Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Nùtas
La mostra è un’installazione site specific per i Bassi di Palazzo Ducezio a Noto con un’inedita relazione tra pittografia, arte digitale, cinema e poesia; un’esperienza ipnotica e multisensoriale; un’opera dinamica in cui si ricostruisce l’immaginario di IBn Hamdis poeta arbo-siciliano
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nutas/Nutus
Nel mondo si creano ogni giorno nuove opere, aprendo nuove dimensioni di interazione tra reale e digitale. Conferendo valore a quelle digitali, questa nuova modalità di creare, fruire e collezionare ha permesso lo sviluppo di inediti percorsi e possibilità per la produzione degli artisti e per la fruizione del pubblico, in una nuova idea di interconnessione a livello globale.
L’iniziativa è nata da un’idea del Curatore Gaetano Malandrino: creare una trilogia di eventi che abbiano per tema Noto, i suoi figli celebri e la sua storia dimenticata.
La mostra presenta un percorso tra installazioni digitali ed esperienze multimediali create da artisti che esprimono le nuove e poliedriche ricerche che stanno ridefinendo i concetti di unicità e valore di un’opera d’arte.
Sono stati coinvolti 4 artisti, italiani ed internazionali, che con le loro opere hanno esplorato questo tema, soffermandosi su concetti di viaggio, lontananza, dignità e uguaglianza. Ogni partecipante ha trasferito le sue riflessioni, ciascuno secondo la propria arte e la propria sensibilità, su varie tipologie di supporto provando a far luce su questi fattori storico-culturali. Nutas propone uno sguardo su un movimento artistico, la pittografia, in piena evoluzione e trasformazione, che per molti costituisce solo il punto di partenza per una sempre più accelerata commistione tra estetica e nuove tecnologie.
Soggetto del secondo capito è Ibn Hamdis, che sin dalla sua formazione, utilizzò l’arte poetica come mezzo per promuovere la consapevolezza tra gli uomini e le donne del suo tempo, stimolandoci ancora oggi con la riflessione su tematiche del nostro presente.
Protagonisti sono Roberto Caruso, del quale è esposta un’ampia selezione delle iconiche opere in cui unisce storia, e irriverenti riferimenti all’attualità, tra cultura pop e post apocalisse; Michele Ambrogi, che con la sua ricerca rinnova una riflessione sull’idea di forma attraverso la creazione di loop temporali in cui materialità e immaterialità si uniscono in una continua e perpetua trasformazione e distruzione; Juan María MÓNACO CAGNI (Argentina) dal distintivo stile filmico minimalista che ci invita a entrare in un mondo di suggestioni e riflessi impossibili, uno spazio immersivo di immagini oniriche e rassicuranti allo stesso tempo.
A questi si affianca la poetessa Serena Carnemolla con opere in cui poesia, luce e suoni si fondono in un’esperienza meditativa che ci invita a rilegge le vicende di Hamdis, riflettere sulle nostre routine quotidiane e sul senso dell’esilio, del viaggio.
Noto Bassi di Palazzo Ducezio
Nel mondo si creano ogni giorno nuove opere, aprendo nuove dimensioni di interazione tra reale e digitale. Conferendo valore a quelle digitali, questa nuova modalità di creare, fruire e collezionare ha permesso lo sviluppo di inediti percorsi e possibilità per la produzione degli artisti e per la fruizione del pubblico, in una nuova idea di interconnessione a livello globale.
L’iniziativa è nata da un’idea del Curatore Gaetano Malandrino: creare una trilogia di eventi che abbiano per tema Noto, i suoi figli celebri e la sua storia dimenticata.
La mostra presenta un percorso tra installazioni digitali ed esperienze multimediali create da artisti che esprimono le nuove e poliedriche ricerche che stanno ridefinendo i concetti di unicità e valore di un’opera d’arte.
Sono stati coinvolti 4 artisti, italiani ed internazionali, che con le loro opere hanno esplorato questo tema, soffermandosi su concetti di viaggio, lontananza, dignità e uguaglianza. Ogni partecipante ha trasferito le sue riflessioni, ciascuno secondo la propria arte e la propria sensibilità, su varie tipologie di supporto provando a far luce su questi fattori storico-culturali. Nutas propone uno sguardo su un movimento artistico, la pittografia, in piena evoluzione e trasformazione, che per molti costituisce solo il punto di partenza per una sempre più accelerata commistione tra estetica e nuove tecnologie.
Soggetto del secondo capito è Ibn Hamdis, che sin dalla sua formazione, utilizzò l’arte poetica come mezzo per promuovere la consapevolezza tra gli uomini e le donne del suo tempo, stimolandoci ancora oggi con la riflessione su tematiche del nostro presente.
Protagonisti sono Roberto Caruso, del quale è esposta un’ampia selezione delle iconiche opere in cui unisce storia, e irriverenti riferimenti all’attualità, tra cultura pop e post apocalisse; Michele Ambrogi, che con la sua ricerca rinnova una riflessione sull’idea di forma attraverso la creazione di loop temporali in cui materialità e immaterialità si uniscono in una continua e perpetua trasformazione e distruzione; Juan María MÓNACO CAGNI (Argentina) dal distintivo stile filmico minimalista che ci invita a entrare in un mondo di suggestioni e riflessi impossibili, uno spazio immersivo di immagini oniriche e rassicuranti allo stesso tempo.
A questi si affianca la poetessa Serena Carnemolla con opere in cui poesia, luce e suoni si fondono in un’esperienza meditativa che ci invita a rilegge le vicende di Hamdis, riflettere sulle nostre routine quotidiane e sul senso dell’esilio, del viaggio.
Noto Bassi di Palazzo Ducezio
22
dicembre 2024
Nùtas
Dal 22 dicembre al 02 gennaio 2024
arte contemporanea
Location
Palazzo Ducezio – Bassi corso Vittorio Emanuele Noto
Noto, Corso Vittorio Emanuele, 107, (SR)
Noto, Corso Vittorio Emanuele, 107, (SR)
Orario di apertura
10.30-12.30 e 17.00-20.00
Vernissage
22 Dicembre 2024, Inaugurazione e vernissage ore 17.30
Sito web
Ufficio stampa
Giorgia Marsala, Anna Tartaglia, Irene Nives Maltana
Autore
Curatore
Autore testo critico
Allestimento
Progetto grafico
Media partner
Produzione organizzazione
Sponsor
Patrocini