis, Triangolo Scaleno Teatro
con il sostegno di Armunia / Festival Inequilibrio
in collaborazione con Lios, Alfabeto performativo
con il contributo di MiC – Ministero della Cultura, Regione Siciliana
grazie a Francesca Alterio, Simona Silvestri, Karine Ponties Cie Dame de Pic, Silvana Barbarini – Vera Stasi. Progetti per la scena
Alessandra Cristiani è performer e danzatrice. Dal 1996 indaga il pensiero e la pratica dell’Ankoku Butoh. Studia danza contemporanea con Moses Pendleton, Giovanna Summo, Domenique Dupuy, Hervè Diasnas; tecniche del mimo trasparente con Hal Yamanouchi; danza butō con Masaki Iwana, Akira Kasai, Akaji Maro, Tadashi Endo, Ko Murobushi, Yoko Muronoi, Hisako Horikawa, Toru Iwashita, Daisuke Yoshimoto, Atsushi Takenouchi, Kohshou Nanami, Yuko Kaseki. Crea e dirige, con la compagnia Lios, la rassegna internazionale di danza butō Trasform’azioni (2001-2011). Per il biennio 2011-13 è coreografa in residenza per l’Accademia Filarmonica Romana, inserendo performance in natura nel Festival Internazionale della Danza 2013. Lavora come solista e, stabilmente, nella compagnia Habillé d’eau diretta da Silvia Rampelli (Premio Ubu 2018 per lo spettacolo Euforia), presentando i suoi lavori in Italia, Polonia, Bosnia, Francia, Stati Uniti.
21
ottobre 2022
Nucleo – da Francis Bacon • II tappa
21 ottobre 2022
arte contemporanea
arti performative
danza
arti performative
danza
Location
Spazio Fattoria/Fabbrica del Vapore
Milano, Via Giulio Cesare Procaccini, 4, (MI)
Milano, Via Giulio Cesare Procaccini, 4, (MI)
Biglietti
intero 12€ - ridotto 10€ under 30/over 65
Orario di apertura
ore 20.30
Sito web
Ufficio stampa
Renata Viola
Autore
Produzione organizzazione