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Objets toniques
Nell’estate del 2019 i quattro artisti, tre italiani e un argentino hanno convissuto nel luogo assai particolare di Port Tonic, un ex cantiere navale convertito in residenza per artisti dagli appassionati d’arte Xavier Magnan e Paolo Scarani. NM presenta quegli “Oggetti Tonici” (Objets Tonics), articolati nei mezzi espressivi più variegati: dipinti, sculture, installazioni e video.
Comunicato stampa
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NM Contemporary presenta la mostra collettiva “Objets toniques” in collaborazione con la residenza per artisti Port Tonic Art Center a Les Issambres, Saint Tropez.
Nell’estate del 2019 i quattro artisti, tre italiani e un argentino hanno convissuto nel luogo assai particolare di Port Tonic, un ex cantiere navale convertito in residenza per artisti dagli appassionati d’arte Xavier Magnan e Paolo Scarani.
Il luogo particolarmente selvaggio si sporge sulla banchina dell’ex cantiere e beneficia degli ampi spazi dove si lavoravano le barche.
La luce chiarissima, quasi accecante della Costa Azzurra ha scandito le lunghe giornate di lavoro mentre un cielo nero stellato, a volte solo nero, ne ha caratterizzato le nottate.
Inquinamento acustico e luminoso sono lontani ed i due proprietari chiedono agli artisti di non portare quasi nulla con sé. Chiedono di vivere il luogo per un pò prima d’iniziare a lavorare. Il risultato sarà comunque inaspettato.
La roccia intorno al luogo è basaltica ed il mare invadente, il suo rumore si percepisce nella camere e negli di spazi di lavoro.
Le opere che ne scaturiranno saranno impresse di quella luce e quel buio, di quel silenzio assordante della natura, di quei materiali trovati sul posto e di quelle rocce ed acqua salata che l’ambiente ha offerto.
NM presenta quegli “Oggetti Tonici” (Objets Tonics), articolati nei mezzi espressivi più variegati: dipinti, sculture, installazioni e video.
Il percorso inizia con un faccia a faccia tra Davide D’Elia e Leonardo Petrucci. I due artisti italiani hanno vissuto in simbiosi durante la residenza e dialogano oggi nella prima sala con due grandi site- specific.
Petrucci realizza un disegno a muro di due metri per due dal titolo “Hyper- Ammonite”, un ipercubo i cui vertici sono definiti da 16 sculture inchiodate a muro e realizzate a quattro mani con la natura del luogo. Le sculture sono in cemento, acqua salata e conchiglie tritate ed hanno la forma di ammoniti, dipinte con inchiostro di cefalopodi. Ciascuna di esse ricorda per la sua conformazione la spirale, immagine cara al Petrucci per la sua valenza alchemica e mistica e sta a delimitare una figura geometrica che l’occhio umano non può vedere per definizione poiché dotata di quattro dimensioni.
Affiancano l’ipercubo la serie di 16 “Lazy eclipses” realizzate con un lentissimo ‘pigro” procedimento con carta nera su tela durante l’eclissi di luna verificatasi durante la residenza; le sculture “atmosferiche” e il “Golden Nugget” un roccia basaltica trovata nei dintorni, dalla forma naturale già in sé scolpita ed in cui l’artista ha inserito un ammonite dorata.
Davide D’Elia a sua volta presenta “Sunserif” e la serie di lavori “Fluo-tanti”. A Port Tonic installato come un sipario/orizzonte tra lo spettatore ed il mare, ricavato dalle strisce trasparenti divisorie dei cantieri Allufer-Tempesta e trattate ed assemblate, “Sunserif” scandisce lo spazio in galleria “rigenerato” e “raffreddato”: D’Elia riadatta l’installazione mediante l’antivegetativa a lui cara. Tutt’intorno seguendo una scala cromatica dal freddo al caldo, si muovono su più piani le opere realizzate con acrilici su tartan o damascato d’epoca: le boe fluorescenti denominate “Fluo-tanti”.
Nella seconda sala dialogano le opere di Valerio Nicolai e Ramiro Quesada Pons. Nicolai presenta “Tempesta al prosciutto cotto”, un grande dipinto raffigurante un taglio di prosciutto le cui venature sono veri e propri lampi di una tempesta. L’artista realizza a Port Tonic alcuni lavori tra i quali questo soggetto, eseguito con la perizia pittorica che lo contraddistingue e una visionarietà tale da rendere il soggetto poetico e sorprendente.
Ramiro Quesada Pons, artista argentino, avvolge lo spazio nel blu, le opere pittoriche a muro raffigurano un quotidiano surreale, ironico e profondo dove gli oggetti hanno un ruolo attivo, portando la narrazione al di fuori della tela e materializzandosi in sculture in taglia reale collocate sul tappeto come “Pensieri paralleli” e nelle immagini del video “Delirio d‘onnipotenza” proiettato in un televisore anch’esso collocato a terra.
