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Nuove Sviste. Nove percorsi d’arte contemporanea: Gianluca Mainiero
Gianluca Mainiero propone a Jesi un esempio efficace ed intelligente di installazione artistica nutrita di immagini rubate al mondo in rete. Il protagonista del tutto è Nemo (sulla cui effettiva esistenza non ci è permesso di indagare) che nella sua abissale solitudine, trova un illusorio conforto navigando tra più di un centinaio di “cartelle condivise”, sbirciando tra immagini conservate in file personali, il cui accesso è possibile per una svista o per la volontà di un qualcuno.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 16 maggio alle 18.30 Gianluca Mainiero usa lo spazio della Chiesa di San Bernardo come insolito teatro in cui viaggiare tra le immagini, per l'iniziativa Nuove Sviste: Nove percorsi d'arte contemporanea.
Con margini sdruciti e coordinate di azione ed espressione ancora flessibili, entra nella scena dell’arte contemporanea, la Net.Art. Coloro che dotano il mondo di internet di aurea artistica, condividono il manipolare a diversi livelli semantici l’informazione digitalizzata, fatta di parole e immagini, che determina l’ambiente della rete. Mettendo al bando il classico concetto di unicità dell’opera d’arte, conservata nell’istituzionale ambiente museale, i “net.artisti” proclamano, di converso, la riproducibilità istantanea ed infinita dell’opera aperta ad una indispensabile partecipazione degli utenti, detentori dell’attivazione dei processi creativi. Gli artisti in rete si coalizzano per non permettere la dispersione delle loro opere nel magma delle informazioni, dando vita a spazi espositivi virtuali come Adaweb, Ljudmila.org, Rhizome, Irational.org Turbolence, D-i-n-a.net, Ars Electronica attivandosi nello stringere collaborazioni, nell’organizzazione di mostre e concorsi. Sconvolte, sono così le politiche museali le quali, sentendosi detronizzate dal loro ruolo di mediatori culturali da un evolvere anarchico dell’arte che rivaluta il rapporto intercambiale autore – fruitore, solo in pochi casi giungono ad adeguati e felici sodalizi con il nuovo mondo della net.art.
Gianluca Mainiero propone a Jesi un esempio efficace ed intelligente di installazione artistica nutrita di immagini rubate al mondo in rete. Il protagonista del tutto è Nemo (sulla cui effettiva esistenza non ci è permesso di indagare) che nella sua abissale solitudine, trova un illusorio conforto navigando tra più di un centinaio di “cartelle condivise”, sbirciando tra immagini conservate in file personali, il cui accesso è possibile per una svista o per la volontà di un qualcuno. Un’operazione concettuale o meglio “interconcettuale”, completamente attuale nel dichiarare la crisi interpersonale di chi, incoscientemente aggredito dai nuovi mezzi di comunicazione ed espressione, rischia di perdere la vera essenza dei rapporti umani, accecato e rintronato dalla possibilità offerta dal nuovo mondo del net, di appropriarsi (solo apparentemente!) della vita altrui, costituendo flebili e fradici contatti tramite infinite immagini e informazioni messe in rete. Nemo trova una vecchia macchina fotografica degli anni ’50 (quanto di più anacronistico!) con dentro un rullino dal quale, sviluppandolo, esce solo una foto fuori fuoco in cui si intravede un passeggino.
Quest’immagine ignota dal sapore orwelliano, di un attimo passato, suggerisce al nostro eroe una cura tutta cyber, che sembra essere più efficace di qualsiasi medicina, per la sua cronica solitudine: catturare e rubare attimi di vissuto umani nell’inesauribile mondo in rete senza il timore di essere visti o meglio di dover corrispondere qualsiasi tipo di attitudine relazionale. Alla postazione internet, cuore vitale dell’installazione, lo spettatore si siede e grazie al capillare lavoro di Nemo potrà iniziare a succhiare un po’ di quella linfa vitale da scatti rubati in rete dal retrogusto tutto virtuale. Con un libero gioco di pensiero, all’istantaneità delle immagini virtuali, Gianluca Mainiero accosta l’immediata fruibilità di una serie di Polaroid che rafforzano il senso del naufragato viaggio di Nemo. La tangibilità del passato affettivamente trascorso, intuibile dalle Polaroid, e le frequenze “Net found” appositamente composte da Francesco Pirro (sound designer) danno concrete giustificazioni alle azioni cyber-nautiche di Nemo.
