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O’A.I.R. Artisti in residenza 8: Robert Curgenven / Judith Egger / Ramuntcho Matta
Prende avvio il 15 ottobre l’ottavo programma di residenza per artisti e teorici di O’ che ospita un musicista e due artisti. Il programma di residenza si concluderà il 27 novembre con la presentazione pubblica dei lavori, in mostra fino al 28 dicembre.
Comunicato stampa
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Biografie
Robert Curgenven, musicista nato in Australia nel 1974, ha vissuto buona parte degli ultimi otto anni nei territori del nord dell’Australia prima di trasferirsi in Europa dove dal 2008 vive e lavora dividendosi tra Milano e Berlino. Robert lavora sia con armonie, tessuti e risonanze che scandiscono spazi, luoghi e tempo, sia ad una sorta di “dislocazione del remoto” generante un suono che esplora i lenti spostamenti degli strati di tessuto dei campi della percezione. Il suo lavoro di field recording, è stato descritto dal sito britannico Furthernoise come “una lieve sospensione sonora di tempo … che diventa un quasi totale trasferimento di realtà”.
Ha esposto le sue installazioni in mostre personali e festival internazionali( sia in Europa che in Australia ed ha partecipato a collettive insieme ad artisti internazionali come Jason Kahn, Sumugan Sivanesan, KK Null and Derek Holzer. Ha realizzato diversi CD, tre dei quali con la sua etichetta Recorded Fields.
Judith Egger nata in Baviera nel 1973, è un’artista totale che vive e lavora tra Monaco di Baviera e Londra. La sua formazione (diploma di laurea in Communication Design all’Università di Augusta; master in Communication, Art & Design presso il Royal College of Art di Londra) ha influito sulla sua produzione artistica interdisciplinare e progettuale che spazia dalle arti visive alla musica, dal video all’installazione alla performance. Nondimeno l’esser cresciuta in una famiglia di scienziati ha determinato il suo modo di procedere attraverso esperimenti empirici generanti organismi e pseudo-organismi viventi. Da una delle sue numerose collaborazioni è nata nel 2003, fondata con Stefan Feigl, la Edition Graphon, fusione di arte visiva e musica sperimentale contemporanea. Nel 2004 ha istituito l’Institute for Hybristics and the Empiric Sciences of Swelling Bodies dove, come uno scienziato, conduce esperimenti che si traducono in performance e installazioni. Nel 2006-2007 è stata direttore artistico del progetto internazionale open-here nell’ambito del programma europeo „Culture 2000“. Ha esposto in numerose mostre personali e collettive in tutta Europa, Messico, Cina e NYC, e conseguito diversi premi per le sue performance musicali/teatrali.
Ramuntcho Matta nato nel 1960 alle porte di Parigi dove oggi vive e lavora, è artista multimediale ludico e surreale oltre che musicista e compositore. Insegna “Come dubitare” alla National Graduate School of Industrial Design di Parigi. Ramuntcho Matta non vuole rimanere dentro il grigio della realtà, proprio non può, sarebbe troppo doloroso. Così sceglie l'assurdità e l'ironia, luoghi dove vivere momenti in cui tutto è più semplice e più spontaneo.
___________________
O’ A.I.R., programma di residenza aperto ad artisti e teorici, ha durata di circa 2 mesi e si svolge a Milano nella sede di O’, idealmente un contenitore di esperienze, dove vengono messi a disposizione spazio, tempo e risorse a sostegno dell’intero processo creativo.
I partecipanti sono selezionati attraverso un bando di partecipazione scaricabile sul sito www.o-artoteca.org e tramite invito.
Robert Curgenven, musicista nato in Australia nel 1974, ha vissuto buona parte degli ultimi otto anni nei territori del nord dell’Australia prima di trasferirsi in Europa dove dal 2008 vive e lavora dividendosi tra Milano e Berlino. Robert lavora sia con armonie, tessuti e risonanze che scandiscono spazi, luoghi e tempo, sia ad una sorta di “dislocazione del remoto” generante un suono che esplora i lenti spostamenti degli strati di tessuto dei campi della percezione. Il suo lavoro di field recording, è stato descritto dal sito britannico Furthernoise come “una lieve sospensione sonora di tempo … che diventa un quasi totale trasferimento di realtà”.
Ha esposto le sue installazioni in mostre personali e festival internazionali( sia in Europa che in Australia ed ha partecipato a collettive insieme ad artisti internazionali come Jason Kahn, Sumugan Sivanesan, KK Null and Derek Holzer. Ha realizzato diversi CD, tre dei quali con la sua etichetta Recorded Fields.
Judith Egger nata in Baviera nel 1973, è un’artista totale che vive e lavora tra Monaco di Baviera e Londra. La sua formazione (diploma di laurea in Communication Design all’Università di Augusta; master in Communication, Art & Design presso il Royal College of Art di Londra) ha influito sulla sua produzione artistica interdisciplinare e progettuale che spazia dalle arti visive alla musica, dal video all’installazione alla performance. Nondimeno l’esser cresciuta in una famiglia di scienziati ha determinato il suo modo di procedere attraverso esperimenti empirici generanti organismi e pseudo-organismi viventi. Da una delle sue numerose collaborazioni è nata nel 2003, fondata con Stefan Feigl, la Edition Graphon, fusione di arte visiva e musica sperimentale contemporanea. Nel 2004 ha istituito l’Institute for Hybristics and the Empiric Sciences of Swelling Bodies dove, come uno scienziato, conduce esperimenti che si traducono in performance e installazioni. Nel 2006-2007 è stata direttore artistico del progetto internazionale open-here nell’ambito del programma europeo „Culture 2000“. Ha esposto in numerose mostre personali e collettive in tutta Europa, Messico, Cina e NYC, e conseguito diversi premi per le sue performance musicali/teatrali.
Ramuntcho Matta nato nel 1960 alle porte di Parigi dove oggi vive e lavora, è artista multimediale ludico e surreale oltre che musicista e compositore. Insegna “Come dubitare” alla National Graduate School of Industrial Design di Parigi. Ramuntcho Matta non vuole rimanere dentro il grigio della realtà, proprio non può, sarebbe troppo doloroso. Così sceglie l'assurdità e l'ironia, luoghi dove vivere momenti in cui tutto è più semplice e più spontaneo.
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O’ A.I.R., programma di residenza aperto ad artisti e teorici, ha durata di circa 2 mesi e si svolge a Milano nella sede di O’, idealmente un contenitore di esperienze, dove vengono messi a disposizione spazio, tempo e risorse a sostegno dell’intero processo creativo.
I partecipanti sono selezionati attraverso un bando di partecipazione scaricabile sul sito www.o-artoteca.org e tramite invito.
15
ottobre 2008
O’A.I.R. Artisti in residenza 8: Robert Curgenven / Judith Egger / Ramuntcho Matta
Dal 15 ottobre al 27 novembre 2008
arte contemporanea
Location
O’
Milano, Via Pastrengo, 12, (Milano)
Milano, Via Pastrengo, 12, (Milano)
Ufficio stampa
CULTURALIA
Autore