Nell’estate del 2019 i quattro artisti, tre italiani e un argentino hanno convissuto nel luogo assai particolare di Port Tonic, un ex cantiere navale convertito in residenza per artisti dagli appassionati d’arte Xavier Magnan e Paolo Scarani.
Il luogo particolarmente selvaggio si sporge sulla banchina dell’ex cantiere e beneficia degli ampi spazi dove si lavoravano le barche.
La luce chiarissima, quasi accecante della Costa Azzurra ha scandito le lunghe giornate di lavoro mentre un cielo nero stellato, a volte solo nero, ne ha caratterizzato le nottate.
Inquinamento acustico e luminoso sono lontani ed i due proprietari chiedono agli artisti di non portare quasi nulla con sé. Chiedono di vivere il luogo per un pò prima d’iniziare a lavorare. Il risultato sarà comunque inaspettato.
La roccia intorno al luogo è basaltica ed il mare invadente, il suo rumore si percepisce nella camere e negli di spazi di lavoro.
Le opere che ne scaturiranno saranno impresse di quella luce e quel buio, di quel silenzio assordante della natura, di quei materiali trovati sul posto e di quelle rocce ed acqua salata che l’ambiente ha offerto.
NM presenta quegli “Oggetti Tonici” (Objets Tonics), articolati nei mezzi espressivi più variegati: dipinti, sculture, installazioni e video.
Il percorso inizia con un faccia a faccia tra Davide D’Elia e Leonardo Petrucci. I due artisti italiani hanno vissuto in simbiosi durante la residenza e dialogano oggi nella prima sala con due grandi site- specific.
Petrucci realizza un disegno a muro di due metri per due dal titolo “Hyper- Ammonite”, un ipercubo i cui vertici sono definiti da 16 sculture inchiodate a muro e realizzate a quattro mani con la natura del luogo. Le sculture sono in cemento, acqua salata e conchiglie tritate ed hanno la forma di ammoniti, dipinte con inchiostro di cefalopodi. Ciascuna di esse ricorda per la sua conformazione la spirale, immagine cara al Petrucci per la sua valenza alchemica e mistica e sta a delimitare una figura geometrica che l’occhio umano non può vedere per definizione poiché dotata di quattro dimensioni.
Affiancano l’ipercubo la serie di 16 “Lazy eclipses” realizzate con un lentissimo ‘pigro” procedimento con carta nera su tela durante l’eclissi di luna verificatasi durante la residenza; le sculture “atmosferiche” e il “Golden Nugget” un roccia basaltica trovata nei dintorni, dalla forma naturale già in sé scolpita ed in cui l’artista ha inserito un ammonite dorata.
Davide D’Elia a sua volta presenta “Sunserif” e la serie di lavori “Fluo-tanti”. A Port Tonic installato come un sipario/orizzonte tra lo spettatore ed il mare, ricavato dalle strisce trasparenti divisorie dei cantieri Allufer-Tempesta e trattate ed assemblate, “Sunserif” scandisce lo spazio in galleria “rigenerato” e “raffreddato”: D’Elia riadatta l’installazione mediante l’antivegetativa a lui cara. Tutt’intorno seguendo una scala cromatica dal freddo al caldo, si muovono su più piani le opere realizzate con acrilici su tartan o damascato d’epoca: le boe fluorescenti denominate “Fluo-tanti”.
Nella seconda sala dialogano le opere di Valerio Nicolai e Ramiro Quesada Pons. Nicolai presenta “Tempesta al prosciutto cotto”, un grande dipinto raffigurante un taglio di prosciutto le cui venature sono veri e propri lampi di una tempesta. L’artista realizza a Port Tonic alcuni lavori tra i quali questo soggetto, eseguito con la perizia pittorica che lo contraddistingue e una visionarietà tale da rendere il soggetto poetico e sorprendente.
Ramiro Quesada Pons, artista argentino, avvolge lo spazio nel blu, le opere pittoriche a muro raffigurano un quotidiano surreale, ironico e profondo dove gli oggetti hanno un ruolo attivo, portando la narrazione al di fuori della tela e materializzandosi in sculture in taglia reale collocate sul tappeto come “Pensieri paralleli” e nelle immagini del video “Delirio d‘onnipotenza” proiettato in un televisore anch’esso collocato a terra.
06
marzo 2020
Objets toniques
Dal 06 marzo al 06 settembre 2020
arte contemporanea
Location
NM CONTEMPORARY
Monaco, rue de la Turbie, 17
Monaco, rue de la Turbie, 17
Autore