Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Oblom Poesia. Arte e Poesia a San Salvario. Letteratura, performance, critica ed editoria. I edizione.
La scomparsa del poeta dal centro della nostra cultura è un fenomeno che è ormai davanti agli occhi di tutti. Questo disastro ecologico della vita artistica è un soggetto che merita urgente attenzione.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dove sono i poeti?
Ovvero
Come far tornare dal bosco i centauri?
La scomparsa del poeta dal centro della nostra cultura è un fenomeno che è ormai davanti agli occhi di tutti. Questo disastro ecologico della vita artistica è un soggetto che merita urgente attenzione. Non passa un solo giorno senza che si senta parlare di mecenatismo nell'arte contemporanea. Ma si è completamente dimenticato il fatto che Maecenas non era un collezionista d'arte, bensì un amico di poeti.
Sembra passata un'eternità da quando sulla prima pagina dei più importanti quotidiani d'Italia si poteva leggere la firma di qualche grande poeta in calce ad articoli che trattavano le più importanti questioni del momento. Ungaretti, Quasimodo, Montale, Pasolini, Sanguineti, Sanesi, Raboni, Zanzotto non ci sono più. E il vuoto che hanno lasciato non è più stato riempito.
Ancor più impressionante è l'assenza del poeta dal mondo dell'arte.
Bisogna, però, osservare che i grandi movimenti nell'arte sono cominciati con i poeti. Il simbolismo, il futurismo, Dada e il surrealismo nascono con la poesia, passando poi dalla pagina alla tela del pittore. Potremmo citare il sodalizio tra Baudelaire e Manet, tra Apollinaire e Picasso, tra Rilke e Balthus, tra Cocteau e De Chirico. E ricordare che Blaise Cendrars collaborava con Sonia Delaunay e André Breton dava i titoli ai quadri di Enrico Donati. E che quel grande Prometeo della poesia italiana che è stato Emilio Villa portava il fuoco ad Alberto Burri.
Allora, cos'è successo? Perché non ci sono più poeti all'osteria degli artisti? Che spiegazione possiamo dare di questa desertificazione?
Certo, dagli anni Settanta in poi, i giovani pellegrini che si sono incamminati verso il Parnaso hanno incontrato distrazioni e tentazioni nuove. In un primo momento, il dogma ideologico della non validità di ogni forma tradizionale di espressione ha spinto l'arte concettuale ad appropriarsi del prestigio della parola dal poeta per metterla in vendita sul muro di una galleria; in un secondo momento, la dittatura della teoria accademica ha relegato il poeta ai margini della vita culturale e sociale, proprio come voleva Platone. I pittori si sono così trovati da soli all'osteria dell'arte, con un professore seduto al posto del poeta.
E poi c'è stata la sirena della musica pop a offrire ad alcuni il suo allettante miraggio di stadi gremiti di folla al posto dello sparuto pubblico delle librerie. E al giorno d'oggi la nuova tecnologia della comunicazione, dall'informatica al video, offre mezzi di espressione che erano sconosciuti ad Arthur Rimbaud o a Dino Campana.
Però forse faremmo bene a ricordarci che in un angolo del famoso quadro l'Atelier di Gustave Courbet è seduto Charles Baudelaire. Può darsi che nell'arte il poeta sia come il canarino nella miniera.
ALAN JONES
Torino, giugno 2013
26
giugno 2013
Oblom Poesia. Arte e Poesia a San Salvario. Letteratura, performance, critica ed editoria. I edizione.
Dal 26 al 30 giugno 2013
performance - happening
Location
GALLERIA OBLOM
Torino, Via Giuseppe Baretti, 28, (Torino)
Torino, Via Giuseppe Baretti, 28, (Torino)
Orario di apertura
da mercoledì a domenica, ore 18-23
Vernissage
26 Giugno 2013, ore 18
Curatore