Nell’era di Facebook, Digiland, Myspace, Youtube, Nemo è un eroe epico della nuova stirpe degli internauti, in viaggio (su traiettorie invisibili) verso spazi condivisi da miriadi di tessere umane, tessute insieme da relazioni sciolte ed inconsistenti.
La mostra resterà aperta fino al 31 maggio 2009 e sarà possibile visitarla tutti i giorni dalle 17 alle 20 (lunedì chiuso).
Nuove Sviste è un progetto, elaborato da Loretta Mozzoni e Simona Cardinali, curatrice della sez. di arte contemporanea della Pinacoteca Civica, in collaborazione con Francesco Maria Tiberi dell'Ufficio Cultura, che intende valorizzare e promuovere le ultime tendenze dell'arte contemporanea ed offrire alla creatività giovanile delle occasioni di visibilità, favorendo lo sviluppo di un circuito culturale ed artistico in un territorio bisognoso di manifestazioni ed occasioni di scambio indirizzate in particolare ai giovani talenti.
La scelta degli artisti, tutti operanti nella provincia di Ancona, così come la scelta di coprire con essi un ampio spettro di correnti, delinea uno degli obiettivi su cui si fonda la validità del progetto, vale a dire l'offerta, ai potenziali fruitori d'arte, di una molteplicità dei linguaggi espressivi nei quali è facile rinvenire il riverbero delle varie tendenze artistiche nazionali ed internazionali.
Parte sostanziale del progetto è il legame tra i giovani artisti scelti e la cittadinanza, prestando particolare attenzione alla popolazione scolastica. Per ciascuna delle nove personali, che da Settembre proseguiranno fino al mese di Giugno 2009, sono previste infatti sia una presentazione dell’evento sotto la forma dell'happening, sia un incontro con le scuole medie superiori in cui sarà affrontata, in modo stimolante, la questione del ruolo dell’artista nel mondo contemporaneo.
Per ogni artista è stata realizzata una piccola pubblicazione con immagini e testo critico da inserire in una cartella, corredata anch’essa da un testo critico sulla situazione contemporanea locale, che si può ritirare gratuitamente nella sede delle mostre, insieme ad un piccolo gadget.
Nuove Sviste: Nove percorsi d'arte contemporanea è un'iniziativa organizzata e promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Jesi e dai Musei Civici, con il fondamentale sostegno dell'Assessorato alla Cultura della Provincia di Ancona.
Con margini sdruciti e coordinate di azione ed espressione ancora flessibili, entra nella scena dell’arte contemporanea, la Net.Art. Coloro che dotano il mondo di internet di aurea artistica, condividono il manipolare a diversi livelli semantici l’informazione digitalizzata, fatta di parole e immagini, che determina l’ambiente della rete. Mettendo al bando il classico concetto di unicità dell’opera d’arte, conservata nell’istituzionale ambiente museale, i “net.artisti” proclamano, di converso, la riproducibilità istantanea ed infinita dell’opera aperta ad una indispensabile partecipazione degli utenti, detentori dell’attivazione dei processi creativi. Gli artisti in rete si coalizzano per non permettere la dispersione delle loro opere nel magma delle informazioni, dando vita a spazi espositivi virtuali come Adaweb, Ljudmila.org, Rhizome, Irational.org Turbolence, D-i-n-a.net, Ars Electronica attivandosi nello stringere collaborazioni, nell’organizzazione di mostre e concorsi. Sconvolte, sono così le politiche museali le quali, sentendosi detronizzate dal loro ruolo di mediatori culturali da un evolvere anarchico dell’arte che rivaluta il rapporto intercambiale autore – fruitore, solo in pochi casi giungono ad adeguati e felici sodalizi con il nuovo mondo della net.art.
Gianluca Mainiero propone a Jesi un esempio efficace ed intelligente di installazione artistica nutrita di immagini rubate al mondo in rete. Il protagonista del tutto è Nemo (sulla cui effettiva esistenza non ci è permesso di indagare) che nella sua abissale solitudine, trova un illusorio conforto navigando tra più di un centinaio di “cartelle condivise”, sbirciando tra immagini conservate in file personali, il cui accesso è possibile per una svista o per la volontà di un qualcuno. Un’operazione concettuale o meglio “interconcettuale”, completamente attuale nel dichiarare la crisi interpersonale di chi, incoscientemente aggredito dai nuovi mezzi di comunicazione ed espressione, rischia di perdere la vera essenza dei rapporti umani, accecato e rintronato dalla possibilità offerta dal nuovo mondo del net, di appropriarsi (solo apparentemente!) della vita altrui, costituendo flebili e fradici contatti tramite infinite immagini e informazioni messe in rete. Nemo trova una vecchia macchina fotografica degli anni ’50 (quanto di più anacronistico!) con dentro un rullino dal quale, sviluppandolo, esce solo una foto fuori fuoco in cui si intravede un passeggino.
