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Nunzio Bibbò – Terrecotte e catrami
La Rocca dei Rettori di Benevento ospiterà circa 25 opere dello scultore Nunzio Bibbò rappresentative della ricerca svolta dall’artista dal 1992 a oggi.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
A partire dal 22 gennaio, sino al 22 febbraio, la Rocca dei Rettori di Benevento ospiterà circa 25 opere dello scultore Nunzio Bibbò rappresentative della ricerca svolta dall’artista dal 1992 a oggi.
Si tratta della seconda tappa di un percorso espositivo che ha già toccato Roma (Complesso del Vittoriano, ottobre 2004), riscuotendo ampi consensi di critica e pubblico.
Curata da Andrea Romoli Barberini, l’esposizione comprende sette grandi sculture in catrame, otto bronzi, tre terrecotte, due opere in pietra di nenfro e, in aggiunta a quanto esposto al Vittoriano, alcune opere pittoriche.
Per tratteggiare la personalità dell’artista, così scrive il curatore della mostra: “Egli muove dal lessico di una tradizione tenacemente fondata su una modellazione che non rinuncia alla sperimentazione, anche la più audace, per rielaborare di continuo con invenzioni personali, i grandi temi di sempre: l’uomo, il mito, la natura, la storia. […] Le sue sono raffigurazioni che sembrano raccogliere e recuperare un senso riposto, una rete di disposizioni emotive atte a tradursi, con la mediazione del mestiere, in possibilità di linguaggio. Mestiere e tradizione, per quanto strettamente funzionali alla rappresentazione delle più intime tensioni esistenziali insite nella natura umana, sono dunque due degli elementi che sostanziano la ricerca di Bibbò, uno scultore che senza eludere la trattazione dell’oggi affronta e analizza l’uomo contemporaneo includendolo simbolicamente in una dimensione atemporale che si esprime […] attraverso un atto mimetico diretto a cogliere non già il reale fenomenico ma l’essenza di esso”.
La mostra, patrocinata dalla Provincia di Roma, dalla Provincia di Benevento e dalla Presidenza del Consiglio Regionale della Campania, è accompagnata da un catalogo, curato da Luigi Martini, con contributi critici dello stesso Martini, di Andrea Romoli Barberini e una ricca antologia critica con testi di Ugo Moretti, Dario Micacchi e del filosofo Alberto Gianquinto.
Notizia biografica
Nunzio Bibbò è nato a Castelvetere (Bn) nel 1946. Conseguito il diploma presso il Liceo Artistico di Napoli si iscrive all’Accademia di Belle Arti del capoluogo campano diplomandosi nel 1968. Terminati gli studi insegna Scultura al Liceo Artistico di Napoli e, successivamente a Brera e al Primo Liceo Artistico di Roma. Nella capitale entra in contatto con i maestri della figurazione partecipando al dibattito sugli sviluppi dei linguaggi artistici. A partire dal 1967 Bibbò inizia una intensa attività espositiva in Italia e all’estero. Ha realizzato, tra le altre cose, le porte bronzee del Duomo di Reggio Calabria, il monumento all’Aeronautica a Montesarchio (Bn) e la fontana monumentale di S.Angelo a Cupolo (Bn).
Si tratta della seconda tappa di un percorso espositivo che ha già toccato Roma (Complesso del Vittoriano, ottobre 2004), riscuotendo ampi consensi di critica e pubblico.
Curata da Andrea Romoli Barberini, l’esposizione comprende sette grandi sculture in catrame, otto bronzi, tre terrecotte, due opere in pietra di nenfro e, in aggiunta a quanto esposto al Vittoriano, alcune opere pittoriche.
Per tratteggiare la personalità dell’artista, così scrive il curatore della mostra: “Egli muove dal lessico di una tradizione tenacemente fondata su una modellazione che non rinuncia alla sperimentazione, anche la più audace, per rielaborare di continuo con invenzioni personali, i grandi temi di sempre: l’uomo, il mito, la natura, la storia. […] Le sue sono raffigurazioni che sembrano raccogliere e recuperare un senso riposto, una rete di disposizioni emotive atte a tradursi, con la mediazione del mestiere, in possibilità di linguaggio. Mestiere e tradizione, per quanto strettamente funzionali alla rappresentazione delle più intime tensioni esistenziali insite nella natura umana, sono dunque due degli elementi che sostanziano la ricerca di Bibbò, uno scultore che senza eludere la trattazione dell’oggi affronta e analizza l’uomo contemporaneo includendolo simbolicamente in una dimensione atemporale che si esprime […] attraverso un atto mimetico diretto a cogliere non già il reale fenomenico ma l’essenza di esso”.
La mostra, patrocinata dalla Provincia di Roma, dalla Provincia di Benevento e dalla Presidenza del Consiglio Regionale della Campania, è accompagnata da un catalogo, curato da Luigi Martini, con contributi critici dello stesso Martini, di Andrea Romoli Barberini e una ricca antologia critica con testi di Ugo Moretti, Dario Micacchi e del filosofo Alberto Gianquinto.
Notizia biografica
Nunzio Bibbò è nato a Castelvetere (Bn) nel 1946. Conseguito il diploma presso il Liceo Artistico di Napoli si iscrive all’Accademia di Belle Arti del capoluogo campano diplomandosi nel 1968. Terminati gli studi insegna Scultura al Liceo Artistico di Napoli e, successivamente a Brera e al Primo Liceo Artistico di Roma. Nella capitale entra in contatto con i maestri della figurazione partecipando al dibattito sugli sviluppi dei linguaggi artistici. A partire dal 1967 Bibbò inizia una intensa attività espositiva in Italia e all’estero. Ha realizzato, tra le altre cose, le porte bronzee del Duomo di Reggio Calabria, il monumento all’Aeronautica a Montesarchio (Bn) e la fontana monumentale di S.Angelo a Cupolo (Bn).
22
gennaio 2005
Nunzio Bibbò – Terrecotte e catrami
Dal 22 gennaio al 22 febbraio 2005
Location
ROCCA DEI RETTORI
Benevento, Corso Giuseppe Garibaldi, (Benevento)
Benevento, Corso Giuseppe Garibaldi, (Benevento)
Orario di apertura
tutti i giorni 10-19
Vernissage
22 Gennaio 2005, ore 18,30
Autore
Curatore