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Obiettivi Obiettività, uno sguardo incrociato tra arte e scienza
Obiettivi Obiettività presenta le fotografie provenienti dai due diversi campi di ricerca:l’arte e la scienza.Due visioni opposte da cui scaturiscono alcune considerazioni estetiche ed emozionali che a volte sigillano la loro unione.
Comunicato stampa
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Obiettivi Obiettività è una mostra che mette in presenza delle fotografie provenienti dai due campi di ricerca che sono l’arte e la scienza per una riflessione da un lato sulla volontà d’interpretare il reale in termini d’espressione artistica e dunque allontanarsene, dall’altro, d’avvicinarsene il più possibile per analizzarlo scientificamente e comprenderne il significato. Da queste visioni opposte scaturiscono alcune considerazioni estetiche ed emozionali che a volte sigillano la loro unione. A corollario di questa tematica si pone anche la questione della ricerca, dell’innovazione.
Che rapporto tra ricerca artistica e ricerca scientifica?
La mostra è introdotta da Eugène Atget e Berenice Abbott per porre subito la questione dell’obiettività in materia di fotografia, dato che questi due artisti si rivendicano testimoni del loro tempo. La fotografia si vuole qui documentaria, atta a conservare tracce del passato. Idea d’inventario “utilitario”, di “collezione” in Atget e preoccupazione del reale, captazione dell’“istante che svanisce” in Abbott, fino al suo interesse per la fotografia scientifica. In contrappunto con questa obiettività intenzionale, sono presentati Bernard Plossu e Jan Dibbets, due fotografi che hanno scelto chiaramente percorsi soggettivi. Seguono opere di artisti contemporanei di diversi Paesi, di varie generazioni e notorietà, con le loro estetiche, le loro tecniche particolari, dall’analogico al digitale e che permettono di scoprire una parte della varietà delle proposte fotografiche di oggi. Senza rinunciare alla vocazione documentaria, la fotografia si è diversificata nelle sue funzioni e tendenze. La fotografia creativa si è emancipata dal ruolo di semplice testimone della realtà che le era tradizionalmente assegnato. L’opera diviene il risultato di un atto di composizione che, a volte, si prolunga al di là dello scatto con un lavoro di postproduzione.
Nel caso della ricerca artistica, l’immagine si costruisce a partire da un progetto o da una attitudine che aspira all’innovazione. Questa diversità di punti di vista è accentuata dalla presentazione delle immagini provenienti dalla ricerca scientifica, quelle del Cnrs Images e dell’Institut Pasteur, ove l’obiettività intenzionale degli autori è insita nella deontologia professionale. Tuttavia la fotografia scientifica non è la registrazione passiva di una realtà, infatti, mette gli oggetti “in scena” e agisce sulla loro materialità con diversi procedimenti di colorazione, per esempio. Fornisce dei modelli per la ricerca, modelli fotografici che sono dunque delle rappresentazioni analogiche e, per questo motivo, fanno appello alla creatività del ricercatore fotografo. I risultati sono spesso di un interesse estetico sorprendente e suscettibile di cattivare gli utilizzatori al di là della loro funzione iniziale.
I fotografi
Eugène Atget: 37 fotografie, vedute del vecchio Parigi, la « Zona », parchi e giardini, ornamenti architettonici. Con la partecipazione eccezionale della Médiathèque de l’architecture et du patrimoine, Paris.
Berenice Abbott: vedute scientifiche realizzate al Massachusetts Institute of Technology, Boston.
I fotografi contemporanei
Citati per sezione “a cura” ordinati per data di nascita.
Emilio D’Itri, direttore di Officine Fotografiche
Bruno Cattani, Maurizio Cintioli, Stefano De Luigi, Luigi Spina, Ernesto Notarantonio, Giancarlo Ceraudo, Carlo Gianferro, Emanuele Inversi, Paola De Grenet, Fabiano Parisi, Manolo Cinti, Alessandro Dandini De Sylva, TerraProject Photographers.
Renata Tartufoli, presidente di Livre Lecture
Bernard Plossu, Deborah Willis, Béatrix von Conta, Serge Clément, Arièle Bonzon, Béatrice Helg, Jacques Damez, Catherine Gfeller, Judith Albert, Julia Fullerton-Batten, Alejandro Gomez de Tuddo, Catherine Lay, François Deladerrière, Rip Hopkins, Agnès Geoffray, Damien Darchambeau, Philippe Pétremant, Delphine Diallo, Aurore Valade.
Jacopo Benci, vice direttore Belle Arti, Accademia Britannica
John Riddy, Toby Glanville, David Spero, Lala Meredith-Vula.
Bas Ernst, responsabile culturale dell’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi
Jan Dibbets,Fons Brasser, Anoek Steketee.
Arthur Weststeijn, responsabile culturale del Reale Istituto Neerlandese
Krien Clevis, Emily Bates, Rob Johannesma.
Mette Perregaard, direttrice del Circolo Scandinavo
Tero Puha, Mikkel Olaf Eskildsen, Kirsi Marja Metsähuone, David Morrow.
Le fotografie del CNRS Images
30 fotografie a cura d’Adèle Vanot, responsabile della fototeca del CNRS e di Pierre Grech, ingegnere al CNRS, all’Institut d’électronique du Sud, specialista di microfotografia.