Quest’immagine ignota dal sapore orwelliano, di un attimo passato, suggerisce al nostro eroe una cura tutta cyber, che sembra essere più efficace di qualsiasi medicina, per la sua cronica solitudine: catturare e rubare attimi di vissuto umani nell’inesauribile mondo in rete senza il timore di essere visti o meglio di dover corrispondere qualsiasi tipo di attitudine relazionale. Alla postazione internet, cuore vitale dell’installazione, lo spettatore si siede e grazie al capillare lavoro di Nemo potrà iniziare a succhiare un po’ di quella linfa vitale da scatti rubati in rete dal retrogusto tutto virtuale. Con un libero gioco di pensiero, all’istantaneità delle immagini virtuali, Gianluca Mainiero accosta l’immediata fruibilità di una serie di Polaroid che rafforzano il senso del naufragato viaggio di Nemo. La tangibilità del passato affettivamente trascorso, intuibile dalle Polaroid, e le frequenze “Net found” appositamente composte da Francesco Pirro (sound designer) danno concrete giustificazioni alle azioni cyber-nautiche di Nemo.
Nell’era di Facebook, Digiland, Myspace, Youtube, Nemo è un eroe epico della nuova stirpe degli internauti, in viaggio (su traiettorie invisibili) verso spazi condivisi da miriadi di tessere umane, tessute insieme da relazioni sciolte ed inconsistenti.
La mostra resterà aperta fino al 31 maggio 2009 e sarà possibile visitarla tutti i giorni dalle 17 alle 20 (lunedì chiuso).
Nuove Sviste è un progetto, elaborato da Loretta Mozzoni e Simona Cardinali, curatrice della sez. di arte contemporanea della Pinacoteca Civica, in collaborazione con Francesco Maria Tiberi dell'Ufficio Cultura, che intende valorizzare e promuovere le ultime tendenze dell'arte contemporanea ed offrire alla creatività giovanile delle occasioni di visibilità, favorendo lo sviluppo di un circuito culturale ed artistico in un territorio bisognoso di manifestazioni ed occasioni di scambio indirizzate in particolare ai giovani talenti.
La scelta degli artisti, tutti operanti nella provincia di Ancona, così come la scelta di coprire con essi un ampio spettro di correnti, delinea uno degli obiettivi su cui si fonda la validità del progetto, vale a dire l'offerta, ai potenziali fruitori d'arte, di una molteplicità dei linguaggi espressivi nei quali è facile rinvenire il riverbero delle varie tendenze artistiche nazionali ed internazionali.
Parte sostanziale del progetto è il legame tra i giovani artisti scelti e la cittadinanza, prestando particolare attenzione alla popolazione scolastica. Per ciascuna delle nove personali, che da Settembre proseguiranno fino al mese di Giugno 2009, sono previste infatti sia una presentazione dell’evento sotto la forma dell'happening, sia un incontro con le scuole medie superiori in cui sarà affrontata, in modo stimolante, la questione del ruolo dell’artista nel mondo contemporaneo.
Per ogni artista è stata realizzata una piccola pubblicazione con immagini e testo critico da inserire in una cartella, corredata anch’essa da un testo critico sulla situazione contemporanea locale, che si può ritirare gratuitamente nella sede delle mostre, insieme ad un piccolo gadget.
Nuove Sviste: Nove percorsi d'arte contemporanea è un'iniziativa organizzata e promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Jesi e dai Musei Civici, con il fondamentale sostegno dell'Assessorato alla Cultura della Provincia di Ancona.
16
maggio 2009
Nuove Sviste. Nove percorsi d’arte contemporanea: Gianluca Mainiero
Dal 16 al 31 maggio 2009
arte contemporanea
Location
CHIESA DI SAN BERNARDO
Jesi, Via Valle, 3, (Ancona)
Jesi, Via Valle, 3, (Ancona)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 17 alle 20 (lunedì chiuso)
Vernissage
16 Maggio 2009, h 18.30
Sito web
nuovesviste.blogspot.com
Autore