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Ogni cosa è illuminata
Esposizione di abiti di Elena Casentini e lampade della ditta Steelè firmate Giacomo Piovan.
Dal territorio scledense idee diverse per un recupero creativo della tradizione legata al tessile.
Comunicato stampa
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Qualsiasi oggetto, anche il più banale, se è bello ha un’anima. In esso nasconde potenzialità che lo rendono fonte d’ispirazione e può diventare quindi qualcosa di unico. La bellezza è di per sé, ‘fattore riqualificante’ del vissuto quotidiano, non solo in senso estetico ma anche storico. Liberare l’oggetto della sua funzione per cui è nato significa infondere creatività nel proprio quotidiano.
Ogni oggetto quindi rinasce dalle sue ceneri come un’araba fenice e diventa qualcosa di prezioso, totalmente nuovo e affascinante.
È questo il denominatore comune tra Steleè e Elena Casentini. Entrambi vedono nelle cose la luce di una nuova bellezza.
Steelé è un progetto nato nell’officina Ugolini, marchio affermato da 40 anni in tutto il mondo, conosciuto per le sue macchine per tingere i tessuti. Dall’incontro di questa azienda con il designer Giacomo Piovan, che ha saputo individuare in alcuni accessori prodotti dalla Ugolini nuove forme di luce, è nato questo progetto.
Una rivisitazione delle rocche tessili, a cui sono ispirate, per illuminare l’ambiente con una luce al Led che filtra dai fori della lavorazione del metallo che fonde spirito industriale e design d’eccellenza.
Tutta la collezione rivisita gli scarti industriali ed è formata da veri coni di luce che arredano la casa e si personalizzano grazie alla scelta fra luci diverse, da quelle neutre alle tonalità colorate, unite all’acciaio nel suo aspetto naturale, a scelta fra decapato, ruvido o Corten.
Tre tipi di lampade, a sospensione, da terra e da tavolo che possono essere sovrapposte per creare un unico cono di luce che si diffonde nell’ambiente in cui è inserita. Le lampade sono costruite in officina attraverso tradizionali tecniche di lavorazione dell’acciaio. Scarti di lamiera vengono usati per creare la forma conica della rocca. La luce brillante LED trova contrasto con la texture forata del metallo. Uno spirito urban chic che reinventa e nobilita un accessorio tessile.
Elena Casentini, giovane artista ed artigiana del tessuto, esporrà una serie di abiti realizzati con pregiatissima seta recuperata e rivisitata in chiave moderna ed accattivante. Le sue creazioni sono tutti pezzi unici caratterizzati da linee sghembe ed asimmetriche, tessuti cangianti ritmati da bottoni ed originali rifiniture. Un nuovo modo di vestire l’eleganza interpretato da una giovane designer di Schio, ma già affermata nel territorio grazie alla partecipazione a svariate mostre e concorsi.
Ogni oggetto quindi rinasce dalle sue ceneri come un’araba fenice e diventa qualcosa di prezioso, totalmente nuovo e affascinante.
È questo il denominatore comune tra Steleè e Elena Casentini. Entrambi vedono nelle cose la luce di una nuova bellezza.
Steelé è un progetto nato nell’officina Ugolini, marchio affermato da 40 anni in tutto il mondo, conosciuto per le sue macchine per tingere i tessuti. Dall’incontro di questa azienda con il designer Giacomo Piovan, che ha saputo individuare in alcuni accessori prodotti dalla Ugolini nuove forme di luce, è nato questo progetto.
Una rivisitazione delle rocche tessili, a cui sono ispirate, per illuminare l’ambiente con una luce al Led che filtra dai fori della lavorazione del metallo che fonde spirito industriale e design d’eccellenza.
Tutta la collezione rivisita gli scarti industriali ed è formata da veri coni di luce che arredano la casa e si personalizzano grazie alla scelta fra luci diverse, da quelle neutre alle tonalità colorate, unite all’acciaio nel suo aspetto naturale, a scelta fra decapato, ruvido o Corten.
Tre tipi di lampade, a sospensione, da terra e da tavolo che possono essere sovrapposte per creare un unico cono di luce che si diffonde nell’ambiente in cui è inserita. Le lampade sono costruite in officina attraverso tradizionali tecniche di lavorazione dell’acciaio. Scarti di lamiera vengono usati per creare la forma conica della rocca. La luce brillante LED trova contrasto con la texture forata del metallo. Uno spirito urban chic che reinventa e nobilita un accessorio tessile.
Elena Casentini, giovane artista ed artigiana del tessuto, esporrà una serie di abiti realizzati con pregiatissima seta recuperata e rivisitata in chiave moderna ed accattivante. Le sue creazioni sono tutti pezzi unici caratterizzati da linee sghembe ed asimmetriche, tessuti cangianti ritmati da bottoni ed originali rifiniture. Un nuovo modo di vestire l’eleganza interpretato da una giovane designer di Schio, ma già affermata nel territorio grazie alla partecipazione a svariate mostre e concorsi.
05
giugno 2013
Ogni cosa è illuminata
Dal 05 al 23 giugno 2013
architettura
design
giovane arte
design
giovane arte
Location
VIART – ARTIGIANATO ARTISTICO VICENTINO
Vicenza, Contrà Del Monte, 13, (Vicenza)
Vicenza, Contrà Del Monte, 13, (Vicenza)
Orario di apertura
da martedì a domenica ore 10.00 – 12.30 e 15.00 – 19.00
Vernissage
5 Giugno 2013, h 10:00
Autore
Curatore