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Obiettivo: un mondo di persone. 24 fotografi in azione
l mondo dell’arte fotografica contro l’esclusione sociale e per l’accesso ai servizi sociosanitari dei gruppi vulnerabili
Comunicato stampa
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Si inaugura venerdì 10 giugno 2011 alle 19 allo Spazio Villas nella splendida cornice del Parco culturale di San Giovanni a Trieste, la mostra «Objective: people’s world. 24 photographers in action», promossa dall’Azienda per i Servizi sanitari n. 1 “Triestina” e organizzata da Nadir Pro, associazione culturale di promozione sociale, con il sostegno della Provincia di Trieste e CoPerSaMM Onlus.
All’inaugurazione sarà presente l’autrice fotografa Monika Bulaj.
L’esposizione fotografica dal titolo “OBIETTIVO: UN MONDO DI PERSONE 24 fotografi in azione” comprende 60 fotografie di altissimo valore artistico che mostrano la povertà e l’opulenza, lo stridore del loro contrasto che diventa ancor più acuto grazie alla capacità del fotografo di saper cogliere con estrema sensibilità gli aspetti più umani e al tempo stesso quasi eroici nei soggetti ritratti.
In un mondo globalizzato che vive di disuguaglianze è comunque sempre l’essere umano, sono le persone ad essere poste al centro dell’attenzione, con l’obiettivo di provocare la coscienza, di indurci a riflettere, a fermare il nostro sguardo e ad usare l’intelligenza per meglio comprendere l’ineguaglianza, l’ingiustizia, l’esclusione e l’indifferenza.
Le immagini dei fotografi, impegnati nella lotta per l’accesso ai diritti civili di tutti i cittadini del mondo, parlano un linguaggio universale e diretto.
Zalmaï Ahad, Luc Chessex, Jean-Luc Cramatte, Mario del Curto, Armand Deriaz, Eric Deroze, Hugues de Wurstemberger, Jurg Donatsch, Nicolas Faure, Frank Fournier, Anne-Marie Grobet, Olivia Heussler, Magali Koenig, Alex Majoli, Romano Martinis, Simone Oppliger, Didier Ruef, Sebastião Salgado, Roland Tasho, Pierre-Michel Virot, Jean-Claude Wicky, Gilles Weber, hanno raccolto l’invito dell’OMS e hanno donato 60 fotografie per sostenere le iniziative a favore dell’inserimento sociale e per migliorare l’accesso a servizi sociosanitari adeguati ai bisogni dei gruppi vulnerabili. La potenza delle immagini supera ogni frontiera, reale e immaginaria, che nel mondo limita o impedisce la libera circolazione di uomini e donne, di idee e di conoscenze.
La Mostra è stata prodotta dal Progetto International Debate Open Services del Centro Mediterraneo dell’OMS per la riduzione della vulnerabilità con il contributo della Cooperazione Italiana e l’adesione di altre agenzie della Nazioni Unite, quali il PNUD, l’UNOPS, l’OIT, l’UNICEF e l’UNESCO.
Il curatore dell’esposizione è Charles Henri Favrod, storico della fotografia, vicepresidente della Fondazione Alinari e creatore dell’Istituto di Fotografia di Losanna.
«Objective: people’s world. 24 photographers in action» si inserisce nel percorso di comunicazione sociale visiva a favore del processo di riforma del welfare, dell’innovazione e l’integrazione dei servizi e delle politiche sanitarie e sociali. Riprende e rafforza l’impegno del ciclo di mostre sulle istituzioni manicomiali e totalizzanti del 2010, Nodi Appunti Domande Immagini Riflessi (NADIR).
L’Azienda per i Servizi Sanitari n. 1 Triestina, Centro Collaboratore dell’OMS per la Salute Mentale, sostiene la formulazione di politiche per assicurare l’accesso ai servizi sociosanitari, il diritto alle cure, la dignità e l’inserimento sociale delle persone in situazione di vulnerabilità. In molti paesi e regioni, l’assenza di servizi, l’inaccessibilità alle cure ed il persistere di istituzioni obsolete provocano la perdita di diritti e di dignità.
Le fotografie d’autore ed i testi di presentazione che fanno parte del nucleo centrale dell’esposizione trattano brevemente differenti segmenti tematici che si inseriscono perfettamente nel contesto in cui l’esposizione avrà luogo, l’ex ospedale psichiatrico di Trieste, da cui Franco Basaglia fece partire la riforma che ha portato alla chiusura degli istituti manicomiali in Italia, simbolo della lotta per i diritti civili e in particolare della salute.
La Mostra è itinerante, dopo aver interessato diversi paesi e città, ora ritorna a Trieste Inoltre, accompagna arricchendoli anche due importanti appuntamenti durante i quali la mostra sarà visitabile: il Festival delle Diversità di Trieste, che riunisce oltre 60 associazioni di volontariato e del no profit, e “Impazzire si può”, incontro confronto nazionale di associazioni e persone sul tema Salute Mentale.
