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Oggetti DA desiderio
Dal mondo dell’arte, alla pratica quotidiana, il concetto di collezionismo assume forme inaspettate: la ricerca della felicità passa attraverso l’accumulo di cose inconsistenti e anche amori, case, lavori, unici ed inimitabili figli da sfoggiare…diventano collezioni di oggetti comuni: oggetti da desiderio
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La tradizione del collezionismo affonda le sue radici in un passato lontano, ridefinendosi attraverso
i secoli. Dapprima appannaggio di una ristretta cerchia di facoltosi, diviene progressivamente pratica quotidiana, conservando nel tempo quell’ansia, quasi maniacale, della ricerca dell’oggetto del desiderio.
Emblema di una fruizione privata, esclusiva ed elitaria, puro compiacimento che si risolve nell’atto della contemplazione stessa, il concetto di collezionismo, traslato nella logica del contemporaneo, assume
forme nuove ed inaspettate. Si arriva così a collezionare qualunque cosa, anche l’effimero e l’incorporeo come atteggiamenti, apparenze sociali e gesti maniacali, in una mutazione continua dell’IO (ovvero del collezionista) che tende a svanire nella perenne insoddisfazione di una ‘collezione’ che in definitiva non
si completa mai. La realizzazione personale è così falsata dalla ricerca di una felicità raggiunta attraverso l’accumulo di cose inconsistenti.
Amori, case, lavori, unici ed inimitabili figli da sfoggiare…diventano collezioni di oggetti comuni:
oggetti da desiderio
SVOLGIMENTO DELLA SERATA
Amae Artgroup (gruppo di Ferrara formato da Ivan Lupi, Paolo Mascolini e Riccardo Roversi)
di recente ritorno dalla personale torinese Ordinary days, aprirà la serata a partire dalle ore 20.00 proponendo video installazioni tra gli ambienti della Casa della Studentessa di via Savonarola 7,
dove il tema della collezione dialogherà con quello della mercificazione del corpo.
Di seguito al Modugno, via Gobetti 18, alle ore 21.00, partendo dalla provocazione lanciata
dalla giovane scrittrice Chiara De Luca (nata a Ferrara vive e lavora attualmente a Bologna)
nel suo libro “La Collezionista, ovvero la Sindrome di Babbo Natale”, dove la protagonista arriva patologicamente a collezionare colloqui di lavoro, gli attori Davide Simoni e Virginia Stefanini, della Compagnia teatrale il Capannone e Le 3.32 di Bologna, proporranno una lettura teatrale. A seguire, presentazione della video installazione di Silvia Sartori e Elisa Leonini, giovani artiste ferraresi.
La serata si concluderà alle 23.00 con la presentazione delle opere del triestino Gabriele Demarin, segnalato lo scorso marzo come artista del mese sul sito Giovani Artisti Italiani, che popoleranno
tra stupore e meraviglia il giardino del Korova Milk Bar, via Croce Bianca 51.
L’inaugurazione della serata è prevista per le ore 19.00 presso il giardino della Residenza Coramari, via Coramari 2 (adiacente alla Casa della Studentessa di via Savonarola 7) con un intervento di apertura dell’assessore alle politiche giovanili Mascia Morsucci del comune di Ferrara.
i secoli. Dapprima appannaggio di una ristretta cerchia di facoltosi, diviene progressivamente pratica quotidiana, conservando nel tempo quell’ansia, quasi maniacale, della ricerca dell’oggetto del desiderio.
Emblema di una fruizione privata, esclusiva ed elitaria, puro compiacimento che si risolve nell’atto della contemplazione stessa, il concetto di collezionismo, traslato nella logica del contemporaneo, assume
forme nuove ed inaspettate. Si arriva così a collezionare qualunque cosa, anche l’effimero e l’incorporeo come atteggiamenti, apparenze sociali e gesti maniacali, in una mutazione continua dell’IO (ovvero del collezionista) che tende a svanire nella perenne insoddisfazione di una ‘collezione’ che in definitiva non
si completa mai. La realizzazione personale è così falsata dalla ricerca di una felicità raggiunta attraverso l’accumulo di cose inconsistenti.
Amori, case, lavori, unici ed inimitabili figli da sfoggiare…diventano collezioni di oggetti comuni:
oggetti da desiderio
SVOLGIMENTO DELLA SERATA
Amae Artgroup (gruppo di Ferrara formato da Ivan Lupi, Paolo Mascolini e Riccardo Roversi)
di recente ritorno dalla personale torinese Ordinary days, aprirà la serata a partire dalle ore 20.00 proponendo video installazioni tra gli ambienti della Casa della Studentessa di via Savonarola 7,
dove il tema della collezione dialogherà con quello della mercificazione del corpo.
Di seguito al Modugno, via Gobetti 18, alle ore 21.00, partendo dalla provocazione lanciata
dalla giovane scrittrice Chiara De Luca (nata a Ferrara vive e lavora attualmente a Bologna)
nel suo libro “La Collezionista, ovvero la Sindrome di Babbo Natale”, dove la protagonista arriva patologicamente a collezionare colloqui di lavoro, gli attori Davide Simoni e Virginia Stefanini, della Compagnia teatrale il Capannone e Le 3.32 di Bologna, proporranno una lettura teatrale. A seguire, presentazione della video installazione di Silvia Sartori e Elisa Leonini, giovani artiste ferraresi.
La serata si concluderà alle 23.00 con la presentazione delle opere del triestino Gabriele Demarin, segnalato lo scorso marzo come artista del mese sul sito Giovani Artisti Italiani, che popoleranno
tra stupore e meraviglia il giardino del Korova Milk Bar, via Croce Bianca 51.
L’inaugurazione della serata è prevista per le ore 19.00 presso il giardino della Residenza Coramari, via Coramari 2 (adiacente alla Casa della Studentessa di via Savonarola 7) con un intervento di apertura dell’assessore alle politiche giovanili Mascia Morsucci del comune di Ferrara.
26
maggio 2006
Oggetti DA desiderio
26 maggio 2006
arte contemporanea
Location
SEDI VARIE – Ferrara
Ferrara, (Ferrara)
Ferrara, (Ferrara)
Vernissage
26 Maggio 2006, dalle ore 19.00 alle 23.30
Autore
Curatore