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Nuovi arrivi – Get Closer. Fatti sotto/Vieni più vicino
I lavori affrontano, secondo prospettive diverse, l’equilibrio sempre instabile tra prossimità e distacco e invitano gli osservatori a mettere in discussione la loro disponibilità al coinvolgimento.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Martedì 2 novembre alle ore 18 nelle sale dell’Accademia Albertina di Belle Arti, via Accademia delle Scienze 6, si inaugurerà la rassegna artistica Nuovi Arrivi - Get Closer - Fatti sotto/Vieni più vicino curata da Maria Teresa Roberto.
I lavori dei “Nuovi arrivi” di quest’anno, Giulia Gallo, Nakamura Kanako, Beatrice Piva, Nadir Valente e due gruppi, Micron e il Gruppo Radici esposti all’Accademia fino al 4 dicembre 2010, affrontano, secondo prospettive diverse, l’equilibrio sempre instabile tra prossimità e distacco e invitano gli osservatori a mettere in discussione la loro disponibilità al coinvolgimento.
“Il nostro spazio personale è fatto di distanze che costantemente disegniamo e modifichiamo, in relazione ad altri corpi senzienti, a gruppi sociali, a luoghi fisici e simbolici – ha commentato la curatrice -. Anche il nostro rapporto con l’arte, opera, installazione o progetto relazionale, si fonda su distanze istituzionali, culturali e cronologiche”.
Diverse le storie e le provenienze degli artisti, anche se l’Accademia Albertina di Torino è stata per quasi tutti un terreno d’incontro. Le mappature di Giulia Gallo, l’installazione pittorica di Kanako Nakamura, il progetto di net art di Micron, lo spazio notturno di Beatrice Piva, il confronto di Nadir Valente con il nodo teorico copia/originale e il peep show predisposto dal Gruppo Radici propongono sguardi ravvicinati e interattività, pratiche di appropriazione e dinamiche seriali, complicità e aggressività codificata.
“In molte di queste opere - ha sottolineato Maria Teresa Roberto – è depositata la traccia di azioni in progress, a dimostrazione che oggi la performance non rappresenta più un terreno separato, ma agisce come un innesto di progettualità parallela a fianco della pittura, della fotografia, del video, della riflessione sullo statuto dell’immagine nell’ambito delle nuove tecnologie”.
Tra i protagonisti di St.art me up, edizione 2009 di Nuovi Arrivi, furono scelte un anno fa le tele percorse da timbri a inchiostro di Cornelia Badelita per il premio-acquisto e il progetto di Fatma Bucak per un soggiorno di studio e ricerca tra Turchia e Siria. Di entrambe Zona Arrivi accoglie un lavoro recente, in cui si concentrano le riflessioni e i passaggi di dodici mesi di lavoro, che hanno condotto le due artiste ad approfondire
la specificità della loro ricerca, e insieme a gettare nuova luce sul rapporto con la cultura di provenienza: Cornelia Badelita concentrandosi su un piccolo dipinto-scultura dalla sacralità enigmatica, Fatma Bucak ampliando l’analisi degli spazi di detenzione avviata l’anno scorso nel carcere minorile di Torino.
“L’intento è quello di offrire ai giovani artisti che vivono, studiano e operano in Piemonte una piattaforma di dialogo col sistema artistico del territorio, e non solo – ha detto Guido Curto, direttore della struttura che ospita l’esposizione -. In questo gioco di reciproci scambi, l’Accademia offre la presenza di molti giovani talenti, che con il loro entusiasmo garantiscono l’affermarsi di nuovi punti di vista e di nuove sensibilità, su una molteplicità di versanti per quanto riguarda i temi e le tecniche, e con un’attenzione crescente per le nuove tecnologie”.
La manifestazione, organizzata dalla Città di Torino con il sostegno di UniCredit Private Banking, fa parte del calendario di Contemporaryart Torino Piemonte e di Torino 2010 Capitale Europea dei Giovani.