Le fotografie dell’Institut Pasteur
20 fotografie a cura di Michaël Davy, responsabile della fototeca dell’Institut Pasteur. Per scaricare il catalogo online www.livrelecture.org
Che rapporto tra ricerca artistica e ricerca scientifica?
La mostra è introdotta da Eugène Atget e Berenice Abbott per porre subito la questione dell’obiettività in materia di fotografia, dato che questi due artisti si rivendicano testimoni del loro tempo. La fotografia si vuole qui documentaria, atta a conservare tracce del passato. Idea d’inventario “utilitario”, di “collezione” in Atget e preoccupazione del reale, captazione dell’“istante che svanisce” in Abbott, fino al suo interesse per la fotografia scientifica. In contrappunto con questa obiettività intenzionale, sono presentati Bernard Plossu e Jan Dibbets, due fotografi che hanno scelto chiaramente percorsi soggettivi. Seguono opere di artisti contemporanei di diversi Paesi, di varie generazioni e notorietà, con le loro estetiche, le loro tecniche particolari, dall’analogico al digitale e che permettono di scoprire una parte della varietà delle proposte fotografiche di oggi. Senza rinunciare alla vocazione documentaria, la fotografia si è diversificata nelle sue funzioni e tendenze. La fotografia creativa si è emancipata dal ruolo di semplice testimone della realtà che le era tradizionalmente assegnato. L’opera diviene il risultato di un atto di composizione che, a volte, si prolunga al di là dello scatto con un lavoro di postproduzione.
Nel caso della ricerca artistica, l’immagine si costruisce a partire da un progetto o da una attitudine che aspira all’innovazione. Questa diversità di punti di vista è accentuata dalla presentazione delle immagini provenienti dalla ricerca scientifica, quelle del Cnrs Images e dell’Institut Pasteur, ove l’obiettività intenzionale degli autori è insita nella deontologia professionale. Tuttavia la fotografia scientifica non è la registrazione passiva di una realtà, infatti, mette gli oggetti “in scena” e agisce sulla loro materialità con diversi procedimenti di colorazione, per esempio. Fornisce dei modelli per la ricerca, modelli fotografici che sono dunque delle rappresentazioni analogiche e, per questo motivo, fanno appello alla creatività del ricercatore fotografo. I risultati sono spesso di un interesse estetico sorprendente e suscettibile di cattivare gli utilizzatori al di là della loro funzione iniziale.
I fotografi
Eugène Atget: 37 fotografie, vedute del vecchio Parigi, la « Zona », parchi e giardini, ornamenti architettonici. Con la partecipazione eccezionale della Médiathèque de l’architecture et du patrimoine, Paris.
Berenice Abbott: vedute scientifiche realizzate al Massachusetts Institute of Technology, Boston.
I fotografi contemporanei
Citati per sezione “a cura” ordinati per data di nascita.
Emilio D’Itri, direttore di Officine Fotografiche
Bruno Cattani, Maurizio Cintioli, Stefano De Luigi, Luigi Spina, Ernesto Notarantonio, Giancarlo Ceraudo, Carlo Gianferro, Emanuele Inversi, Paola De Grenet, Fabiano Parisi, Manolo Cinti, Alessandro Dandini De Sylva, TerraProject Photographers.
Renata Tartufoli, presidente di Livre Lecture
Bernard Plossu, Deborah Willis, Béatrix von Conta, Serge Clément, Arièle Bonzon, Béatrice Helg, Jacques Damez, Catherine Gfeller, Judith Albert, Julia Fullerton-Batten, Alejandro Gomez de Tuddo, Catherine Lay, François Deladerrière, Rip Hopkins, Agnès Geoffray, Damien Darchambeau, Philippe Pétremant, Delphine Diallo, Aurore Valade.
Jacopo Benci, vice direttore Belle Arti, Accademia Britannica
John Riddy, Toby Glanville, David Spero, Lala Meredith-Vula.
Bas Ernst, responsabile culturale dell’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi
Jan Dibbets,Fons Brasser, Anoek Steketee.
Arthur Weststeijn, responsabile culturale del Reale Istituto Neerlandese
Krien Clevis, Emily Bates, Rob Johannesma.
Mette Perregaard, direttrice del Circolo Scandinavo
Tero Puha, Mikkel Olaf Eskildsen, Kirsi Marja Metsähuone, David Morrow.
Le fotografie del CNRS Images
30 fotografie a cura d’Adèle Vanot, responsabile della fototeca del CNRS e di Pierre Grech, ingegnere al CNRS, all’Institut d’électronique du Sud, specialista di microfotografia.
Le fotografie dell’Institut Pasteur
20 fotografie a cura di Michaël Davy, responsabile della fototeca dell’Institut Pasteur. Per scaricare il catalogo online www.livrelecture.org
27
gennaio 2012
Obiettivi Obiettività, uno sguardo incrociato tra arte e scienza
Dal 27 gennaio al 24 febbraio 2012
fotografia
Location
OFFICINE FOTOGRAFICHE
Roma, Via Giuseppe Libetta, 1, (Roma)
Roma, Via Giuseppe Libetta, 1, (Roma)
Orario di apertura
Dal lunedì al venerdì H 10.00 - 13.00 / 15.00 – 19.30
chiuso il sabato e la domenica
Vernissage
27 Gennaio 2012, ore 18.30
Autore
Curatore