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Odi: omaggio a Pablo Neruda
Pablo Neruda, nel centenario della nascita, trionfa, in tutto il mondo, con la sua straordinaria poesia, per merito della quale, nel 1971, ricevette il Nobel.
Comunicato stampa
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Pablo Neruda, nel centenario della nascita, trionfa, in tutto il mondo, con la sua straordinaria poesia, per merito della quale, nel 1971, ricevette il Nobel. Egli fu il cantore dell’amore: l'amore nei suoi molteplici aspetti, erotici e spirituali, amore come fonte della vita; nei suoi canti le donne appaiono come simboli archetipici: hanno una corporeità statuaria, una bellezza classica, profondità di sguardo e si muovono con ritualità gestuale; sono espressione della Terra, della Natura.
Mi piaci silenziosa, perché sei come assente, / mi senti da lontano e la mia voce non ti tocca. / Par quasi che i tuoi occhi siano volati via / ed è come se un bacio ti chiudesse la bocca. / Tutte le cose sono colme della mia anima / e tu da loro emergi, colma d’anima mia. / Farfalla di sogno, assomigli alla mia anima / ed assomigli alla parola malinconia. ( Da Mi piaci silenziosa…..)
Pablo Neruda magnificò anche il paesaggio, nella dimensione imponente e oceanica del Cile meridionale; nelle sue poesie esiste sempre un rapporto tra il sentimento della vita e il vento freddo e impetuoso del Sud, le onde dell'oceano, i fiumi in piena, gli spazi illimitati dei verdi campi, le notti trafitte di stelle.
Tra la cordigliera / e il mare del Cile / scrivo. / La cordigliera bianca. / Il mare color del ferro. / Sono tornato dai miei viaggi / con i nuovi grappoli. / E il vento. / Il vento batteva / la terra, le radici. / Io ho viaggiato con il vento. / Oggi tra mare e neve / e terra mia / ho esposto i doni / che ho raccolto per il mondo. ( Da Il canto condiviso )
Egli amò gli oggetti semplici, gli elementi naturali, gli animali, i frutti, le stagioni: essi accompagnarono la sua esperienza, ispirarono le Odi elementari (1954,1956,1957) e furono elencati in ordine alfabetico come in un inventario.Da quelle zagare / disfatte / dal lume della luna, / da quell’/ effluvio di un amore / esasperato, / affondato in fragranza, / uscì / dall’albero il giallo, / dal loro planetario / scesero a terra i limoni.( Da Ode al limone)
Pablo Neruda celebrò la civiltà precolombiana, sempre mitizzata dai latinoamericani che vi riscoprivano le loro misteriose e profonde radici, ma interpretò ed espresse anche il caos, in periodi di sfiducia nella vita, trascorsi tra malinconia e angoscia, soprattutto nelle tre Residenze sulla terra del 1933, del 1935 e del 1947. La dilagante povertà dei Paesi latino-americani insieme all'oppressione, all'ingiustizia, allo sfruttamento costituirono la motivazione del suo impegno politico in campo comunista: egli denunciò l'imperialismo, le dittature e operò per il riscatto dei diseredati, sostenendo la necessità di una rivoluzione e di una lotta continua a sostegno di questi ideali.Nel 1971 ottenne il Premio Lenin per la pace.
L'impianto autobiografico fu alla base di tutte le opere di Neruda: Ed io, minimo essere, / ebbro del grande vuoto / costellato, / a somiglianza, a immagine / del mistero, / mi sentii parte pura / dell'abisso, / ruotai con le stelle, / il mio cuore si sparpagliò nel vento. (Da La poesia.
Mi piaci silenziosa, perché sei come assente, / mi senti da lontano e la mia voce non ti tocca. / Par quasi che i tuoi occhi siano volati via / ed è come se un bacio ti chiudesse la bocca. / Tutte le cose sono colme della mia anima / e tu da loro emergi, colma d’anima mia. / Farfalla di sogno, assomigli alla mia anima / ed assomigli alla parola malinconia. ( Da Mi piaci silenziosa…..)
Pablo Neruda magnificò anche il paesaggio, nella dimensione imponente e oceanica del Cile meridionale; nelle sue poesie esiste sempre un rapporto tra il sentimento della vita e il vento freddo e impetuoso del Sud, le onde dell'oceano, i fiumi in piena, gli spazi illimitati dei verdi campi, le notti trafitte di stelle.
Tra la cordigliera / e il mare del Cile / scrivo. / La cordigliera bianca. / Il mare color del ferro. / Sono tornato dai miei viaggi / con i nuovi grappoli. / E il vento. / Il vento batteva / la terra, le radici. / Io ho viaggiato con il vento. / Oggi tra mare e neve / e terra mia / ho esposto i doni / che ho raccolto per il mondo. ( Da Il canto condiviso )
Egli amò gli oggetti semplici, gli elementi naturali, gli animali, i frutti, le stagioni: essi accompagnarono la sua esperienza, ispirarono le Odi elementari (1954,1956,1957) e furono elencati in ordine alfabetico come in un inventario.Da quelle zagare / disfatte / dal lume della luna, / da quell’/ effluvio di un amore / esasperato, / affondato in fragranza, / uscì / dall’albero il giallo, / dal loro planetario / scesero a terra i limoni.( Da Ode al limone)
Pablo Neruda celebrò la civiltà precolombiana, sempre mitizzata dai latinoamericani che vi riscoprivano le loro misteriose e profonde radici, ma interpretò ed espresse anche il caos, in periodi di sfiducia nella vita, trascorsi tra malinconia e angoscia, soprattutto nelle tre Residenze sulla terra del 1933, del 1935 e del 1947. La dilagante povertà dei Paesi latino-americani insieme all'oppressione, all'ingiustizia, allo sfruttamento costituirono la motivazione del suo impegno politico in campo comunista: egli denunciò l'imperialismo, le dittature e operò per il riscatto dei diseredati, sostenendo la necessità di una rivoluzione e di una lotta continua a sostegno di questi ideali.Nel 1971 ottenne il Premio Lenin per la pace.
L'impianto autobiografico fu alla base di tutte le opere di Neruda: Ed io, minimo essere, / ebbro del grande vuoto / costellato, / a somiglianza, a immagine / del mistero, / mi sentii parte pura / dell'abisso, / ruotai con le stelle, / il mio cuore si sparpagliò nel vento. (Da La poesia.
21
dicembre 2004
Odi: omaggio a Pablo Neruda
Dal 21 dicembre 2004 al 10 gennaio 2005
arte contemporanea
Location
STUDIO D’ARS
Milano, Via Sant'agnese, 12/8, (Milano)
Milano, Via Sant'agnese, 12/8, (Milano)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 17 alle 19. Sabato su appuntamento. Martedì e venerdì dalle 10 alle 20 su appuntamento
Vernissage
21 Dicembre 2004, h. 18
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