All’inaugurazione sarà presente l’autrice fotografa Monika Bulaj.
L’esposizione fotografica dal titolo “OBIETTIVO: UN MONDO DI PERSONE 24 fotografi in azione” comprende 60 fotografie di altissimo valore artistico che mostrano la povertà e l’opulenza, lo stridore del loro contrasto che diventa ancor più acuto grazie alla capacità del fotografo di saper cogliere con estrema sensibilità gli aspetti più umani e al tempo stesso quasi eroici nei soggetti ritratti.
In un mondo globalizzato che vive di disuguaglianze è comunque sempre l’essere umano, sono le persone ad essere poste al centro dell’attenzione, con l’obiettivo di provocare la coscienza, di indurci a riflettere, a fermare il nostro sguardo e ad usare l’intelligenza per meglio comprendere l’ineguaglianza, l’ingiustizia, l’esclusione e l’indifferenza.
Le immagini dei fotografi, impegnati nella lotta per l’accesso ai diritti civili di tutti i cittadini del mondo, parlano un linguaggio universale e diretto.
Zalmaï Ahad, Luc Chessex, Jean-Luc Cramatte, Mario del Curto, Armand Deriaz, Eric Deroze, Hugues de Wurstemberger, Jurg Donatsch, Nicolas Faure, Frank Fournier, Anne-Marie Grobet, Olivia Heussler, Magali Koenig, Alex Majoli, Romano Martinis, Simone Oppliger, Didier Ruef, Sebastião Salgado, Roland Tasho, Pierre-Michel Virot, Jean-Claude Wicky, Gilles Weber, hanno raccolto l’invito dell’OMS e hanno donato 60 fotografie per sostenere le iniziative a favore dell’inserimento sociale e per migliorare l’accesso a servizi sociosanitari adeguati ai bisogni dei gruppi vulnerabili. La potenza delle immagini supera ogni frontiera, reale e immaginaria, che nel mondo limita o impedisce la libera circolazione di uomini e donne, di idee e di conoscenze.
La Mostra è stata prodotta dal Progetto International Debate Open Services del Centro Mediterraneo dell’OMS per la riduzione della vulnerabilità con il contributo della Cooperazione Italiana e l’adesione di altre agenzie della Nazioni Unite, quali il PNUD, l’UNOPS, l’OIT, l’UNICEF e l’UNESCO.
Il curatore dell’esposizione è Charles Henri Favrod, storico della fotografia, vicepresidente della Fondazione Alinari e creatore dell’Istituto di Fotografia di Losanna.
«Objective: people’s world. 24 photographers in action» si inserisce nel percorso di comunicazione sociale visiva a favore del processo di riforma del welfare, dell’innovazione e l’integrazione dei servizi e delle politiche sanitarie e sociali. Riprende e rafforza l’impegno del ciclo di mostre sulle istituzioni manicomiali e totalizzanti del 2010, Nodi Appunti Domande Immagini Riflessi (NADIR).
L’Azienda per i Servizi Sanitari n. 1 Triestina, Centro Collaboratore dell’OMS per la Salute Mentale, sostiene la formulazione di politiche per assicurare l’accesso ai servizi sociosanitari, il diritto alle cure, la dignità e l’inserimento sociale delle persone in situazione di vulnerabilità. In molti paesi e regioni, l’assenza di servizi, l’inaccessibilità alle cure ed il persistere di istituzioni obsolete provocano la perdita di diritti e di dignità.
Le fotografie d’autore ed i testi di presentazione che fanno parte del nucleo centrale dell’esposizione trattano brevemente differenti segmenti tematici che si inseriscono perfettamente nel contesto in cui l’esposizione avrà luogo, l’ex ospedale psichiatrico di Trieste, da cui Franco Basaglia fece partire la riforma che ha portato alla chiusura degli istituti manicomiali in Italia, simbolo della lotta per i diritti civili e in particolare della salute.
La Mostra è itinerante, dopo aver interessato diversi paesi e città, ora ritorna a Trieste Inoltre, accompagna arricchendoli anche due importanti appuntamenti durante i quali la mostra sarà visitabile: il Festival delle Diversità di Trieste, che riunisce oltre 60 associazioni di volontariato e del no profit, e “Impazzire si può”, incontro confronto nazionale di associazioni e persone sul tema Salute Mentale.
10
giugno 2011
Obiettivo: un mondo di persone. 24 fotografi in azione
Dal 10 al 25 giugno 2011
fotografia
Location
SPAZIO VILLAS – PARCO DI SAN GIOVANNI
Trieste, Via Guglielmo De Pastrovich, 5, (Trieste)
Trieste, Via Guglielmo De Pastrovich, 5, (Trieste)
Vernissage
10 Giugno 2011, h 19.00
Sito web
nadirpro.wordpress.com
Autore