I lavori dei “Nuovi arrivi” di quest’anno, Giulia Gallo, Nakamura Kanako, Beatrice Piva, Nadir Valente e due gruppi, Micron e il Gruppo Radici esposti all’Accademia fino al 4 dicembre 2010, affrontano, secondo prospettive diverse, l’equilibrio sempre instabile tra prossimità e distacco e invitano gli osservatori a mettere in discussione la loro disponibilità al coinvolgimento.
“Il nostro spazio personale è fatto di distanze che costantemente disegniamo e modifichiamo, in relazione ad altri corpi senzienti, a gruppi sociali, a luoghi fisici e simbolici – ha commentato la curatrice -. Anche il nostro rapporto con l’arte, opera, installazione o progetto relazionale, si fonda su distanze istituzionali, culturali e cronologiche”.
Diverse le storie e le provenienze degli artisti, anche se l’Accademia Albertina di Torino è stata per quasi tutti un terreno d’incontro. Le mappature di Giulia Gallo, l’installazione pittorica di Kanako Nakamura, il progetto di net art di Micron, lo spazio notturno di Beatrice Piva, il confronto di Nadir Valente con il nodo teorico copia/originale e il peep show predisposto dal Gruppo Radici propongono sguardi ravvicinati e interattività, pratiche di appropriazione e dinamiche seriali, complicità e aggressività codificata.
“In molte di queste opere - ha sottolineato Maria Teresa Roberto – è depositata la traccia di azioni in progress, a dimostrazione che oggi la performance non rappresenta più un terreno separato, ma agisce come un innesto di progettualità parallela a fianco della pittura, della fotografia, del video, della riflessione sullo statuto dell’immagine nell’ambito delle nuove tecnologie”.
Tra i protagonisti di St.art me up, edizione 2009 di Nuovi Arrivi, furono scelte un anno fa le tele percorse da timbri a inchiostro di Cornelia Badelita per il premio-acquisto e il progetto di Fatma Bucak per un soggiorno di studio e ricerca tra Turchia e Siria. Di entrambe Zona Arrivi accoglie un lavoro recente, in cui si concentrano le riflessioni e i passaggi di dodici mesi di lavoro, che hanno condotto le due artiste ad approfondire
la specificità della loro ricerca, e insieme a gettare nuova luce sul rapporto con la cultura di provenienza: Cornelia Badelita concentrandosi su un piccolo dipinto-scultura dalla sacralità enigmatica, Fatma Bucak ampliando l’analisi degli spazi di detenzione avviata l’anno scorso nel carcere minorile di Torino.
“L’intento è quello di offrire ai giovani artisti che vivono, studiano e operano in Piemonte una piattaforma di dialogo col sistema artistico del territorio, e non solo – ha detto Guido Curto, direttore della struttura che ospita l’esposizione -. In questo gioco di reciproci scambi, l’Accademia offre la presenza di molti giovani talenti, che con il loro entusiasmo garantiscono l’affermarsi di nuovi punti di vista e di nuove sensibilità, su una molteplicità di versanti per quanto riguarda i temi e le tecniche, e con un’attenzione crescente per le nuove tecnologie”.
La manifestazione, organizzata dalla Città di Torino con il sostegno di UniCredit Private Banking, fa parte del calendario di Contemporaryart Torino Piemonte e di Torino 2010 Capitale Europea dei Giovani.
02
novembre 2010
Nuovi arrivi – Get Closer. Fatti sotto/Vieni più vicino
Dal 02 novembre al 04 dicembre 2010
arte contemporanea
giovane arte
giovane arte
Location
ACCADEMIA ALBERTINA DI BELLE ARTI
Torino, Via Dell'accademia Albertina, 6, (Torino)
Torino, Via Dell'accademia Albertina, 6, (Torino)
Orario di apertura
da lunedì a sabato 10-18
Vernissage
2 Novembre 2010, dalle ore 18.00 alle 22.00
Autore
Curatore