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Odilia Egle Ciacchi – Fonti
La rassegna propone una ventina di opere recenti d’inclinazione espressionista, realizzate a tecnica mista, carboncino, pastello e acrilico su carta.
Comunicato stampa
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Odilia Egle Ciacchi - scrive Accerboni - persegue con intensità e passione una ricerca artistica volta a interpretare e svelare quel reticolo di emozioni e sensazioni che sottendono e animano la realtà visibile. Nell’ambito di tale sperimentazione la pittrice - che nel corso degli anni ha frequentato la Scuola dell’Acquaforte “C. Sbisà” con Furio De Denaro e Franco Vecchiet, con il quale sta approfondendo attualmente i temi dell’incisione, e gli atelier di Paolo Cervi Kervischer e Franco Chersicola - ha istintivamente tratto dalla cultura artistica del proprio tempo i parametri secondo i quali esplicitare il proprio pensiero pittorico: la traccia è stata la poetica espressionista che, nelle sue molteplici forme, ha caratterizzato gran parte del novecento europeo e internazionale.
Muovendo istintivamente da tale movimento, la cui matrice nasce dall’esperienza emozionale e spirituale della realtà, esplicitata attraverso un’intensa valenza cromatica e segnica, la Ciacchi - che, figlia d’arte, si dedica alla pittura fin da bambina e che nel corso della sua attività espositiva nazionale e internazionale, ha ricevuto numerosi riconoscimenti (primo fra tutti il Premio internazionale Agazzi a Bergamo) - è riuscita a comporre con grande sensibilità e autentica energia un universo magico e onirico, il quale testimonia tuttavia il reale, sovrapponendo e intrecciando a una lettura soggettiva considerazioni di ordine universale.
In tale narrazione, che supera i canoni dell’espressionismo figurativo, da cui l’artista era partita, la pittrice ha gradualmente abbandonato l’aspetto naturalistico della rappresentazione, sintetizzandola fino ai limiti dell’astrazione in un rapporto armonico delle forze e dei sentimenti, modulati attraverso un ritmo libero e personale e un’intensità cromatica più intensa, raggiunta nelle opere più recenti: sensazioni, momenti di meditazione, intuizioni, ricordi - conclude Accerboni - espressi, con effetto catartico, a tecnica mista, carboncino, pastello e acrilico, che vanno recepiti quali “Fonti” di energia e di vita, nell’ottica di un’assimilazione del reale, positiva e profetica di speranza e di positività.
Muovendo istintivamente da tale movimento, la cui matrice nasce dall’esperienza emozionale e spirituale della realtà, esplicitata attraverso un’intensa valenza cromatica e segnica, la Ciacchi - che, figlia d’arte, si dedica alla pittura fin da bambina e che nel corso della sua attività espositiva nazionale e internazionale, ha ricevuto numerosi riconoscimenti (primo fra tutti il Premio internazionale Agazzi a Bergamo) - è riuscita a comporre con grande sensibilità e autentica energia un universo magico e onirico, il quale testimonia tuttavia il reale, sovrapponendo e intrecciando a una lettura soggettiva considerazioni di ordine universale.
In tale narrazione, che supera i canoni dell’espressionismo figurativo, da cui l’artista era partita, la pittrice ha gradualmente abbandonato l’aspetto naturalistico della rappresentazione, sintetizzandola fino ai limiti dell’astrazione in un rapporto armonico delle forze e dei sentimenti, modulati attraverso un ritmo libero e personale e un’intensità cromatica più intensa, raggiunta nelle opere più recenti: sensazioni, momenti di meditazione, intuizioni, ricordi - conclude Accerboni - espressi, con effetto catartico, a tecnica mista, carboncino, pastello e acrilico, che vanno recepiti quali “Fonti” di energia e di vita, nell’ottica di un’assimilazione del reale, positiva e profetica di speranza e di positività.
08
marzo 2010
Odilia Egle Ciacchi – Fonti
Dall'otto al 31 marzo 2010
arte contemporanea
Location
SALA COMUNALE D’ARTE
Trieste, Piazza Dell'unità D'italia, 4, (Trieste)
Trieste, Piazza Dell'unità D'italia, 4, (Trieste)
Orario di apertura
tutti i giorni 10.00 - 13.00 / 17.00 – 20.00
Vernissage
8 Marzo 2010, ore 17.30
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