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Nunzio Bibbo’ – Il guerriero del tempo
E’ uno scultore-pittore che porta con se’, costantemente, il tratto dell’ artista che ricerca in solitudine, chI non e’ predisposto a far parte di movimenti o correnti. Il suo lavoro la sua opera e’ fatta per essere letta, goduta e interiorizzata.
Comunicato stampa
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Nel corso della inaugurazione Aniello Montano illustrera' il quaderno "Volerete tutti" prodotto
dal laboratorio di scrittura creativa curato presso "Il Ramo d'Oro" da Pasquale Sica e Paola Rago
BIOGRAFIA DI NUNZIO BIBBO’
Nunzio Bibbò nasce fra i contadini e i terracottari dell’ Alto Sannio, a Castelvetere, il 23 marzo 1946. Con gli artigiani inizia a manipolare l’argilla a 5-6 anni.. Nel 1961 si iscrive ai corsi superiori di scultura dell’antica scuola di Posillipo. Per tutto il corso degli anni sessanta Napoli diventa la sua città, vi studia, la scopre nei suoi aspetti più tradizionali e popolari, lavora nei ristoranti durante l’estate, vive nelle piccole e modeste pensioni napoletane assieme a studenti universitari. Gli Studi dei suoi insegnanti di scultura, Tomai e Dell’Erma, sono la sede dove scoprire l’essenza del lavoro e della vita di un artista. Nel 1964 si iscrive all’Accademia dove incontra l’insegnamento di Emilio Greco (il classicismo nella scultura moderna), Mazzacurati (la figurazione moderna), Umberto Mastroianni.(l’astrattismo); ma la continuita' dell’insegnamento, nella conduzione del corsi, Viene garantita da Augusto Perez.
Quando gli si chiede perché non si sia espresso con linguaggi figurativi realisti, ricorda gli anni dello scontro acceso fra sostenitori dei diversi linguaggi espressivi, del conseguente coinvolgimento prodotto fra gli studenti dell’ Accademia, per aggiungere: «Ho avuto la possibilità di apprendere da molte fonti e ho trovato nella neo-figurazione il linguaggio all’interno del quale condurre la mia ricerca. Il riferimento della mia attività creativa è il sud, la mediterraneità e la sua terra». Comincia ad esporre a Napoli e in altre città del Sud mentre inizia ad insegnare a Benevento.
Nel 1972 riceve l’incarico di insegnante a Brera dove accetta di restare per un solo anno; nel 1973, infatti, si trasferisce a Roma.
Roma diventa la sua nuova citta' dalla quale riceve sollecitazioni importanti, suggestioni che arricchiranno la sua arte. Intesse relazioni con il mondo artistico romano ma la sua indole e' quella del creatore che con discrezione si apparta, vivendo esclusivamente il proprio Studio. . Nel 1975 è presente alla X Quadriennale, nel 1976 l’Università di Cincinnati gli dedica una personale, mentre estende la sua attività creativa all’arte incisoria.
Nel 1980 il Museo d’arte di Sofia organizza una sua importante personale e gli dedica una sala permanente.
Nel 1985 è l’Istituto di Cultura di Monaco a riservargli un personale, mentre la GaIlery Print Workshop di Melbourne l’organizza nel 1989.
E' In corso attualmente a Roma una sua mostra nel Complesso del Vittoriano.
Fra le diverse opere monumentali create da Bibbò, la piu' complesse la termina nel 1988: la porta, sui temi della vita di S. Paolo, per la Cattedrale di Reggio Calabria. E' uno scultore-pittore che porta con se', costantemente, il tratto dell’ artista che ricerca in solitudine, chI non e' predisposto a far parte di movimenti o correnti. Il suo lavoro la sua opera e' fatta per essere letta, goduta e interiorizzata.
dal laboratorio di scrittura creativa curato presso "Il Ramo d'Oro" da Pasquale Sica e Paola Rago
BIOGRAFIA DI NUNZIO BIBBO’
Nunzio Bibbò nasce fra i contadini e i terracottari dell’ Alto Sannio, a Castelvetere, il 23 marzo 1946. Con gli artigiani inizia a manipolare l’argilla a 5-6 anni.. Nel 1961 si iscrive ai corsi superiori di scultura dell’antica scuola di Posillipo. Per tutto il corso degli anni sessanta Napoli diventa la sua città, vi studia, la scopre nei suoi aspetti più tradizionali e popolari, lavora nei ristoranti durante l’estate, vive nelle piccole e modeste pensioni napoletane assieme a studenti universitari. Gli Studi dei suoi insegnanti di scultura, Tomai e Dell’Erma, sono la sede dove scoprire l’essenza del lavoro e della vita di un artista. Nel 1964 si iscrive all’Accademia dove incontra l’insegnamento di Emilio Greco (il classicismo nella scultura moderna), Mazzacurati (la figurazione moderna), Umberto Mastroianni.(l’astrattismo); ma la continuita' dell’insegnamento, nella conduzione del corsi, Viene garantita da Augusto Perez.
Quando gli si chiede perché non si sia espresso con linguaggi figurativi realisti, ricorda gli anni dello scontro acceso fra sostenitori dei diversi linguaggi espressivi, del conseguente coinvolgimento prodotto fra gli studenti dell’ Accademia, per aggiungere: «Ho avuto la possibilità di apprendere da molte fonti e ho trovato nella neo-figurazione il linguaggio all’interno del quale condurre la mia ricerca. Il riferimento della mia attività creativa è il sud, la mediterraneità e la sua terra». Comincia ad esporre a Napoli e in altre città del Sud mentre inizia ad insegnare a Benevento.
Nel 1972 riceve l’incarico di insegnante a Brera dove accetta di restare per un solo anno; nel 1973, infatti, si trasferisce a Roma.
Roma diventa la sua nuova citta' dalla quale riceve sollecitazioni importanti, suggestioni che arricchiranno la sua arte. Intesse relazioni con il mondo artistico romano ma la sua indole e' quella del creatore che con discrezione si apparta, vivendo esclusivamente il proprio Studio. . Nel 1975 è presente alla X Quadriennale, nel 1976 l’Università di Cincinnati gli dedica una personale, mentre estende la sua attività creativa all’arte incisoria.
Nel 1980 il Museo d’arte di Sofia organizza una sua importante personale e gli dedica una sala permanente.
Nel 1985 è l’Istituto di Cultura di Monaco a riservargli un personale, mentre la GaIlery Print Workshop di Melbourne l’organizza nel 1989.
E' In corso attualmente a Roma una sua mostra nel Complesso del Vittoriano.
Fra le diverse opere monumentali create da Bibbò, la piu' complesse la termina nel 1988: la porta, sui temi della vita di S. Paolo, per la Cattedrale di Reggio Calabria. E' uno scultore-pittore che porta con se', costantemente, il tratto dell’ artista che ricerca in solitudine, chI non e' predisposto a far parte di movimenti o correnti. Il suo lavoro la sua opera e' fatta per essere letta, goduta e interiorizzata.
23
ottobre 2004
Nunzio Bibbo’ – Il guerriero del tempo
Dal 23 al 31 ottobre 2004
arte contemporanea
Location
IL RAMO D’ORO
Napoli, Via Adolfo Omodeo, 124, (Napoli)
Napoli, Via Adolfo Omodeo, 124, (Napoli)
Orario di apertura
tutti i giorni tranne il giovedi dalle 16 alle 20
Vernissage
23 Ottobre 2004, ore 18