Riapre Nuovi Segnali, evento di punta per i curatori emergenti e i giovani artisti, con l¹inaugurazione di mercoledì 16 aprile alle ore 17 in Piazzetta Capitaniato. Giunta alla sua terza edizione, la rassegna occupa un nuovo luogo fisico e scende, dall¹Atrio del Liviano, anche in ³piazza² per conquistare oltre allo spazio aperto l¹attenzione e l¹interesse della città.
Progetto Giovani, ufficio dell¹Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Padova che organizza l¹evento in collaborazione con il Corso di Laurea DAMS ­ Facoltà di Lettere e Filosofia dell¹Università degli Studi di Padova, prosegue anche con Nuovi Segnali nel suo esercizio di formazione all¹arte contemporanea nella città, un¹operazione di educazione visiva e formale ai segni artistici che possono abitare lo spazio cittadino. La giovane arte contemporanea, dunque, si mostra sia negli ambienti protetti dell¹Università sia nella piazza aperta, crocevia di ogni realtà urbana, e ha così l¹opportunità di confrontarsi con un¹area non artisticamente determinata.

Il progetto, a cura di Guido Bartorelli, Giovanni Bianchi e Stefania Schiavon, propone un ciclo di ventisette piccole mostre personali della durata di un giorno, che si avvicenderanno, tre alla volta, con cadenza settimanale dalle ore 17 alle ore 19 dal 16 aprile al 28 maggio.
Ogni singola mostra vede affiancati, con un abbinamento a sorteggio, un giovane artista, selezionato tra gli iscritti all¹Archivio padovano dell'Associazione Giovani Artisti Italiani e un curatore emergente, studente del laboratorio di Storia dell¹Arte Contemporanea Curare una mostra d¹arte proposto dal corso di laurea in Dams dell¹ateneo patavino. Il numero totale di partecipanti, fra artisti e studenti/curatori, è di 54 giovani.

Insieme, giovani curatori e artisti hanno costruito il loro percorso, come accade fra professionisti quando un curatore presenta un artista: ne segue il lavoro, comprende la sua ricerca ed elabora con l'artista il momento espositivo. L'obiettivo della rassegna è quello di promuovere i giovani artisti e curatori della città, attivando fra loro esperienze di dialogo e confronto, e dando ad entrambi la possibilità di sperimentarsi realizzando un vero e proprio evento. In questo modo è possibile appropriarsi dei meccanismi organizzativi di una mostra, dalla scelta delle opere all¹allestimento, dalla stesura di un testo critico alla promozione, affrontando i problemi e le imperfezioni del lavoro: un laboratorio per giovani artisti e curatori in cui abbandonare la teoria a favore della pratica del fare.
I curatori dell¹intera rassegna, infatti, hanno svolto solo il ruolo di supervisori, monitorando il work in progress delle singole mostre attraverso incontri personali con i giovani, intervenendo in minima parte per definire nel dettaglio i progetti proposti.
In questo senso Nuovi Segnali è una palestra, unica come struttura e organizzazione, soprattutto per i curatori emergenti, per i quali non esistono possibilità né occasioni per sperimentarsi, farsi conoscere e mettere in pratica quanto appreso in sede di studio. Contestualmente per i giovani artisti dell¹Archivio G.A.I. di Padova si profila l¹opportunità di approfondire la propria ricerca artistica secondo modi, tempi e luoghi inconsueti, fornendo anche agli operatori di Progetto Giovani la misura dell¹originalità e della maturità artistica delle giovani generazioni. Il raggiungimento di questi obiettivi è possibile grazie al rapporto di cooperazione tra il Comune e l'Università di Padova, che insieme hanno messo in campo le diverse competenze e le esperienze distinte che i giovani compiono in quanto artisti e curatori, dando vita ad una nuova pratica di confronto e di crescita.